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solidarietà ai/alle compagn* di milano
by Fraria Thursday, Mar. 16, 2006 at 10:29 AM mail:

libertà per gli antifascisti insorti! libertà per tutti!

Comunicato di solidarietà con gli antifascisti arrestati a Milano

…Così decidemmo di continuare a lottare,
come fatto negli anni precedenti,
contro padroni vecchi e nuovi,
senza esclusioni di colpi…
Il Monello
(Giovanni Boni)

Esprimiamo solidarietà ai/alle compagni/e antifascisti/e arrestati sabato 11 Marzo 2006 a Milano, insorti contro un’adunata neofascista della fiamma tricolore, difesa dai soliti porci in divisa.
A chi si scandalizza di “cotanta violenza” ricordiamo che la violenza è quella messa in atto da chi impone la guerra, produce miseria e sfruttamento e impone la galera del quotidiano, garantendosi privilegio e potere.
Ai perbenisti e benpensanti, pronti a sentenziare chiunque si ribelli e attacchi senza mediazioni, ricordiamo che la loro morale ed il loro silenzio contro lo stato di cose esistente è uno dei pilastri che lo regge.
Ricordiamo il messaggio dei partigiani alle generazioni avvenire, di vigilare su ogni possibile ripresa del fascismo, affinché i morti della resistenza non fossero stati vani.

L’antifascismo non si relega nei calendari! Libertà immediata per gli arrestati!

Fraria

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non è vero
by marta Thursday, Mar. 16, 2006 at 12:45 PM mail:

violenza inamissibile è anche bruciare auto e infrangere vetrine

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E anche
by La Rottermayer Thursday, Mar. 16, 2006 at 6:49 PM mail:

...attaccare un macdonald pieno di gente.
Non sono gli utenti il nemico... loro sono un obiettivo da sensibilizzare, non da attaccare.
Cioe', ci mettiamo a fare la guerra al popolo????
Sono sconvolta dai presunti "compagni".
Solidarieta' totale perche' i compagni arrestati non devono essere il capro espiatorio di un cazzo, ma spero che si analizzi cio' che e' successo e soprattutto che non si ripetano azioni simili, perche' anche la pazienza ha un limite...

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*
by * Thursday, Mar. 16, 2006 at 8:03 PM mail:

Da "Azione nonviolenta" di novembre 2005, rivista mensile fondata da Aldo Capitini, consiglio la lettura dell'articolo "La cultura della violenza educa alla guerra, la cultura della nonviolenza educa alla pace".
Saluti.

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consiglio anche io
by srd Friday, Mar. 17, 2006 at 11:54 AM mail:

un consiglio anche io, ai giudicanti delle azioni altrui:
anzichè credere alle versioni dei media, qualche volta andateci anche voi alle azioni in piazza così forse avete qualche pregiudizio in meno e qualche elemento in più per giudicare.
poi sono accette tutte le letture, ma prima andate a vederla la realtà così magari avrete un giudizio meno condizionato da immagini ad effetto e ricostruzioni degli eventi dettati dal questore e ricopiati dagli yes-man del giornalismo nostrano.
così sarete in grado di dare un giudizio.
o forse vi basta quel che avete visto in tv così combacia perfettamente con il vs pre-giudizio?
io credo nella forza della non-violenza ma quando viene praticata, non predicata da casa rispetto ad eventi che neanche si conoscono nella loro dinamica.
a Mi, ma come in mille altri posti, compreso CA, bisognava esserci.
triste giudicare da lontano e con le informazioni e le immagini mediate da un interesse di parte... bipartisan in questo caso
molto triste

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contro la forza la ragion non vale
by incompatibili Friday, Mar. 17, 2006 at 12:05 PM mail:

UNA SCELTA DI CAMPO

E' cominciata di nuovo la kermesse elettorale

i destri i sinistri i fasci e i riaffondaroli (con qualche Caruso in più)

in ogni astensionista si vede un provocatoreteppistainsurrezzionalista

uniamoci tutti a difendere istituzioni e democrazia.

Scusate il remake (riveduto e corretto) degli anni '70, ma secondo me
stavolta ci stava tutta. Infatti la reazione scomposta contro coloro che
hanno manifestato a Milano per impedire un corteo provocatorio di nazisti,
che di notte accoltellano compagni o anche semplici persone colpevoli di
vestire "di sinistra", e che poi di giorno vengono accolti tra i santi
democratici con cui ci si può alleare, era un tipo di reazione tutta
cucinata in salsa elettoralista. Ed infatti nessuno si è preoccupato di
stigmatizzare il comportamento di un questore che vietava la manifestazione
dei compagni ed invece autorizzava e proteggeva un raduno di teste rasate
inneggiante al nazismo con una coreografia tutta grondante di svastiche e
altri simboli nazisti. Anzi tutti i media hanno mandato i loro cronisti a
dare risalto all'avvenimento compresi i media "sinistri" come il Tg3 -in
nome della "par condicio?-. Beh, almeno qualcuno capirà che appellarsi alla
Costituzione e alla "legge" (che vieterebbero certe manifestazioni) è una
cosa tutta da ridere!
E così un paio di macchine bruciate (o poco più) sono diventate il vero
pericolo per la democrazia, mentre accoltellamenti e pestaggi (pressoché
quotidiani) eseguiti dai pezzi di merda fascisti vengono considerati poco
più di goliardate. Per cui mentre tutti i politicanti di regime corrono alla
convocazione dei bottegai milanesi, nessuno si preoccupa di difendere i
cittadini di molte città che ogni giorno devono subire pestaggi o
accoltellamenti dalle teste rasate.
Ma, si sa, una macchina bruciata vale molto di più dell'incolumità delle
persone, per cui un aspirante governante corre al capezzale della macchina,
mica al letto di accoltellati.
Anche perché è molto più mediatico andare a manifestare a Milano per i
bottegai che nelle città dove si verificano le aggressioni dei fasci, visto
che i servi scribacchini di regime mettono in risalto i bottegai mica gli
accoltellati.
Ed ecco che ci sono 34 compagni in galera, rei (gravissimo) di aver bruciato
qualche macchina per protestare contro chi gli aveva ammazzato Dax, nel
mentre tutti i politicanti e i media di regime plaudono alla decisione del
prefetto di vietare la manifestazione indetta per sabato prossimo proprio in
ricordo di Dax.
Bene, si è ufficializzata finalmente una cosa risaputa da tempo: la difesa
di un sistema, che sopravvive ormai solo con la precarizzazione delle
condizioni di vita dei cittadini, la repressione e la guerra, conta più di
tutto il resto.
E' normale che questo dato sia scontato per chi è completamente inserito in
questo sistema, e da questo stato di cose guadagna soldi, potere e
prestigio, non ce ne stupiamo; ma il fatto che questo culto della merce
permei anche chi dice di voler cambiare lo stato di cose presenti è
preoccupante. E' preoccupante perché non ci si accorge che con la crisi
economica cresce l'esasperazione, che la gente non ce la fa più, che si
sente frustrata e spesso impotente. E questo stato di cose genera violenza,
che magari per ora in gran parte è autorepressa come in una pentola a
pressione, che però rischia di scoppiare in modo dirompente. E' per questo
che contemporaneamente si scatena la violenza dei fasci e la repressione
poliziesca: la violenza dei fasci per incanalare la violenza verso posizioni
compatibili col sistema e renderla anzi funzionale al sistema e la
repressione sbirresca per impedire che la lotta anticapitalista e
antifascista intercetti la violenza che è covata-autorepressa dai ceti più
disagiati.
Ecco perché stiamo con i compagni di Milano e non coi bottegai milanesi,
che, come sciacalli, hanno aspettato prima che gli sbirri riducessero
all'impotenza
i manifestanti, e solo dopo hanno preteso di fare "i giustizieri".
"Parigi val bene una messa", diceva qualcuno qualche secolo fa: ma oggi i
"partiti democratici" cioè i sinistri di governo, i riaffondaroli e affini
dicono di peggio: una percentuale decimale in più val bene una
legittimazione delle camicie nere e sicuramente un appoggio ai bottegai
milanesi, gli stessi che si scagliano contro il marocchino che vende le sue
povere cose "troppo in vicinanza" alle loro sfolgoranti vetrine.
Beh prima o poi i nodi vengono al pettine, adesso l'hanno detto tutti da che
parte stanno e cioè dei cittadini bempensanti di questo paese. Ma volenti o
nolenti ci stanno anche gli altri, quelli che non fanno i cittadini
benpensanti, perché loro non hanno tutta questa voglia e il tempo di
benpensare, e che spesso poi parlano a modo loro, con quella che i
benpensanti chiamano violenza o delinquenza. Una violenza che quasi sempre
si esplica a livello individuale di riappropriazione (le carceri italiane
scoppiano sempre di più) o di commercio illegale (droga e affini) e qualche
volta assume connotati politici.
Ed è per questo che i veri spacciatori di violenza, e cioè chi ti emargina
con la precarietà, chi ti toglie qualsiasi spazio e agibilità, chi ti rende
sempre più difficile sopravvivere in questo sistema fa breccia contro chi è
fuori da questo loro sistema e criminalizza chi cerca di non piegarsi, di
opporsi, di vivere insomma.
E in questo fare breccia anche i sinistri-riaffondaroli e affini hanno il
loro ruolo, quello di esorcizzatori della violenza: si badi bene non la
violenza del sistema e dello Stato, ma quella di chi è fuori dal sistema ed
è contro il Potere di questo Stato.
Beh, possono fare quanto vogliono i predicatori della nonviolenza ma
staranno sempre allo stesso punto: la violenza non può essere esorcizzata,
se si vuole eliminare la violenza bisogna rimuovere le cause di questa
violenza e cioè le disuguaglianze sociali, la mancanza di libertà. E
naturalmente questo non è in programma per nessuno, né può esserlo in un
sistema fondato proprio sulle disuguaglianze e sulla mancanza di libertà
sostanziale.
Quindi tocca scegliere da che parte stare, e noi lo abbiamo fatto: finché ci
sarà questo sistema di merda, noi staremo sempre dalla parte di chi di
questo sistema si vuole liberare!!!

1-2-60 anni di democrazia

le bocce non sono argomenti ci dice un votante
(diessino-riaffonda-disobbediente-e affini)

siamo d'accordo con voi cari nonviolenti

ma gli argomenti non hanno la forza di bocce.

O per dirla con un altro personaggio (remember Salvator Allende):

"contro la forza la ragion non vale".

L'Avamposto degli Incompatibili

http://www.controappunto.org

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è vero....
by sArdo Saturday, Mar. 18, 2006 at 2:24 PM mail:

bisognava esserci a Mi per giudicare e per conoscere la dinamica degli eventi, però.....
qui non si tratta di usare sempre e solo la violenza perchè "essa è fonte di liberazione individuale e collettiva".
Leggiamo le situazioni che si presentano e vediamo cosa è meglio fare
Guardiamola Francia..lì c'è violenza però la gente ha capito e il governo è alle corde, ma a Milano?
La gente ha capito?a me pare dino..
abbiamo 35 compagni che rischiano grosso..abbiamo i fascisti che passano per quelli buoni e giusti..ùabbiamo crwato una frattura tra masse e movimenti antagonisti....
insomma, Malatesta diceva, che ci sono 2 estremismi:violenti a tutti i costi e pacifisti a tutti i costi....Nè l'uno, nè l'altro vanno bene(anche se i pacifisti estremisti mi sono più simpatici e secondo me portano più risultati dei violenti a tutti i costi..)
Insomma vediamo di ragionare tra i due estremi, vediamo bene cosa è più conveniente fare..ragioniamo..usiamo la fantasia e la testa..senza pregiudizi...ma stando attenti a non isolarci e stando attenti a far capire quello che diciamo e facciamo
Saluti libertari

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Malatesta...
by ??? Monday, Mar. 20, 2006 at 12:58 PM mail:

Oggi l'anarchico medio Malatesta non sa neanche chi sia. Perchè indagare, studiare e conoscere è ritenuta attività troppo borghese. Meglio la birra, anche dalle multinazionali, e le canne, anche dalla mafia.
Poi per ripulirsi la coscienza c'è una bella vetrina da rompere, ovviamente scappando e lasciando che le manganellate se le prendano gli altri che non c'entrano niente.

Sono tesserato al PRC da quando è nato, campo con un piccolo negozio, strozzato dallo Stato, che mi tassa più di quanto non faccia con quelli più grandi di me, e dalla grande distribuzione.

Se ne becco uno a rompermi la vetrina state certi che a me preferirebbe essere portato in questura.

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risposta ad ???
by @ Monday, Mar. 20, 2006 at 4:03 PM mail:

Che nessuno sa chi era malatesta lo dici tu.
Che tu hai un negozio dove lo stato ti rapina del soldi e vai a protestare (le vetrine rotte)cose che nessuno ti ha fatto, la dice lunga su quale è veramente il tuo pensiero.
Per la tua informazione, quando le persone incazzate come te si accorgerano che sono la maggioranza altro che vetrine rotte....
Poi se non ti sono simpatici gli anarchici puoi sempre andare da Bertinotti che sicuramente ti proteggera contro i cattivi del governo, esperando che non sia lui al governo a toglierti i soldi....
uomo avvisato mezzo....
viva l'anarchia.
viva l'autogestione

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