3 studenti di Scienze Politiche - La Sapienza da Alleanza Nazionale per i fatti dello scorso 28 novembre
ENNESIME DENUNCE DI ALLEANZA NAZIONALE CONTRO GLI STUDENTI DI SCIENZE POLITICHE
Dove si afferma spazio pubblico, attraverso i conflitti, la cooperazione e l'autogoverno non c'è posto per un partito come Alleanza Nazionale, guerrafondaio, razzista e proibizionista. E' per questo che dopo le straordinarie mobilitazioni dello scorso autunno alla Sapienza contro la legge Moratti sul riordino della docenza, questi loschi figuri sono definitivamente scomparsi. Il movimento studentesco in Italia e quello che è esploso in Francia in queste settimane spingono le università di tutta Europa ad un bivio. Le riforme non possono essere decise dall'alto, l'opzione tecnocratica è fallita, i nuovi processi di governance non potranno introdurre ulteriori leggi precarizzatrici senza fare i conti con un'inedita composizione sociale, flessibile, mobile e autonoma. Una nuova generazione precaria sta emergendo, in tutta la sua potenza, prefigurando un differente modello di Europa, radicale e democratico.
Chi sta dall'altra parte, chi non conosce il significato di democrazia e di partecipazione, non può che ricorrere ai soliti mezzi: polizia e tribunali. Di nuovo, tre studenti di Scienze Politiche, sono stati denunciati per i reati di “lesioni, minacce e violenza privata” per i fatti dello scorso 28 Novembre, in occasione del convegno su G. Gentile. Le denunce sono state notificate, non a caso, in piena campagna elettorale. C'è uno stretto legame tra questo provvedimento e gli slogan contro la violenza politica che la destra sta utilizzando come unico argomento della competizione elettorale. Si veda a riguardo il “libro bianco sulle violenze politiche dei centri sociali”, che Gianni Alemanno ha pubblicato in occasione della sua candidatura a sindaco di Roma. Un pamphlet grottesco e infondato, che ha come unico scopo quello di mascherare i gravissimi legami che un Ministro della Repubblica intrattiene con l'area della destra neofascista.
Per chiarezza ricordiamo come andarono i fatti. Il 28 novembre Azione Universitaria (organizzazione studentesca di Alleanza Nazionale) convocò un convegno su Giovanni Gentile, filosofo e Ministro dell'Educazione Nazionale durante il ventennio fascista. L'iniziativa fu indetta nella Sala Lauree di Scienze Politiche, adiacente all'aula occupata dagli studenti. L'unico obiettivo era quello di creare un clima di tensione e disordini. Gli studenti di tutto l'ateneo decisero di impedire quella provocazione occupando in centinaia la facoltà la notte prima. I pochi partecipanti all'iniziativa (solo pochi funzionari del partito chiamati per l'occasione) furono costretti a spostarsi a Giurisprudenza, sotto spinta dello stesso Rettore. Nei giorni successivi il quotidiano Libero (organo di stampa noto per i suoi legami con gli ambienti più reazionari e questurini della politica) aprì una campagna mediatica sulla “violenza” degli studenti della Sapienza, denunciando presunte aggressioni contro alcuni militanti di Azione Universitaria.
Dopo più di tre mesi dai fatti, dopo che centinaia di studenti avevano difeso lo spirito democratico e antifascista dell'ateneo, ecco arrivare dei provvedimenti giudiziari che individuano solo tre attivisti di Scienze Politiche come responsabili. Tale atto risulta ancora più grave se si considera che, negli ultimi anni, proprio gli studenti di questa facoltà sono stati colpiti da un numero elevatissimo di denunce, che ancora una volta vengono utilizzate come unici mezzi per arginare le mobilitazioni studentesche.
Non è la prima volta che accade ma non riusciranno a fermarci. Quel giorno eravamo in tanti, e in tanti saremo a testimoniare sulla verità dei fatti !
L'ECCEDENZA DELLE NOSTRE LOTTE NON SARA' RINCHIUSA NELLE AULE DI UN TRIBUNALE !
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