Interposizione! Appuntamento ore 16.00 in piazza Matteotti a Bergamo
Da ottobre in modo spontaneo diverse individualità si danno appuntamento ogni sabato pomeriggio nel cuore della città vetrina, per portare la propria solidarietà attiva ai venditori ambulanti africani di via XX settembre, di fronte alle continue retate della Polizia Locale. Nei mesi il ritrovo spontaneo si è trasformato in una campagna di solidarietà partecipata. Sabato pomeriggio verrà riproposta l'iniziativa come di consueto, ma in una veste più visibile: oltre al volantinaggio sarà distribuito materiale informativo sulle deportazioni di migranti e sui centri di permanenza temporanea e il tutto sarà affiancato dalla ludica presenza dei giocolieri di strada!
Nel corso del pomeriggio potrete assistere a una performance a sorpresa contro il copy right del Kollettivo Autonomo Studentesco "Z", accompagnato da materiale informativo sul copy left.
Di seguito il testo del flyer dell'iniziativa:
Nessuno intralci la macchina del consumo!
3˙333!!! E’ questa la cifra che potresti dover sborsare per aver comprato un paio di occhiali da sole finto griffati, perché da alcune settimane gli agenti della Polizia Locale pattugliano le vie del centro di Bergamo nell’intento di pizzicare gli acquirenti dei venditori ambulanti africani e quindi presentare loro il conto. E che conto! Per molti che già faticano ad arrivare a fine mese questa multa diventa una stangata insostenibile. D'altronde, al di sopra di tutto e tutti, la priorità è quella di difendere il profitto: quello dell’industria discografica, quello delle grandi marche, o quello dei bottegai delle eleganti boutique del centro, trasformato in un supermercato a cielo aperto dove nulla deve interferire con il funzionamento della macchina del consumo. Così ordine e sicurezza diventano un paravento mediatico per calpestare le libertà individuali, attraverso la militarizzazione degli spazi della nostra quotidianità. Il vecchio vigile urbano si è trasformato in un poliziotto in piena regola, con pistola d’ordinanza, manganello e nulla da invidiare ai cugini della Questura. E dove non arriva l’occhio di nuove zelanti guardie, ci pensa l’occhio elettronico del sistema di video sorveglianza comunale, gestito proprio dalla Polizia Locale insieme alle guardie giurate del gruppo Fidelitas. Hai mai provato a contare quante polizie private esistono a Bergamo? Il loro numero spropositato non deve sorprendere: in una società che pone le proprie basi su contraddizioni ogni giorno più evidenti, la ricchezza necessità di essere difesa, e di essere difesa a mano armata.
Rastrellamenti, CPT, deportazioni e altre suggestioni dal democratico occidente.
Il migrante diventa il nemico numero uno. Il migrante è percepito come un’insidia per il nostro benessere, pochi però si ricordano che il nostro falso benessere è costruito sullo sfruttamento di uomini, donne e di terre depredate ferocemente in nome del profitto. In questo clima di intimidazione, nell’indifferenza dei più, i migranti vengono braccati e, se sprovvisti del permesso di soggiorno, vengono rastrellati e imprigionati nei centri di permanenza temporanea (CPT); in queste prigioni (perché di prigioni si tratta), in attesa di essere espulsi, vengono sottoposti ad ogni tipo di privazione, sopruso e brutalità, costretti a vivere in condizioni spaventose. I migranti africani vengono successivamente deportati in Libia e trasportati nel deserto, dove il Governo italiano semi segretamente ha finanziato la costruzione di tre CPT. Una volta giunti in questi campi, dove si vive in condizioni agghiaccianti, i migranti attendono di essere rimandati nei loro paesi d’origine. Uno scenario disgustoso che richiama alla memoria le deportazioni attuate dal regime fascista.
Il migrante diventa il nemico numero uno.
Ogni giorno a Bergamo ha luogo lo spettacolo impietoso della caccia al migrante. Via Quarenghi, ormai punto di incontro consolidato per diverse comunità africane e snodo principale del commercio etnico locale, viene presentata dai media cittadini come un pericoloso ricettacolo di criminalità, e per questo fatta oggetto di frequenti retate poliziesche. Il sabato pomeriggio via XX Settembre diventa teatro di inseguimenti e parapiglia: gli agenti della Polizia Locale devono impedire con ogni mezzo il mercato informale dei venditori ambulanti e tutelare così gli interessi delle boutique della città vetrina. Il profitto celato dietro ad ogni marchio famoso, o nel monopolio del mercato discografico, è molto più importante dell’esistenza di un giovane che si arrangia per sopravvivere vendendo borse finto griffate e CD masterizzati, e questo è un dato. Sappiamo cosa lo attende: il carcere, la permanenza in un Cpt, la deportazione nel deserto libico, finchè di lui non sapremo più nulla. Di tutto questo gli agenti della Polizia Locale sono consapevoli e corresponsabili, e anche questo è un dato. E’ questa la politica securitaria dell’assessore Misiani e della Giunta di Roberto Bruni? Per noi una città pulita significa una città pulita dalle logiche di sfruttamento di pochi privilegiati, libera dalle speculazioni degli sciacalli del mercato immobiliare, senza telecamere e guardie armate ad ogni angolo. La nostra sicurezza è la sicurezza di vivere dignitosamente, tutti e indistintamente, nulla a che vedere con la vostra, fatta di manganelli, cani da guardia e deportazioni.
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