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25 aprile le forze della Resistenza
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Conoscere la storia Saturday, Apr. 22, 2006 at 2:21 PM |
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La Resistenza e le sue componenti.
Le forze della Resistenza
Costituirono il movimento di Resistenza forze eterogenee, diverse tra loro per orientamento politico e impostazione ideologica, ma unite nel comune obiettivo di cacciare il nazifascismo e di conquistare la libertà. Attorno ad esse si riunirono persone diverse per età, censo, sesso, religione, tra le quali erano personalità di spicco dell'antifascismo – che avevano avversato e combattuto il fascismo durante il ventennio del regime, spesso pagando con galera, esilio, confino, taluni partecipando alla guerra antifascista in Spagna (1936-1939).
Accanto a loro i militari che durante la guerra avevano conosciuto dal vivo la rovinosa demagogia del fascismo, giovani e giovanissimi che rifiutavano l'arruolamento nelle file del nuovo fascismo repubblicano e che, di fronte alla durezza dell'occupazione tedesca, sceglievano la via dell'opposizione e della lotta.
Il movimento fu fortemente unitario, pur mantenendo ogni forza partecipante la propria specificità e la propria visione politica. Talune contrapposizioni iniziali finirono per essere superate e accantonate nel corso della guerra, per dare spazio, sul piano politico e su quello militare, a larghe intese che consentirono di definire i comuni obiettivi e di sviluppare un coordinamento sempre più puntuale, efficace e incisivo. I maggiori partiti antifascisti organizzati – Partito comunista, Partito socialista, Democrazia cristiana, Partito d'azione, Partito democratico del lavoro, Partito liberale – costituirono il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) cui venne attribuita la direzione politica e nel seno del quale i comitati militari assunsero la responsabilità dell'organizzazione delle forze che andavano raccogliendosi in città e in montagna.
Si trattò naturalmente, di uno sviluppo complesso e difficile, sovente frammentario; la spontaneità di molte iniziative, le condizioni di clandestinità e segretezza in cui si doveva operare, le difficoltà di collegamento, l'aleatorietà dei contatti, la scarsità di mezzi, i duri colpi inferti dai nazifascisti, tutto ciò mise a dura prova l'obbiettivo delle forze patriottiche. I nazifascisti sin dall'inizio scardinarono centri politici e operativi, catturando, torturando membri e responsabili del movimento e con estesi rastrellamenti attaccarono in montagna i primi nuclei armati e le prime bande partigiane.
Ciò malgrado, il movimento di Resistenza si consolidò e si estese, si radicò gradualmente sul territorio, trovò consenso e sostegno in gran parte della popolazione, resse alla prova dei tanti arresti, delle torture, delle deportazioni nei Lager nazisti di sterminio, delle fucilazioni, delle rappresaglie.
Regione per regione, zona per zona, la presenza delle formazioni partigiane nelle vallate e sulle montagne si fece sempre più massiccia e dalle bande iniziali si passò a ben organizzate brigate (le "Garibaldi", le "Giustizia e Libertà", le "Matteotti", le "Mazzini", le "Autonome", etc.) mentre nelle città prendevano vita le SAP (Squadre di Azione Patriottica) e i GAP (Gruppi di Azione Patriottica), dediti a operazioni di reclutamento di sabotaggio, ad azioni di guerriglia urbana, ad attività propagandistica e di reclutamento, sostenuti da movimenti di grande impegno quali i Gruppi di Difesa della Donna (GDD) e il Fronte della Gioventù (FdG).
( Trovato su http://www.anpi.it )
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sul Fronte della Gioventù
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w i partigiani Saturday, Apr. 22, 2006 at 2:58 PM |
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Il Fronte della Gioventù era un'organizzazione comunista (guidata da Eugenio Curiel). Dopo la guerra i fascisti (come e' loro costume) per scegliere il nome dell'organizzazione giovanile del MSI usarono il nome "Fronte della giovenutù", copiandolo (come hanno sempre fatto).
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sui giovani fascisti
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copioni Saturday, Apr. 22, 2006 at 4:36 PM |
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È vero: Fronte della Gioventù era la sigla dei giovani comunisti; i fascisti la copiarono, ma non subito, il primo nome della loro organizzazione era Giovane Italia, copiato anch'esso. Infatti Giovane Italia era il nome dell'organizzazione repubblicana guidata da Mazzini nell'800.
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leggete
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io Sunday, Apr. 23, 2006 at 1:10 AM |
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a) L'organizzazione giovanile del pci, il fronte della gioventù, era diretto dal giovane enrico berlinguer. Si distinse per l'aver aperto le proprie porte ai giovani ex repubblini di salò(soprattutto ex-Xmas) che credettero di vedere nel pci un qualcosa per continuare la battaglia contro le plutocrazie angloamericane. Settan'anni dopo possiamo dire che non ci capirono una mazza.
b) quella di mazzini era la Giovine Italia, e non la giovane italia
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Fronte della Gioventù
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Conoscere la storia Sunday, Apr. 23, 2006 at 2:00 AM |
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Il "Fronte della Gioventù", la più nota ed estesa organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione in Italia, venne costituito a Milano nel gennaio 1944, in forma unitaria, dai rappresentanti dei giovani comunisti, socialisti, democratici cristiani, al quali si uniscono subito i giovani liberali, del Partito d’Azione, repubblicani, cattolici comunisti, le ragazze dei Gruppi di Difesa della Donna (dai quali in seguito sorgerà l’UDI), dei giovani del Comitato contadini. La base ideale e programmatica fu elaborata da Eugenio Curiel, giovane scienziato triestino, già confinato dal fascismo a Ventotene, ucciso a Milano il 24 febbraio 1945. Per il suo eccezionale contributo recato alla mobilitazione dei giovani nella lotta partigiana Curiel è stato insignito di medaglia d’oro alla memoria. La storica riunione di costituzione del Fronte della gioventù, si svolse - auspici due religiosi (padre Davide Turoldo e padre Camillo De Piaz) - nel convento dei Servi di Maria adiacente alla Chiesa di San Carlo al Corso.
Un embrione di organizzazione, non ancora su basi così larghe ed unitarie politicamente, era esistente a Milano fin dall’ottobre 1943, promossa da Gian Carlo Pajetta e da Luigi Longo, attorniati da un gruppo di studenti universitari, intellettuali e giovani operai.
Il Fronte della gioventù (sigla FDG) ha recato un contributo assai rilevante alla lotta di liberazione. Centinaia e centinaia di giovani aderenti al Fronte sono caduti tra i partigiani, parecchi di essi sono stati decorati di medaglia d’oro e d’argento, hanno avuto funzioni di comando nelle varie formazioni combattenti. Molti sono gli aderenti al Fronte, caduti con le armi in mano, o torturati nelle carceri, che hanno stupito gli stessi tedeschi e i fascisti. Tra essi, per tutti, ricorderemo Gianni Masi (deceduto in Germania, in campo di prigionia), Renato Quartini (fucilato a Genova), Dolfino Ortolan (caduto vicino a Treviso), Sandro Cabassi, Francesco Biancotto, Engels Profili, i giovani del Fronte impiccati dai tedeschi a Premariacco, i ragazzi fucilati al campo Giuriati di Milano, Giordano Cavestro, Giacomo Ulivi, Elio Boizacco, i 4 ragazzi fucilati a Milano in via Botticelli, Sergio Murdaca orribilmente seviziato e accecato a Cremona, Renzo Gasparini, Vincenzo Terenziani, Vittorio Tognoli, Vasco Scaltriti, gli 8 giovani fucilati sul Senio (Ravenna), Vinicio Culedda, Vittorio Di Dario, Renzo Cattanea, Giorgio Latis, Bruno Riberti, Stefano Peluffo, Domenico Mosti, Luciano Righi, Francesco Fochesato, Paolo Galizia, Sergio Posi. Alcuni di questi caduti hanno 14 anni (come Fochesato), 16 anni (come Ortolan); tutti sono giovanissimi, molti studenti, diversi operai e contadini.
Il Fronte della gioventù fu riconosciuto dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. L’enorme contributo portato dal Fronte alla fase insurrezionale del 25 aprile nell’Italia del nord (e in precedenza a Firenze e Bologna) è testimoniato da diverse relazioni del Comando del Corpo Volontari della Libertà, dalla direzione del Comitato di liberazione, dalle testimonianze di parecchi comandanti e commissari di formazioni partigiane.
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i fasscisti hanno sempre copiato
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jij Sunday, Apr. 23, 2006 at 11:28 PM |
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i fascisti hanno sempre copiato tutto, non fanno altro che copiare. Ordine Nuovo, fu un giornale comunista fondato da Gramsci nel 1919, e i neofascisti di rauti ci scipparono il nome negli anni 60 facendone un organizzazione extraparlamentare di estrema destra. anche il fascio fi un simbolo di sinistra, e i primi fasci, intesi come gruppi organizzati di lavoratori, furono fondati dal socialista (e poi grande antifascista) nenni prima di mussolini, anche lui ex socialista. tutta la storia del fascismo si puo' intendere come un cancro generato nel movimento dei lavoratori e poi degenerato come reazione agraria e borghese. i fascisti sono traditori del popolo, un cancro appunto, ed è da oltre 80 anni che ci scippano simboli...
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