oggi udienza di infermieri e medici e rappresentati istituzionali liguri. piu' per gli sbirri che per i massacrati alla diaz, ma non sempre si puo' stravincere.
PROCESSO DIAZ/PASCOLI - XLI UDIENZA
Udienza che segna decisamente un punto per la difesa delle forze dell'ordine grazie alle forze congiunte di errori da parte dell'accusa, testi compiacenti verso gli ambiti militari e dell'ordine costituito, un tribunale che sembra sempre voler andare a passo svelto come se il processo sia gia' tutto digerito. E' anche interessante notare l'arroganza di cui si ammantano Romanelli, Di Bugno e Corini appena hanno qualche chance di portare a casa dei punti. In particolare a dare fuori di testa e' Romanelli (padre) che si mette a insultare gli avvocati di parte civile dandogli del "ragazzino che non si deve permettere" (di argomentare la rilevanza di una domanda in presenza di una sua opposizione) e il pm che "ha nascosto i file audio e le prove" che secondo Romanelli erano fondamentali per ribaltare il proceso (ahahahhahah!).
Il primo teste e' la dottoressa Spagnoli, responsabile del Comune che nel 2001 segui' la consegna delle strutture e dei materiali informatici al GSF per la costituzione del media center. In particolare il racconto si fa interessante quando la dottoressa narra di come sia andata a recuperare i materiali la domenica sera in un luogo aperto e non sotto sequestro e di come tutti questi materiali fossero danneggiati e molti spariti. Inoltre specifica come gli usi delle scuole fossero vari e come l'organizzazione del GSF fosse accorta e ben strutturata, e come quindi fosse facile pensare e essere d'accordo con l'istituzione anche di una piccola infermeria nella scuola.
I testi successivi sono tutti militi di varie ambulanze e dottori presenti sul posto durante l'operazione diaz, salvo l'ultimo che era il responsabile del pronto soccorso del san martino.
Si parte con il peggiore. Nei verbali che non sono stati citati completamente in aula, Giuseppe Galanti racconta di essere arrivato alla Diaz perche' era andato a prendersi un caffe' "per caso" in via Trento (mentre era di stanza in piazzale Kennedy). Infatti e' lui il primo infermiere a entrare nella scuola, per sua stessa ammissione, e per il tripudio della difesa degli sbirri dice di "sentire rumori vari, tra cui quello di lanci, cioe' di oggetti che cadevano", anche se a precisa domanda del Tribunale risponde che non ha visto nessun oggetto ma solo sentito dei rumori (il Presidente non ci e' sembrato molto convinto di questa risposta). Il punto cruciale della testimonianza pero' sono i tempi del suo intervento. Galanti dice di essere arrivato subito dopo l'arrivo della polizia, ma quando entra dice che non sta succedendo nulla e che ai piani superiori ci sono solo ragazzi feriti a terra che non possono muoversi, mentre la gente sta venendo portata al piano terra (difficile capire come conciliare questa sua affermazione con il suo racconto dei lanci, se non con il fatto che erano gli sbirri a lanciare oggetti dalle finestre). Inoltre l'orario della telefonata dove parla di questi lanci ("stanno buttando giu' tutto", forse si riferisce ad altro...) e' sospetto perche' e' molto vicino all'orario del blitz. Forse Galanti e' entrato al seguito della polizia e quindi stava vedendo tutti i pestaggi? Forse la storia che racconta e' molto lontano da quello che ha vissuto, ma lo spirito militare (testimoniato dal suo lessico: "affermativo" anziche' "si") gli fa fare comunella con gli sbirri? Forse non era li'? In questo stesso filone il suo racconto di come ci fosse solo la sua ambulanza che crolla quando gli mostrano il video con 4 ambulanze davanti alla sua e lui risponde postponendo quel momento molto in la' nel tempo... E' molto curioso... Il successivo infermiere arriva successivamente e medica i feriti in palestra, nonche' DA al secondo piano, con un gravissimo trauma cranico. Per il resto porta i feriti dal loro posto agli ambulanzieri, senza sapere cosa gli succede. In compenso racconta di come quando arriva e la polizia e' gia' dentro, non veda lanci ma senta molte urla e trambusto. Questa una versione un po' piu' onesta.
Poi si passa al Dr. Cremonesi, unico medico presente sul luogo, che arriva piu' tardi, intrasentendo le comunicazioni radio del 118. Arriva e trova molti feriti, ma i piu' gravi sono gia' stati portati via per ordine e organizzazione di Galanti. Quando arriva benda, stecca, medica, finendo (come raccontera' l'infermiere che era sulla sua stessa automedica) le stecche e recuperandole dalle altre ambulanze. Carica gente a due a due, in alcuni casi a quattro a quattro sulle ambulanze, ed e' costretto a rettificare la prima facile interpretazion che di feriti ve ne fossero massimo una ventina, in una quarantina abbondante. Per minimizzare e andare incontro alle ffoo dice anche che non c'erano codici rossi (come una comunicazione del 118 gli attribuisce, e come anche dei suoi appunti a mano con una R di fianco a cui lui attribuisce il criptico significato di "ricordo/non ricordo" sembrerebbero testimoniare) anche perche' altrimenti avrebbe mollato li' tutti e avrebbe accompagnato la persona a rischio di vita in ospedale. Si vede che MJ (frattura della base cranica), DA (frattura parietale del cranio), Sky (non pensiamo servi ricordare la situazione), LZ (pneumotorace e fratture spinali), e altri non erano in pericolo di vita secondo il marziale dottore (che immaginiamo la polizia sia stata molto contenta di vedersi di fianco durante l'operazione). Altro favore alle ffoo: il dr. cita alcune ferite pregresse anche se poi un minimo di scrupolo gli impone di dire che la maggior parte erano ferite fresche e che per ferite pregresse si parlasse di qualche ematoma o qualche crosta, non certo la maggioranza dei casi richiesti, o che in ogni caso erano situazioni miste tra pregresso e recente.
Saltiamo il racconto dell'infermiere Vignon che non aggiunge nulla alle parole del suo capo Cremonesi, per arrivare al dottor Roberto Paparo, che grazie alla solerzia della difesa arriva alle 14.00 senza pausa pranzo, ragion per cui l'attenzione del colleggio e degli avvocati non e' esattamente delle migliori. Il dr. Paparo e' ed era il responsabile del pronto soccorso del San Martino e in barba alle valutazioni di Cremonesi definisce la corsia del pronto soccorso all'arrivo dei giovani dalla Diaz come "un mattatoio", si occupa personalmente di Sky e MJ, mentre lascia nelle mani di altre due dottoresse altri 2-3 casi molto gravi. Il suo parere medico molto dettagliato smonta anche il cancan sulle ferite pregresse, almeno agli occhid i chi ne capisce di medicina, ma forse il molto rumore che le difese riescono sempre a fare e' riuscito a coprire le parole molto dotte del dottore alle orecchie del presidente. Con la speranza di non vedere un'altra sentenza in cui i pestati vengono accusati di essersi picchiati praticamente da soli, vi salutiamo.
a la prochaine
TRASCRIZIONE SOMMARIA - XLI UDIENZA PROCESSO DIAZ
[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]
P: [fa l'appello]
[ entra Spagnolli Paola ]
R: [giuramento]
[...]
A: (Cardona) vorrei che specificasse quali locali e quali apparati ha consegnato al GSF come Comune di Genova R: l'11 di luglio si fece una riunione dal prefetto che ci diede istruzione come comune e come provincia e altri enti, di individuare dei luoghi per dare accoglienza a queste persone e attrezzarli secondo le loro richieste. Io sono stata nominata come referente di questo gruppo, e abbiamo fatto una cernita delle possibilita'. Tra questi c'era la scuola Pascoli di cui pero' abbiamo escluso l'asilo e lo spazio mensa. Lo spazio e' stata presa in consegna da un rappresentante del GSF, e doveva essere destinato a centro di conferenze o qualcosa del genere. Dovevamo attrezzarlo con dotazione informatica e dotazione strumentale a fare funzioanre questa comunicazione, visto che in questo centro era prevista la sala stampa e che la scuola non fosse destinata a dormitorio ma a questo tipo di attivita'. A: a quale scuola stiamo facendo riferimento? R: la diaz-pascoli, sulla sinistra al civico 6 A: c'era materiale informatico? R: si abbiamo speso una certa cifra come 100 milioni A: che comprendevano anche linee di comunicazione? R: si, telefonia dedicata e connessione a internet. e c'erano anche linee telefoniche per piazza luther king e piazzale kennedy dove c'erano i punti di accoglienza che dovevano rimanere in collegamento con la scuola diaz che era il centro un po' di tutta l'attivita'. A: avete fatto dei verbali di consegna? R: si. sia del materiale informatico, sia della scuola. A: io vorrei sottoporle, sono atti anche a sua firma, due verbali di consegna. Uno per materiale attrezzature informatiche, telefonia e rete e un altro verbale di consegna con allegato un verbale di ricognizione, chiedendole se riconosce questi documenti come quelli di cui ha parlato adesso. R: si si... questa e' la mia firma. i verbali allegati alla consegna della scuola era ed e' di proprieta' della provincia ma in concessione al comune per questo uso. A: leggo qui che vengono consegnate le scuole da lei al sig. RB. [...] R: il GSF credo che si fosse proposto ancora prima che lo Stato emanasse la legge che predisponeva l'accoglienza di questi no global. Io non ero presente ma so che sono state fatte varie riunioni A: avete avuto rapporti anche con la questura per queste attivita'? R: certo. ogni movimento veniva comunicato alla questura, quindi tutti i documenti erano stati trasmessi seduta stante alla questura. A: quindi non solo il fatto che fosse stata scelta quel plesso scolastico come attivita' di accoglienza, ma gli stessi materiali di messa a disposizioni di materiale informatico=? R: si A: abbiamo parlato delle consegne fatte l'11-12 luglio. avete poi ripreso in consegna i locali? R: in realta' e' stata informale. io ho saputo di quello che era successo nella serata e il giorno dopo mi sono recata alla scuola per vedere come erano le condizioni dei locali e del materiale dato in dotazione. con alcuni presenti che adesso non ricordo chi fossero, ma sicuramente non c'era il consegnatario, RB, abbiamo concordato di ritirare una parte delle dotazione informatica la sera della domenica. [...] Poi il giorno dopo abbiamo consegnato la sala e una articolata descrizione di quello che vi avevasmo trovato ai carabinieri. A: mi interessava il particolare della vicenda della riconsegna del materiale informatico. Cosa ricorda lei della riconsegna delle strutture informatiche che erano presso la pascoli R: che ne mancavano molte, che tante erano distrutte, proprio distrutte a randellate, diciamo... [...] io l'ho fatto recuperare in coscienza perche' era cmq materiale civico, e l'ho fatto portare in un luogo puiu' chiuso perche' quella sera la scuola non era sotto sequestro e non era chiusa, allora visto che ho visto che mancavano cose ho cercato di fare in modo che non ne mancasse altro, e che cmq la delibera scadeva quella notte. A: lei ha fatto un sopralluogo la sera del 22? R: io sono andata sia a mezzogiorno che la sera... lasera sono andati dei tecnici A: si ricorda di aver visto i locali dove c'erano questi computer? R: dove non c'erano piu'. A: a che piano? R: al primo piano. la palestra era dedicata ai convegni, e al primo piano c'erano le aule dedicate a quelle attivita'. A: e nelle aule ha dtrovato la situazione che ha descritto? R: diverse aule. una in particolare era completamente nel caos, in altre abbiamo recuperato i 5 pc funzionanti. A: lei aveva dichiarato la seconda aual del primo piano? R: si
C: (Sabattini) lei prima ha parlato di riunioni tra il GSF e istituzioni. lei ricorda chi delle istituzioni vi partecipo? R: io no sicuramente, perche' sono entrata in scena dopo la riunione del prefetto. c'era sicuramente il vicesindaco montaldo, l'assessore tullo. C: e diciamo la controparte era il GSF? R: si C: nella persona di? R: c'era spesso Stefano Kovac. C: e altre associazioni che chiesero i benefici della legge? R: l'associazione delle donne iraniane che pero' non ebbero contributi economici. C: rispetto alle informazioni che davate alla questura, facevate avere anche dei documenti? R: si. via fax. C: lo faceva lei? R: si i miei uffici C: sa esattamente a chi in questura? R: alla digos, ma non so di preciso a chi. avevamo il fax della questura. C: si ricorda un intestazione in particolare? R: non ricordo... li ho qua posso guardare... C: se lo puo' consultare a noi farebbe comodo... R: questo per esempio era al dr. perugini della questura di genova, che trasmetteva i verbali... ma successivo ai fatti C: ne ha altri? R: si in ufficio... D: (Di Bugno) c'e' opposizione a queste domande [ tutti sono perplessi ]
C: (Robotti) ha detto che i pc erano rotti a randellate' R: si vedeva che erano rotti con violenza C: ha avuto contatti con avvocati del GSF? R: ... D: (Di Bugno) c''e opposizione. se sono circostanze che non sono sondate dal pm, la parte civile puo' fare solo domande su circostanze nuove solo se il teste e' indicato, altrimenti e' controesame. P: il teste e' indicato dalla parte civile, quindi puo' proseguire. [...]
[ altro cinemino tra Romanelli, Di Bugno e Robotti ]
[...]
D: (Corini) io mi sono appuntato che lei ha detto che nella destinazione di questo immobile ha sempre parlato di Diaz-Pertini? R: no. della diaz-pascoli. la pertini e' di pertinenza della Provincia. D: ed esisteva una destinazione d'uso specifica? R: nel verbale non c'e' scritto. nella delibera del comune c'e' scritto di spendere questi stanziamenti alla quale e' allegato il piano di accoglienza, in cui e' specificato che tra i vari usi previsti c'e' l'allestimento spazio accoglienza, people's house, e ufficio stampa della scuola Diaz. D: al momento della consegna non c'e' stato una discussione della destinazione... R: no perche' loro c'hanno scritto delle lettere... D: lei ha detto "non doveva essere un dormitorio" R: si non si parlava di un posto come gli altri dove dormire... anche se... D: ci doveva essere un infermeria? R: non lo so. nella delibera ci dovevano essere molte cose, la definizione people's house prevede anche quello.... cioe' non e' che c'era solo la carta, c'ernao anche le discussioni... D: era previsto un centro medico R: che fosse previsto non penso, che l'abbiano fatto puo' essere, noi non eravamo contrari... in una buona organizzazziione come avevano pensato puo' darsi che abbiano previsto una infermeria D: oltre a CB, con chi parlava del GSF? R: Kovac, e Morettini.
[ si chiede la produzione delle delibere, verbali e tutto cio' che attesta il rapporto tra GSF e comune, e con la questura ]
[ esce Spagnoli Paola ]
[ entra GG ]
R: [giuramento e generalita'] A: (Cardona) lei che attivita' svogle? R: sono un infermiere professionale in carico tuttora al servizio extraterritoriale del 118 A: ci riferiamo ai fatti della notte tra il 21 e il 22 luglio. lei era in servizio anche quella sera? R: ero in servizio con le ambulanze con l'infermiera B. A: lei ha ricevuto dalla centrale del 118 delle richieste di intervento? R: si, alla diaz. A: a che ora? R: mi era stato riferito che c'erano dei disordini in atto alla diaz, mi e' stata data la localizzazione del target. io stavo gia' lavorando in zona foce, sono stato invitato a proseguire verso via cesare battisti... direi intorno alla mezzanotte o poco prima A: lei era a bordo di un'ambulanza, non di un'auto medica. R: affermativo. [...] A: quando lei fu sentito il 6 agosto del 2001, lei ha parlato dell'ambulanza beta, non alfa R: si beta... la vera denominazione e' india, al tempo era beta, con una codifica particolare... A: quindi l'ambulanza era denominata beta e india indicava la presenza di un infermiere professionale? R: si A: il 118 su che tipo di bacino poteva fare conto? R: sono ambulanze di associazioni di pubblica assistenza e di croci rosse dei vari territori. A: anche la croce rossa italiana viene usata sul territorio? R: si, anche questa... ha una convenzione... A: immagino le ambulanze si distinguano da dei contrassegni esterni? R: si. A: lei e' stato allertato intorno a mezzanotte e le e' stato indicato di andare in via battisti. che situazione trova? R: entriamo dentro, c'erano ancora dei tumulti, si sentiva fracasso... il personale di polizia mi indica di salire ai piani superiori ... A: quindi ha trovato la polizia dentro la scuola? R: si D: (Corini) opposizione. R: si erano gia' dentro alla scuola, erano all'inizio della scala che portava ai piani superiori, stavano facendo scendere le persone verso la palestra, e uno di questi mi ha detto "sali sali che ci sono delle persone da curare". A: si ricorda personale in uniforme o meno e che tipo di uniforme? R: ricordo vagamente persone in divisa, in parte, e in parte con il giubbetto di protezione e il casco... non sono a conoscenza di questi presidi... A: lei ha parlato con un funzionario? R: funzionario inteso come un poliziotto A: non ricorda come era vestito? R: no A: lei entra dentro la scuola... si ricorda la situazione appena entrati nella scuola R: ricordo rumore... la gente che scendeva lo scalone, la polizia che li accompagnava verso questa palestra... mano a mano che salivo non c'era quasi piu' nessuno che camminava... A: e' salito da solo? R: si A: eravate dotati di barella? R: no no. il primo intervento era di valutazione per eventuali trasporti A: lei ha trovato persone stese ai piani superiori... ricorda in che situazione? R: sicuramente sui tre piani... tutti con traumi di natura recente... c'e' stata l'immagine del calorifero. ricordo in un'aula una persona a terra e una in corridoio... cmq persone coscienti anche se non parlavamo la stessa lingua. A: quindi? R: c'erano persone con traumi vari ma coscienti, e ho dato priorita' ai traumi cranici A: quindi ha richiamato il 118 e ordinato altre ambulanze? R: si A: quanto tempo e' rimasto sui luoghi? R: e' difficile dirlo. ricordo di aver accompagnato l'ultimo ferito e di essere tornato alla diaz... potrebbe essere passato una 30-35-40 minuti, non credo di piu'. A: in tutto? R: no... dal momento in cui sono andato via in ambulanza e sono tornato... A: ricorda come primo intervento questi feriti... Si ricorda qualche caratteristica di questi feriti... R: mi ricordo sangue fresco... persone che tentavo di innescare con loro un dialogo ... ricordo di aver lavorato e di aver dato ordine di caricare e portare via i feriti e di non aver avuto problemi di evacuazione... A: una notazione particolare la ricordava meglio all'epoca, ed era nel suo verbale quando parla di un ragazzo e una ragazza ai piani superiori, due ferite alla testa, il ragazzo era sporco di polvere di estintore... se la ricorda? R: si... c'era parecchia polvere di estintore distribuita in questa aula... A: le mostro in cartaceo una foto [quella di NM] [...] R: ricordo con dei riccioli biondi i capelli lunghi... potrebbe essere lui... e' passato tanto tempo... pero' ricordo bene la polvere dell'estintore... terzo piano. [...] A: lei si e' messo in contatto con il 118, si ricorda quante volte? R: subito ricordo di aver comunicato l'arrivo sul posto e i primi feriti da evacuare. In parte via radio, in parte per telefono. quante non ricordo. A: io con il permesso della corte vorrei fare ascoltare al teste alcune telefonate di chiamate al 118 per chiedere al teste se riconosce la sua voce. Chiamate 15-20-27. A: prima... lei nei rapporti con la centrale veniva indicato come? nome, soprannome, cognome... come la chiamano generalmente? R: se e' per telefono come P. come diminutivo di G.
[ "due o tre mezzi... tutti feriti..." ]
A: e' lei che sta parlando? R: si mi sembra di riconoscere la mia voce, anche se la qualita' e' brutta. A: la 20
A: anche questa? R: si si A: sta descrivendo le sue esigenze di soccorso.... R: si si... subito delle ambulanze pronte per le persone, e poi mi ero reso conto che c'erano anche altre persone da portare via... la decina di ambulanze erano una previsione cautelativa... A: nel senso che non sono servite... R: poi c'e' stata una seconda rivalutazione delle persone presenti nella palestra e che poi le persone hanno voluto andare a sua volta in ospedale... A: era una valutazione che faceva qualche medico, immagino... R: si... poi successivamente e' arrivata un'auto medica con il dr. Cremonesi e ha fatto altre valutazioni A: lei aveva qualche collega che stava operando? R: si... successivamente e' arrivata un'altra beta con un altro infermiere... A: il nome? R: C.
A: le faccio ascoltare la nr. 27
[ "quelli [...] dai piani alti 5 feriti abbiamo bisogno di barelle... all'ultimo piano ho bisogno con priorita' assoluta di almeno tre barelle" "ok stanno arrivando" ]
A: si riconsce R: si e' la mia voce A: per la richiesta del difensore... abbiamo gli orari... la chiamata nr. 15 che e' alle ore 00:04:50, la nr 20 00:15:20 e la nr 27 a 00:11:20.
A: lei ha detto che e' intervenuta un'auto medica. R: quando io accompagnavo l'ultimo paziente in ospedale e' arrivata questa auto medica, poi io sono tornato sul posto come da indicazioni dalla centrale. A: lei ha detto che e' intervenuto per primo. quando e' arrivato sul posto ha notato altre ambulanze? R: no. A. nessun personale medico? R: no A: ricorda di aver visto all'esterno della scuola persone che avevano bisogno di soccorso? R: no A: le faccio vedere il rep.199, chiedendole se riconosce il personale paramedico che si vede all'inizio del filmato. A: lei conosce queste due persone? R: le conosco perche' fanno parte del mondo della pubblica assistenza... di vista... quella e' l'ambulanza della san giorgio, una societa' che non c'e' piu'... era quella la beta... A: quella e' la sua ambulanza? R: si A: questa persona sembra essere caricata su quella ambulanza... R: non credo perche' non sono gli infermieri che erano con me... questi non sono i militi che erano con me e quindi non l'hanno caricata li'... A: ma e' l'ultima della coda... R: a meno che non abbiano caricato alla rinfusa per esigenza pratica... dato che potevano uscire solo in retromarcia le ambulanze... io in questo frangente ero nella scuola.. un viaggio l'ambulanza l'avra' fatto senza di me, perche' ero nella scuola... A: quella situazione che si vede nel filmato... quella coda di ambulanze che si nota... e' una situazione che si e' venuta a creare quando? R: a lume di naso direi dopo... se torniamo indietro si vede anche una della croce rossa, e davanti ce ne sono due-tre... poi davanti ci sono anche dei mezzi con i lampeggianti delle ffoo... A: lei ha detto che conosce queste due persone? R: si A: sa fornircene le generalita'? R: credo alla pubblica assistenza di Pogliasco... le conosco perche' e' dieci anni che faccio emergenza, ma non so i nomi... A: nove secondi del reperto 199.
P: vorrei capire la rilevanza. non c'e' contestazione sulle ferite A: spero non ci siano contestazioni... ma dal contenuto delle conversazioni si capisce quali sono le stime che sono mano a mano fatte dei codici gialle, verdi, rossi, e la quantificazione dei feriti... P: cerchiamo di essere sintetici... A: certamente era l'ultima chiamata... solo per sapere se si riconosce... R: si si. riconosco anche in che momento eravamo del soccorso... A: lei parla di perquisizione... cosa intendeva? R: i primi feriti, quelli dei piani soprastanti li abbiamo evacuati cosi' senza nessun problema... gli altri feriti quelli che giacevano sotto, la polizia chiedeva se le persone dovevano viaggiare subito o potevano essere perquisite... erano persone che potevano essere perquisiti... era il momento dove tolto quei sei gravi, si cercava di mandare via le persone con una sequenza, uno barellato e persone che potevano deambulare. e' successivo... ero gia' rientrato dall'ospedale... A: ricorda di aver ricevuto indicazioni dal dr. Cremonesi sulla priorita' dei soccorsi? R: lui era dentor e noi fuori dalla palestra, e cercavamo di organizzare le ambulanze in maniera accorta, per risparmiare sul numero dei viaggi A: mentre cremonesi? R: era lui che mandava a noi le persone... lui era all'interno della palestra... A: perche' quando fu sentito disse che il dr. Cremonesi le disse c'erano 50 persone da evacuare in ambulanza e che non camminavano R: inizialmente si, poi ci siamo... A: inizialemtne non dei soccorsi, ma dell'intervento di cremonesi R: si... in pratica quando io vado via con l'ambulanza... A: quando lei e' entrato ha gia' riferito di aver avuto indicazioni di salire ai piani superiori, riferita a un funzionario di polizia... ha ricevuto altre richieste o indicazioni dai ps presenti? R: mi dicevano solo di salire... i piu' gravi sono su qualcosa del genere A: non ha ricevuto altre richieste o indicazioni? R: solo quella relativa alla possibilita' di perquisire le persone A: c'erano funzionari che si affiancavano a voi o che vi scortavano agli ospedali... R: sorpattutto... no ne' prima ne' dopo... A: lei non e' stato accompagnato? R: no
C: (Passeggi) come foste avvertiti di recarvi in via battisti? R: l'invito l'ho avuto tramite la mia centrale operativa perche' ero in zona foce, e via telefono mi e' stato comunicato di andare C: quindi fu la centrale sul suo telefono di servizio? R: si C: per quello che e' il suo ricordo quanto ci mette ad arrivare da zona foce alla scuola? R: un paio di minuti al massimo... eravamo in zona C: come era la situazoine nella scuola al suo ingresso? Era sotto controllo da parte delle ffoo ? R: si. le ffoo accompagnavano le persone lungo lo scalone verso la palestra. [...] C: lo ha gia' detto, lei ha constatato ferite recenti o pregresse sulle persone? R: sulla prima tornata ho visto tutte ferite recenti. successivamente all'interno della scuola ho visto anche delle ferite che non era cosi' recente, poteva essere di parecchie ore prima.
C: (Tartarini) due precisazioni. Si ricorda chi era che l'ha avvisata al cellulare? R: no. quando rispondiamo per noi e' importante acquisire il target... non mi ricorderei... erano momenti particolari... C: le faccio sentire una registrazione cosi' magari associa un nome... R: ok... questo e' il medico di centrale il dr. P. C: si ricorda il nome? R: ne abbiamo uno solo di medico in centrale. C: ultima domanda. ha fatto riferimento a una croce rossa. funziona come le altre pubbliche assistenze o ha un suo canale? R: noi usiamo queste ambulanze in funzione a come sono localizzate sul territorio... loro hanno un canale radio loro, ma le comunicazioni telefoniche sono solo sul 118
C: (Taddei) sul 118, sa dove si trova la centrale operativa del 118... R: all'ospedale s. martino C: anche in quei giorni... P: mi vuole spiegare la rilevanza? C: e' rilevante anche per capire la tempistica del 118 e dell'intervento della polizia. D: (Romanelli) non si raggiunge mica a piedi P: appunto per cui non capisco... C: lei ha parlato di lesioni recenti, ci puo' dire in che parti del corpo e se erano lesioni provocate da cosa... se l'ha riconsciuta fa riferimento a ferite da bastonate R: guardi io sospettavo ferimenti da rissa, da bastoni, da manganello, non so che cosa potesse essere successo... riguardavano la fronte e la testa... soprattutto le prime... quelle cinque o sei persone erano recenti sui piani C: grazie R: ci sara' stata anche qualche lesione recente come c'ernao lesioni non recenti nella palestra. C: grazie
D: (Corini) lei e' la prima ambulanza ad arrivare? R: affermativo D: vede qualche persona ferita a terra fuori dalla scuola? R: no D: lei viene a sapere poi che c'e' stato un ferimento esterno? R: ne vengo a conoscenza e mi era stato chiesto qui al palazzo di giustizia... mi e' stato chiesto se ricordavo di una persona ferita fuori... l'avrei soccorsa D: lei ricorda che si trattava di questo giornalista inglese? R: no D: non c'erano altre ambulanze li in quel momento, se non l'ha soccorso lei non l'ha soccorso nessun altro? R: no, a meno che non sia stato raccolto da qualcun altro. [...] R: fracasso, baccano, oggetti che si rompevano di vetro... D: ricorda che vi fosse un lancio di oggetti provenienti dalla scuola... R: si si... erano oggetti che arrivavano dall'alto... avevamo indossato i caschi di protezione... D: temevate che vi arrivassero oggetti dagli occupanti della scuola... R: si piu' o meno... noi volevamo soccorrerli... D: c'e' una registrazione, che individua questo momento... secondo il mio ordine e' la nr. 9, pero' mi sono reso conto che dalle indicazioni che facevate prima... era min. 06 di 44...
[ la 11 per il pm ]
[ "sono pino sono all'interno della scuola che stanno buttando giu' tutto, c'e' possibilita' di attacco..." ]
D: questo stanno buttando giu' tutto e' riferito a quel lancio. e attacco? R: e' riferito al lancio... era un avviso che dovevo dare ai colleghi su questa cosa... D: passiamo a un momento successivo. [...] R: non conosco il termine funzionario... magari per voi significa una cosa particolare... io intendevo un funzionario di polizia, un poliziotto comune, poteva essere un graduato, non mi sono documentato... D: le prime persone che cataloga, vengono da lei assegnate come codice giallo. R: si D: denuncia lesioni importanti significative, o .... R: noi standardizziamo il codice in base ai parametri vitali. un codice verde soprattutto in eventi straordinari... e' cosciente, repsira e si puo' muovere... il codice giallo che e' una via di mezzo stabilisce che i parametri vitali non sono compromessi ma potrebbero compromettersi. [...] D: ci puo' dire qualcosa di piu' specifico dei traumi pregressi? R: soprattutot le persone che deambulavano, ho visto dei tipi di lesioni, del sangue che non era recente... un sangue gia' secco... o di medicazioni che erano state fatte qualche ora prima... D: lei ha osservato persone gia' medicati? R: no.. perche' le persone che vedevano erano gia' stati medicati... D: a me interessa nella prima situazione... R: io ho focalizzato la situazione solo sulle persone a terra... noi applichiamo un triage semplificato... tutti quelli che possono camminare sono meno gravi di chi non puo' camminare... D: ha notato parecchie persone con segni precedenti? R: io ho aiutato di scegliere se caricare un non deambulante con i deambulanti... se dovessi dire un numero .... se le basta le dico alcuni. D: non ho altre domande...
C: (Sabattini) l'orario? R: 00:01:19 secondi C: grazie...
A: (Cardona) dunque ha risposto ad alcune domande sulle valutazioni delle ferite... qual e' il tempo di coagulazione medio delle ferite? R: e' diversa una coagulaizone dal sangue essiccato su medicazioni precedenti... la coagulaizone e' in relazione allo stato di salute del soggetto o medicinali... pochi minuti... quello ch eintendo io e' un snague secco... A: lei ha fatto una valutazione sull'epoca della coagulaizone R: ho visto ferite che mi hanno dato l'impresisone di essere precedenti A: ha avuto l'impressione... R: si, l'impressione. A: lei ha detto che e' arrivato con l'ambulanza e ha trovato un poliziotto... quindi la prima cosa che fa e' arriva e va nella scuola... R: si in mezzo a questo lancio di oggetti che era tra il cortile e la scuola... A: ma lei ha trovato la polizia? R: si A: da dove venivano? R: io avevo la testa bassa A: e chi le lanciavano?
R: gli oggetti non provenivano da una parte sola, ma c'erano lanci da entrambi i lanci... io ho solo provato a portarmi in zona sicura... A: i poliziotti erano dentro? R: erano sulla strada e nella scuola... R. a mia memoria non ricordo ambulanze con i danni... io ricordo questo tratto in cui si sentivano rumori di cose che cadevano... non sono in grado di catalogare gli oggetti o quantificarli, perche' il mio obiettivo era entrare nella scuola A: lei ha detto "sentito cadere delle cose", nel cortile? R: cioe' si... era buio io ho sentito cadere delle cose... sentivo frastuono... ricordo di persone che gridavano, persone che infierivano, gente ch grida e cose che cadevano... [...] [ le difese fanno bordello ] D: (Corini) avete nascosto delle telefonate A: (Cardona) voglio che sia messa a verbale... P: io non ho sentito nulla A: chi c'era nel cortile in quel momento? R: c'erano delle persone... forze dell'ordine e altre persone che non sono riuscito a individuare... l'obiettivo era di entrare nella scuola A: lei e' passato nel cortile ed e' andato nella scuola R: si A: a passo sostenuto R: si A: quindi qualche frazione di secondo R: si A: la situazione era quella che ha visto. persone che erano accompagnate dalle forze dell'ordine, e sopra c'erano solamente persone a terra. R: si A: e questo e' il contesto temporale in cui colloca l'aizone? R: si
D: (Romanelli) visto che il pm.... P: faccia la domanda D: quando lei stava attraversando il cortile, ha avuto sentore... ha constatato che c'era lancio di oggetti provenienti dalla scuola? R: il problema era questo... c'era un fragore di rumore, urla, oggetti che cadevano D: dalla scuola R: dall'alto ... D: questi oggetti provenivano dalla scuola diaz R: probabilmente... D: se non venivano da li' da dove venivano... R: conosciamo via battisti... trovarsi la' dentro, mezzanotte, al buio, in una situazione di lampeggianti, gente che grida, obiettivo raggiungere il target... il lancio degli oggetti che era da mettere al primo posto, l'obiettivo era quello di entrare nella scuola... se non erano dalla scuola o dal palazzo davanti o di fianco non me ne sono incuriosito... il mio obiettivo... sicuramente dal fragore erano molto vicini... D: io le leggo quello che ha dichiarato il 6 agosto... "ricordo un grande rumore al nostro arrivo che proveniva dalle scuole, nonche' il lancio di oggetto dalle scuole", conferma? R: si... cioe' la scuola era l'edificio piu' vicino D: lei ha detto di aver notato persone con lesioni pregresse... ricorda in particolare una persona che avesse la faccia sporca di sangue secco e una persona con un trauma a un braccio R: ricordo quello che dicevo prima... ricordo sangue secco, se mi permettete il termine, sangue che e' li' da un po'... poi di cose ne ho visto tanto... [...] D: ricordavo che in sede di interrogatorio ha detto "una persona con il braccio gonfio che era pregresso"... se lo ricorda... R: nel frattempo di braccia e traumi ne ho raccolti tanti... non ricordo... se l'ho detto a suo tempo....
C: (Sabattini) lei quando scende dall'ambulanza, lei ha percepito la presenza dietro di lei di molta gente? R: si C: cosa stavano facendo ? R: nonlo so. Ho percepito tante persone... persone che gridavano dappertutto... C: grazie.
P: lei ha detto che sentiva questo rumore di oggetti che cadevano... ne ha visti alcuni? R: no P: non ne ha visti.... R: non me ne sono preoccupato P: lei ha detto di essere corso verso la scuola sotto un lancio di oggetti, e non ne ha visti? R: no P: non ha visto nulla di tutto questo? R: ho solo avvisato chi di dovere di proteggersi P: ma ch erumori erano, vetri infranti... R: si si , sicuramente si, vetri sicuramente si...
[ esce GG ]
[ entra CG ]
R: [giuramento e generalita]
R: [arriva dopo un po' e incontra GG] R: successivamente sono salito di un piano e abbiamo repertato altri feriti tra cui un ragazzo con un trauma cranico che abbiamo portato al galliera. Poi sono sceso in palestra e abbiamo cercato di smistare i ragazzi nella palestra, medicandoli, steccandoli. A: ricorda situazioni particolari? R: la cosa che mi ha colpito era un signore anziano che mentre lo steccavamo alla caviglia, che lui era li' solo per dormire, e che non era di genova. A: le ferite che ha riscontrato sono ferite recenti? R: quelle ai piani erano recenti e stavano sanguinando.. quelle nella palestra erano traumi e non e' riscontrabile se sono state fatte prima o dopo... abbiamo trovato una doppia frattura di gamba, ma noi non eravamo in grado di dire se era cosi' o no A: quanto e' durato il suo intervento? R: presumo all'incirca un'ora... A: le volevo far vedere un frammento di un filmato... quando lei e' arrivato sul posto era presente solo l'auto del suo collega GG? R: io ho visto un'ambulanza della croce bianca, io sono arrivato con la croce verde di pogliasco, e mi pare che c'era un'altra croce rossa che non era di genova, perche' non sapevano dove fosse il galliera A: la domanda era se ha visot feriti sulla strada o soccorsi di feriti sulla strada R: no. quando sono arrivato no. A: lei riconosce o la persona in barella o le persone che la stanno accompagnando. R: sono i militi di Pogliasco e questo era un paziente che avevo gia' visto dentro... il primo e' il marito dell'ex presidente della croce verde di pogliasco. A: presume o e' sicuro che era dentor? R: presumo... questi ragazzi erano stati lasciati fuori perche' non sapevamo quanta gnete ci stava nelle ambulanze... [...] A: la sua ambulanza era? R: india carlini... A: beta se la ricorda? R: si perche' nel g8 le india erano beta
A: avete avuto richieste da parte della polizia presente sulla scuola? R: no A: non vi accompagnavano in ambulanza? R. io ho accompangato le persone fino al limite della scuola... in alcuni casi ci chiedevano se potevano perquisirli... sulla porta della cuola... perche' poi venivano passati ai militi nel cortile per essere trasportati A: si ricorda che situazione quando e' entrato ? R: non era una bella situazione... si vede che dormivano li', c'era gente dolorante ovunque A: lei e' rimasto sempre in palestra? R: sono salito al primo piano e al secondo piano dove c'era un ragazzo con trauma cranico, poi sono rimasto in palestra, fino a che la centrale non ci ha distaccato A: grazie
A: le volevo mostrare un documento che e' uno schema dell'azienda ospedaliera sulle ambulanze. R: le vediamo tutti i giorni A: individua la sua sigla o l'indicazione dell'ambulanza... [...]
R: la 023 e' una rossa, la 032 e' la ambulanza di pogliasco dove ero io... pero' tenga conto che tutte le missioni in cui loro hanno accompagnato dei pazienti io non ero a bordo... l'unica con cui sono andato al galliera era una croce rossa con un mezzo piccolo. E' possibile che ci sia una leggera discrepanza di orario...
D: (Romanelli) quando e' arrivato quella notte alla diaz, puo' rappresentare il momento in cui e' arrivato e cmq cosa ha visto come primo impatto R: c'era un cordone di polizia sulla strada, dove siamo riusciti a passare, c'erano gente che urlava, imprecava, io li sentivo sulla mia sinistra, poi sono entrato nella scuola, nel cortile D: lei ha assistito al momento in cui entrava la polizia? R: presumo che era gia' entrata D: ha sentito un lancio di oggetti? R: io non ho sentito lanci... urlare ho sentito urlare, inveendo contro i poliziotti che erano li' D: lei e' arrivato in un secondo momento, quando era gia' arrivato qualcun altro? R: era gia' arrivato il mio collega... quando e' arrivato ha visto che c'erano piu' feriti e ha chiesto molti mezzi... lui ha fatto un triage in modo da valutare D: diciamo a bocce ferme, via! R: ...
[...]
A: (Cardona) vorrei rifare la contestazione della difesa piu' ampia... lei ha detto "che la gamba era fresca perche' non poteva camminare altrimenti". R: si... ma ho parlato di omero.... A: si ma sulla gamba ha detto altro all'epoca R: si ricorda se era straniero? R: c'erano molti tedeschi e molti spagnoli.
C: (Tambuscio) quanto tempo ci vuole per sviluppare un gonfiore? R: a volte un paio d'ore... C: e se una botta e' molto forte... P: chiederemo a un perito C: la valutazione l'ha fatta prima... R: dovreste chiedere a un medico...
[ esce GC ]
[ entra dr Paolo Cremonesi ]
R: [giuramento e generalita'] A: (Cardona) ci riferiamo ai fatti che sono accaduti la notte tra il 21 e il 22 luglio presso la diaz-pertini. quella sera che attivita' svolgeva e ha svolto R: io ero medico sull'auto medica voltri 2 A: le e' stato richiesto di recarsi presso la scuola, e se si' cosa ha visto al momento dell'arrivo? R: sono arrivato sul posto mentre gia' due autoambulanze venivano via A: verso che ora? R: non sono preciso... direi tra le 23 e le 23.30.... credo che sia tutto registrato.... A: abbiamo delle chiamate del 118 quando interviene verso le 00.30 R: non ricordo l'orario... ho visto gia' due autoambulanze che erano gia' nella strada poco dopo la finanza che si allontanavano, e su una c'era GG che stava portando via due feriti. Sull'auto c'ero io e VL. Abbiamo parcheggiato e siamo andati lungo la strada a piedi A: ma qualcuno le ha chiesto di intervenire dal 118? R: noi eravamo al porto antico. abbiamo sentito che c'era movimento di ambulanze per cui ci siamo avvicinati sul posto... in accordo con il 118, ma ci muovevamo nelle aree dove c'era maggiore criticita' apparentemente. [...] A: e quindi si e' recato di sua iniziativa sul posto? R: non siamo stati inviati direttamente dal 118 ma ci muovevamo autonomamente nelle aree critiche A: stava descrivendo come arriva... R: sono entrato nella scuola e li' al piano terra c'erano molte persone sedute, coricate per terra, e c'erano delle ffoo presenti, per cui la prima cosa ch eho fatto e' stata avvisare la centrale 118 che eravamo arrivati sul posto, ma dentro c'era difficolta' di ricezione e trasmissione con la radio... quindi siamo riusciti a comunicare a un certo punto, non ricordo se subito o dopo unaprima verifica. Abbiamo fatto un rapido triage, chiedendo in italiano e in inglese alle persone ferite o con un problema di mettersi da una parte della scuola, entrando a sinistra, e dall'altro lato quelle che non avevano nulla o asserivano di non avere nulla. Dopo questa prima verifica ho comunicato con l acentrale non mi ricordo se via radio o via telefono. C?erano difficolta' perche' all'inziio sembravano una ventina ad aver bisogno di medicazioni, e poi si sono rivelate di piu'. Allora con l'infermiere ho cominciato ad attuare i primi presidi, c'erano i volontari delle ambulanze, credo una alla volta ne entrasse, che ci hanno aiutato a caricare i primi feriti e a iniziare l'evacuazione dalla scuola. Mano a mano andavo avanti a visitare e identificare i vari codici di gravita', e abbiamo messo in mezzo su dei tappetini i presunti gialli e abbiamo lasciato seduti al perimetro gli altri, che mano a mano venivano steccati, visitati, disinfettati. A: lei ricorda di aver contattato diverse volte con la centrale per fare il punto della situaizone. R: credo almeno due volte e poi alla fine di tutti sicurament emi suonava il telefono e ho parlato sul mio telefono. due volte ho dato comunicazioni alla centrale. la prima volta 20-21 feriti, la seconda circa una 40ina di feriti. non ricordo se via radio o via telefono A. diciamo che la prima comunicazione avviene in tempi brevi rispetto al suo ingresso... R: si A: perche' abbiamo la 87 dove lei fa un punto su 20 feriti e che risale a 00.51.20. ce n'e' una prima dove altri fa riferimento al suo arrivo in palestra... R: P. e' GG che lo abbiamo visto lungo la strada. A: lei ricorda quando arriva presso la scuola che situazione trova anche rispetto a chi c'era fuori? R: c'era molto caos, c'era ffoo e non polizia A: c'erano i giornalisti? R: sicuramente si, perche' uno mi ha anche salutato... credo che fosse Andrea Castagnini del Secolo XIX. A: erano presente cineoperatori R: questo no... so che alla fine quando siamo usciti dalla scuola si... A: perche' nel verbale lei ha affermato che all'esterno c'ernao forze, giornalisti, cineoperatori e altre persone R: se l'ho detto corrisponde al vero... io all'oggi non ricordo all'inresso cineoperatori, ma all'uscita si. [...] R: GG mi ha detto che stava portando via due traumi cranici. A: perche' all'epoca disse che avevano portato via 5-6 persone prima del suo arrivo... R: sicuramente ricorod la via stretta, le due ambulanze, l'infermiere GG. A: ricorda se ha notato al momento in cui e' intervenuto la tipologia delle ferite? R: si, erano ferite da trauma e qualche ferita lacera. A: si ricorda se ha notato se erano ferite fresche? R: traumi o lacere? A: mi riferisco a entrambe R: ce n'erano sicuramente di recenti dei traumatismi e ce n'era anche qualcuna pregressa, c'era gia' la crosta per cui non erano sicuramente recenti... R: io ricordo un trauma con frattura della mandibola, traumi e frattura alle mani, una o piu' fratture toraciche, traumi con ferite lacere alla testas, arti superiori e mani e polsi ne ricordo, gambe anche qualcosa... A: io ricordo che lei ha addirittura disegnato uno schema distinto per prognosi per frattura e via dicendo.... quantificando complessivamente il numero di feriti? R: io ricordo che la mia seconda comunicazione ala centrale diceva circa 40-42... poi pero' visitnadoli bene alcuni si erano messi nel gruppo dei feriti ma non erano feriti. credo che un numero si possa evincere dai referti dei pronti soccorsi A: vi siete trovati a corto di materiali? R: si, abbiamo dovuto recuperare del materiale di fortuna...
C: (Tartarini) lei ha fatto anche un elenco con dei nomi... e a fianco dei nomi... [...]
D: (Romanelli) lei ricorda approssimativamente il numero di persone che sono state rinvenute e che necessitavano di cure immediate? R: l'indice di gravita' e' bianco, giallo, rosso, verde e nero. I codici erano verdi in maggioranza e alcuni gialli. rossi non li ho riscontrati. e' chiaro che la valutazione viene fatta senza strumenti... [...] D: lei ha detto "si trattava di un numero non superiore a 10 persone" R: non ricordo ma mi pare verosimile. uno dei piu' seri era uno con fratture costali. D: lei ricorda se alla fine dell'intervento di tutte le ambulanze a quanto ammontava il numero? R: il numero non perche' non ho tenuto il conto preciso.... intanto perche' c'era confusione... e quindi non potevo prendere note... era impossibile dedicarsi alla documentazione cartacea con una 40ina di persone. [...]
D: tra queste lei ha notato persone con lesioni non recenti? R: si qualcuno si... oppure traumatismi doppi, qualcuno piu' recente qualcuno piu' vecchio... D: lei arriva a fare questa considerazione oltre che per aver visto queste lesioni collegandolo ad un'altra considerazione che aveva letto su un giornale... R: ... credo che si riferisca a un'ipotesi che era uscita sui giornali che li' c'era un infermeria... io ricordo che abbiamo usato almeno due ampolle di disinfettante che erano li' e non erano nostre. D: che voi avete messo in relazione a un infermeria R: no... perche' un infermeria implica dell'attrezzatura... io posso solo dire che li' ho visto due ampolle di disinfettante, della garza D: qualcuno se l'era portate per medicarsi, via! R: si.
D: senta lei e' stato sentito nel luglio del 2001. lei ha parlato con qualcuno di queste vicende? R: qualche volta e' successo di incrociarci, abbiamo parlato anche stamattina... D: forse non mi sono spiegato bene... alla fine del 2001 il suo interrogatorio e' stato segretato e che per tanto non puo' riferire a terzi sul contenuto dell'interrogatorio... R: si mi ricordo perche' c'erano dei giornalisti e una televisione e io ho avvisato il pm e ho detto che non potevo dire nulla D: io volevo solo dire se lei ha parlato con qualcuno dopo del contenuto del suo interrogatorio oppure no R: no. infatti non ho parlato con le televisioni D: le e' stato detto perche' e' stato segretato? R: no
A: (Cardona) lei ricorda di aver dato dei codici rossi quella sera? R: a memoria no A: perche' da una telefonata la 96 emergerebbe questa cosa... la facciamo sentire...
[ "Cremonesi mi ha dato anche dei rossi, traumi cranici ma sono gravi" "ma facciamo che sono gialli" ]
R: sa perche' le dico ragionando anche sulla risposta... se fosse stato un codice rosso l'avrei portato io in ospedale... se e' in pericolo di vita lo accompagno...
[...]
A: ci sono state prognosi riservate? R: dopo aver terminato l'iter diagnostico terapeutico viene dato in ospedale... A: quindi un codice giallo puo' sfociare in prognosi riservate? R: uno puo' entrare in coma cioe' codice rosso e uscire in codice bianco... A: e viceversa? R: si certo... esce per una fitta al torace e dopo mezz'ora ha un infarto.
C: (Sabattini) lei ha detto che era l'unico medico ? R: si C: e aveva almeno 43 casi? R: si... C: e la sua funzione era catalogare R: triagare e trattarli con quello che c'era... poi all'inizio c'ero io e VL, e poi e' tornato piu' tardi GG. C: quindi e' corretto che quando non intervenivate con primo bendaggio il vostro interesse era mandarlo via... R: uno che era stato steccato andava sulla barella... si cercava di mandare traumi minori ma che deambulavano a uno che necessitava la barella C: quanto tempo ha dedicato a una persona che non doveva bendare?
P: la rilevanza? C: e' per capire il grado di attendibilita' della diagnosi P: non ha fatto diagnosi, la fara' il pronto soccorso...
R: pochissimi minuti... [...]
[ esce il dr. Cremonesi ]
[ entra VL ]
R: [giuramento e generalita] A: (Cardona) lei e' intervenuto presso l'istituto scolastico la notte del 21 luglio R: si ero di guardia. A: era insieme al dr. cremonesi? R: si A: si ricorda a che ora siete arrivati? Come mai siete andati li'? R: abbiamo sentito la radio dove diceva che si stavano recando parecchie ambulanze alla scuola e allora siamo andati... l'orario mezzanotte, un quarto d'ora piu' o meno A: nel verbale diceva dopo mezzanotte, forse addirittura verso l'una R: si era tardi A: quando siete arrivati che situazione c'era? R: siamo arrivati e c'erano le ffoo. abbiamo preso tutto e siamo andati a piedi... il dr. cremonesi ha parlato con l'infermiere GG a bordo di un'ambulanza... A: siete arrivati alla scuola.... avete trovato gente? R: fuori c'era un cordone di ffoo. poi siamo entrati a piedi e siamo riusciti a entrare nella scuola. siamo andati al piano terra. A: c'era molta gente? R: ora distinguere .... mi sono concentrato sul ferito... non sono stato a guardare l'ambiente... c'erano persone alle finestre... A: e nella scuola R: c'erano persone a terra e sedute, il dr. cremonesi ha fatto un triage, ha fatto sistemare le persone in base alla gravita' in modo che avevamo un campo di lavoro abbastanza comodo per lavorare. A: quando e' entrato ha notato qualcos? R: due scatoloni pieni di telefonini, cose, e zaini aperti con panni in giro ovunque.
[...]
R: i contatti li ha sempre tenuti il dr. cremonesi... oltrettutto se ricordo bene c'erano ambulanze che possono portare una persona sdraiata e una seduta... e se non mi ricordo male abbiamo abbinato i feriti per usare meno ambulanze... ora il numero preciso e' difficile A: ha fatto medicazioni? R: parecchie stecche, infatti ho finito la roba nello zaino... A: quante stecche avete? R: 7-8 stecche lunghe un metro... A: una volta finite? R: abbiamo raccolto qualcosa che c'era nella scuola... una infermeria... A: c'erano stecche nella scuola? R: acqua ossigenata, garze... A: non stecche quindi? R: no. abbiamo usato dei cartoni... A: in tutta questa attivita' avevate indicazioni o richieste da parte della polizia? R: [...] non mi ricordo di aver visto poliziotti sulle ambulanze... il mio lavoro e' stato prettametne dentro al piano terra. A: si ricorda se le ferite erano recenti? R: io ho medicato delle ferite recenti... ho medicato ferite con sangue fresco, ho visto persone con ematomi, traumi piu' rosse... c'era un po' un misto, cose piu' fresche... ho visto anche croste con ferite piu' vecchie... sono tanti fattori... A: lei non sarebbe in grado di valutare? R: al 100 percento non sono in grado... fino a che sanguina siamo sicuri, ma per il resto... [...]
A: dov'e' la centrale del 118 ? R: al san martino.
[...]
D: (Romanelli) lei ricorda di aver rinvenuto delle bottiglie di disinfettante ? R: si, le ho anche usate. D: anche dei blister medicinali? R: si.
[...]
[ esce VL ]
[ entra dr. Roberto Paparo ]
R: [giuramento e generalita]
A: (Cardona) lei che attivita' svolge? R: sono dirigente medico dell'ospedale san martino. all'epoca ero nominato protempore per il g8 A: senta, le chiedo di riferire quale e' stata l'attivita' svolta da lei la notte tra il 21 e il 22 luglio. in particolare vorrei che facesse mente locale sul numero dei feriti e come si presentavano all'arrivo R: l'arrivo dei feriti concomitava con le normali patologie, quindi puo' immaginare che la confusione era alquanto inverosimile. ci fu un momento di panico. ovviamente coordinata la situazione si posero in atto i primi interventi. Se posso esprimere un opinione il corridoio del pronto soccorso sembrava un mattatoio. Io mi occupavo dei casi piu' gravi mentre le altre due dottoresse seguivano gli altri casi A: quidni la situazione era dovuto all'ingresso di questi ricoverati R: si A: che provenivano dalla scuola diaz R: presumibilmente... A: erano ferite o situazioni che necessitavano degli interventi? R: molte suture, alcuni interventi chirurgici... mi dedicai a un ragazzo con uno pneumotorace che era un giornalista tedesco e una ragazza tedesca con la base cranica sfondata. A: si trattava cmq di quale tipo di lesioni? R: sicuramente... nell'ambito del pronto soccorso esiste il triage, per cui sicuramente erano traumi e ferite minori. A: il quadro di una certa gravita' oltre a queste due persone lo ricorda per altri? R: non ricordo precisamente... A: perche' all'epoca disse si trattava di una 50ina di persone con 4 che presentavano un quadro di una certa gravita'. R: poche persone erano effettivamente gravi. il resto erano situazioni di minore entita'. A: cmq di lesioni traumatiche? da taglio? R: erano lesioni traumatiche e da taglio, [...] [...] A: cosa c'entra la coagulaizone del sangue con la valutazione del trauma pregresso. R: c'entra perche' la coagulaizone e' friabile all'inizio e piu' consistente successivamente. A: quindi c'e' una rimarginazione R: il tipo di coagulo ci fa presumere... A: una coagulazione non e' indicativo di una ferita pregressa. R: no assolutamente. il coagulo si forma velocemente... in mezz'ora puo' gia' essere li'. [...] A: lei ha operato con i medici? R: si A: si ricorda i nomi R: [ snocciola ] [...]
D: (Romanelli) dr. il pm le ha chiesto gli effetti della coagulazione... dato per pacifico che e' un dato soggttivo, in relazione anche a farmaci e altro... tra un effetto di coagulazione e un effetto di ferita che presenta una crosta, che differenza temporale ci puo' essere R: diciamo il deposito di sangue coagulato in condizioni ordinarie avviene nell'arco di 20-30 minuti... la fibrina e' molto rosso e al di sotto c'e' sangue non coagulato. nell'arco delle 6-10 ore successive la fibrina assume una colorazione piu' scura e difficilmente sfaldabile.
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