UN MOMENTO DI CONOSCENZA E CONDIVISIONE DELLA DIFFICILE SITUAZIONE PALESTINESE ATTRAVERSO LE VOCI DI CHI è APPENA TORNATO E DI CHI NEI TERRITORI VIVE E LOTTA
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"Una prigione a cielo aperto...impossibile...peggio...un tetto fatto di bombe...un soffitto colore della morte... 8 km di macerie per 40 km di sofferenza...il conto...l`occupazione. Il muro che delinea il tuo futuro..futuro...alcuni ricostruiscono tutto quello che viene distrutto... altri muoiono combattendo per non vivere da morti. Tu non puoi uscire...perche`...perche` chi entra e chi esce lo decido io...una piccola striscia di terra... con tanta, tanta gente...un carcere a cielo aperto. Bombe...continuamente bombe...a volte esplodono e distruggono tutto...spesso lanciano schegge... sempre...uccidono sempre. Dignita`...sopravvivere e resistere...sognare...Gaza e` nei sorrisi dei bambini."
MARTEDÌ 9 MAGGIO ore 18.00 CENTRO SOCIALE CORTO CIRCUITO
FREE PALESTINE.. RACCONTI DALLA CAROVANA SPORT SOTTO L'ASSEDIO
Sono ormai passate due settimane dal nostro ritorno dai territori occupati palestinesi, dove abbiamo preso parte al torneo calcistico non competitivo promosso dalle associazioni Jalla Onlus e Salah Onlus di Milano, nell’ambito della campagna SPORT SOTTO L'ASSEDIO.
Le immagini, le emozioni e le persone che abbiamo incontrato sono ancora impresse nei nostri occhi.
La Palestina che abbiamo conosciuto è fatta di molte "Palestine", ognuna separata dell'altra da infiniti muri, tangibili e invisibili, che infliggono innumerevoli ferite ai territori palestinesi ed a chi li abita. Nel nostro viaggio siamo stati a Gaza, una prigione a cielo aperto continuamente bombardata. Siamo stati con mille difficoltà nei campi profughi vicini a Jenin e Nablus, sotto la pesante minaccia della rappresaglia israeliana per il kamikaze di Tel Aviv. Abbiamo incontrato i ragazzi dell’Ibdaa Cultural centre di Deheishe, che tentano di resistere all’occupazione costruendo cultura, garantendo l’accesso allo sport, promuovendo incontro e socialità, offrendo ospitalità e una calorosa accoglienza agli internazionali.
Nel nostro viaggio abbiamo conosciuto e ci siamo confrontati con tanti che numerosi militanti di associazioni, partiti e società civile. A Ramallah abbiamo incontrato l'associazione "STOP THE WALL".
In questi giorni è a Roma Fatih Khdirat coordinatore per la Valle del Giordano della Campagna Palestinese Stop The Wall.
Il Muro nella Valle del Giordano non si presenta in blocchi di cemento armato ma con una serie di restrizioni che isolano completamente la Valle dal resto dei territori occupati. Ai palestinesi non residenti nella Valle l'accesso e totalmente vietato, i palestinesi residenti possono entrare ed uscire soltanto se maggiori di anni 30. L'agricoltura nell'area è seriamente minacciata visto l'esportazione dei prodotti estremamente limitata. La Valle del Giordano comprende il 30 % del territorio della Cisgiordania, contiene le maggiori risorse di acqua e produce gran parte del prodotto agricolo di tutta la Cisgiordania. Se Israele annette di fatto la Valle del Giordano, ogni soluzione di due stati è definitivamente sepolta.
Sarà con noi anche Tarik Dana, giovane palestinese che vive a Roma, che da anni è impegnato in progetti di cooperazione internazionale.
ORE 18.00 TORNANDO DALLA PALESTINA...IMMAGINI SUONI ED EMOZIONI RACCONTI ATTRAVERSO VIDEO E IMMAGINI
ORE 19.00 INCONTRO-SEMINARIO CON:
- FATHI KHDIRAT, RAPPRESENTANTE DI "STOP THE WALL" ASSOCIAZIONE PALESTINESE DI RESISTENZA E BOICOTTAGGIO AL MURO
- TARIK DANA, COOPERATORE INTERNAZIONALE
UN MOMENTO DI CONOSCENZA E CONDIVISIONE DELLA DIFFICILE SITUAZIONE PALESTINESE ATTRAVERSO LE VOCI DI CHI è APPENA TORNATO E DI CHI NEI TERRITORI VIVE E LOTTA
info: http://www.corto.circuito.info
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