Peace parade con occupazione pacifica dei ponti. Da Castel S. Angelo a Largo Argentina
APPELLO ROMANO PER IL 2 GIUGNO Siamo organizzazioni, reti, movimenti romani impegnate per la pace e i diritti.
Abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi l’appello nazionale per chiedere la sospensione della parata militare del 2 giugno.
Siamo convinti che la Festa della Repubblica fondata sul lavoro e sulla pace meriterebbe ben altra celebrazione. Il 2 giugno dovrebbe essere la festa dei cittadini e delle cittadine che ogni giorno, con il loro lavoro e il loro impegno, affermano e difendono i valori della nostra Costituzione.
Nonostante il dibattito che si è aperto nel paese e anche nel Parlamento, il Governo ha confermato che la parata si farà.
Noi contestiamo questa decisione e contesteremo la parata con modalità diffuse, creative, pacifiche.
L’appuntamento per coloro che a Roma intendono testimoniare l’Italia che ripudia la guerra e ogni forma di riarmo e di militarismo, che rispetta l’articolo 11 e chiede il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan, è a PONTE S. ANGELO ALLE ORE 10.
INFO e ADESIONI: nellagin@fastwebnet.it
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE ORE 10. SIT-IN A PONTE S.ANGELO. Imbandieramento con striscioni e bandiere arcobaleno. Presidi informativi con la campagna Controlarms e altre campagne del movimento contro la guerra Lettura di poesie contro la guerra Performance del mimo Armando Profumi Performance delle Donne in Nero "Die In" con sirena e mimesi del bombardamento Interventi al microfono. ORE 11,30. PARTENZA della PEACEPARADE (corteo) con bandierone arcobaleno sul lungotevere. Con sosta a PONTE GARIBALDI E SISTEMAZIONE DEL GRANDE BANDIERONE ARCOBALENO sulle balaustre, proseguimento per Via arenula fino a Largo Argentina ORE 12. SIT-IN A LARGO ARGENTINA CON DISCORSI CONCLUSIVI, filmati, volantinaggio.
ADESIONI
ARCI-LAZIO Bastaguerra-Roma Laboratorio di resistenza alla guerra-Roma Radio citta'aperta Casa della Pace-Testaccio AFFI-Roma (Ass. Fed.Femminista Intern.) ACTION-Roma WILPF-Roma Confederazione COBAS Casa delle Culture-Roma Donne in Nero Unponteper... FIOM-Roma Sud FIOM-Roma Nord Essere comunisti-Prc Roma Rete ROMARCOBALENO LILLIPUT-ROMA PAX-CRISTI-ROMA Mani Tese- Roma TAM TAM per Korogocho Archivio Disarmo ASSOCIAZIONE "ITALIA-IRAQ.L'IRAQ AGLI IRACHENI" Emergency-Roma CASAPACE-ROMA ASSOCIAZIONE LIBERA ReteComune-Roma Sinistra Critica-area programmatica del PRC-Roma Partito Umanista RETE Artisti contro le guerre Arteinmovimento Ass. Giuristi Democratici-Roma U.S. Citizens for Peace & Justice-Roma
Si riporta qui di seguito il Comunicato nazionale Comunicato stampa LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI. BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI Associazioni, movimenti, reti, sindacati, singole cittadine e cittadini hanno lanciato un appello per chiedere al nuovo Governo un netto segnale di discontinuità con il passato. Il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, il ripudio della guerra, l’affermazione di una cultura di pace, di giustizia e convivenza, devono diventare il cuore dell’azione del governo in politica estera. Di seguito il testo dell’appello, con le richieste avanzate al Governo e l’elenco delle prime adesioni: LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI. BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero. La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i cittadini e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa sancito è stato stracciato dai precedenti governi, che hanno trascinato il paese in guerre e occupazioni. Siamo tutti impegnati a respingere gli attacchi alla Costituzione votando NO al referendum costituzionale del 25-26 giugno, e a difendere l’articolo 11. Noi chiediamo al Presidente della Repubblica e al Governo che sta per insediarsi di sospendere la parata militare prevista per il 2 giugno. Il pianeta è attraversato da guerre, violenze, barbarie inaudite che ci impongono ogni giorno vittime e sofferenza. Enormi risorse sono sperperate in armamenti, mentre la povertà aumenta ovunque. Il diritto a vivere in pace e dignità spetta a tutti gli esseri umani. Non vogliamo l'esaltazione degli eserciti , ma la fine di qualsiasi logica militare e militarista ; la diffusione di una cultura di pace, di giustizia e di convivenza. Chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di iniziare la legislatura dando un segnale forte di inversione culturale rispetto alla militarizzazione della società e della politica: si smetta di coprire il ruolo delle forze armate impegnati in operazioni di guerra e in occupazioni con la maschera degli interventi umanitari e di peace-keeping. Il lavoro umanitario e per la pace condotto quotidianamente da migliaia e migliaia di civili impegnati in operazioni di soccorso e di prevenzione dei conflitti non ha nulla a che fare con le armi e con gli eserciti. E’ urgente che l’Italia separi le proprie responsabilità dall’occupazione illegale dell’Iraq e dalla guerra permanente e si impegni con una forte iniziativa diplomatica per ristabilire sovranità, pace e convivenza nell’area. E’ urgente che si pronunci contro qualsiasi intervento militare contro l’Iran, si impegni per un piano generale di disarmo nucleare, per la fine dell’occupazione in Palestina e una pace giusta in Medio Oriente. Chiediamo che non siano rifinanziate le missioni in Iraq e in Afghanistan, che si ritirino immediatamente i soldati italiani e ridiscutendo tutte le missioni militari italiane all’estero. La politica prenda il posto delle armi. L’Italia costruisca la pace con la pace. Per questo ci impegniamo a mobilitazioni diffuse il 2 giugno, che verranno decise città per città, e prepariamo da subito la mobilitazione sotto il Parlamento, con delegazioni nazionali, in occasione del voto sul rifinanziamento delle missioni militari che si terrà prima della fine di giugno. Arci ArciLesbica Associazione Amici Aiuto Tossicodipendenti, Perignano Associazione Bhalobasa Onlus, Perignano Associazione Culturale Punto Rosso Associazione Insieme Zajedno Associazione Obiettori Nonviolenti Associazione per la Pace Attac Italia Action-roma Bastaguerra Brescia Social Forum Campagna Nazionale Stop Bolkestein Capitanata Social Forum Casa della Pace, Roma CEPES, Palermo CIRCOLO Prc-CAPISTRELLO CGIL Puglia Confederazione Cobas Comitato Pace, Disarmo, Smilitarizzazione, Napoli Commisione Comunale Pace del Comune di Bagno a Ripoli Cooperativa Sociale il Delfino, Perignano Emergency Fermiamo la guerra, Firenze FIOM Firenze Social Forum FLC-CGIL Università di Firenze Fonti di Pace Onlus Forum Mondiale delle Alternative Forum Sociale di Modena Giovani Comuniste/i di Verona, Ancona, Villafranca, Brescia Gruppo Bastaguerra Milano I gruppi di Camera e Senato di Rifondazione Comunista ICS Italia-Cuba di Livorno Laboratorio per la Democrazia, Firenze Libera Marcia mondiale delle donne contro le violenze e la povertà Nuestramerica OPENMIND-CATANIA Piazzadimaggio, Brescia Redazione Terrelibere.org Rete Artisti Rete dei Forum e dei movimenti toscani Rete del Chiapas Ribelle, Roma Rivista Alternative Rivista Guerre&Pace RSU Ateneo fiorentino Senza confine SINCOBAS Sinistra Critica-Prc Socialismo XXI Statunitensi contro la guerra, Firenze Tavola della Pace, Pontedera U.S. Citizens for Peace & Justice, Roma Un Ponte per... area del Prc "Essere comunisti" L'Ernesto,rivista comunista ADESIONI INDIVIDUALI numerose adesioni singole tra cui: Gigi Malabarba, senatore Lidia Menapace, senatrice Luciano Muhlbauer, Consigliere Regionale Lombardia Rita Guglielmetti, direttivo nazionale CGIL Vittorio Agnoletto, europarlamentare Claudio Grassi,senatore PRC Alberto Burgio, deputato PRC Gianluigi Pegolo, deputato PRC Fosco Giannini,senatore PRC
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