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2 giugno - Peace Parade a Roma
by peaceparade Saturday, May. 27, 2006 at 6:19 PM mail:

Peace parade con occupazione pacifica dei ponti. Da Castel S. Angelo a Largo Argentina

APPELLO ROMANO PER IL 2 GIUGNO

Siamo organizzazioni, reti, movimenti romani impegnate per la pace e i diritti.

Abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi l’appello nazionale per chiedere la sospensione della parata militare del 2 giugno.

Siamo convinti che la Festa della Repubblica fondata sul lavoro e sulla pace meriterebbe ben altra celebrazione.
Il 2 giugno dovrebbe essere la festa dei cittadini e delle cittadine che ogni giorno, con il loro lavoro e il loro impegno, affermano e difendono i valori della nostra Costituzione.

Nonostante il dibattito che si è aperto nel paese e anche nel Parlamento, il Governo ha confermato che la parata si farà.

Noi contestiamo questa decisione e contesteremo la parata con modalità diffuse, creative, pacifiche.

L’appuntamento per coloro che a Roma intendono testimoniare l’Italia che ripudia la guerra e ogni forma di riarmo e di militarismo, che rispetta l’articolo 11 e chiede il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan, è a PONTE S. ANGELO ALLE ORE 10.

INFO e ADESIONI: nellagin@fastwebnet.it

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

ORE 10. SIT-IN A PONTE S.ANGELO. Imbandieramento con striscioni e bandiere arcobaleno.
Presidi informativi con la campagna Controlarms e altre campagne del movimento contro la guerra
Lettura di poesie contro la guerra
Performance del mimo Armando Profumi
Performance delle Donne in Nero
"Die In" con sirena e mimesi del bombardamento
Interventi al microfono.

ORE 11,30. PARTENZA della PEACEPARADE (corteo) con bandierone arcobaleno sul lungotevere.

Con sosta a PONTE GARIBALDI E SISTEMAZIONE DEL GRANDE BANDIERONE ARCOBALENO sulle balaustre,
proseguimento per Via arenula fino a Largo Argentina

ORE 12. SIT-IN A LARGO ARGENTINA CON DISCORSI CONCLUSIVI, filmati, volantinaggio.


ADESIONI

ARCI-LAZIO
Bastaguerra-Roma
Laboratorio di resistenza alla guerra-Roma
Radio citta'aperta
Casa della Pace-Testaccio
AFFI-Roma (Ass. Fed.Femminista Intern.)
ACTION-Roma
WILPF-Roma
Confederazione COBAS
Casa delle Culture-Roma
Donne in Nero
Unponteper...
FIOM-Roma Sud
FIOM-Roma Nord
Essere comunisti-Prc Roma
Rete ROMARCOBALENO
LILLIPUT-ROMA
PAX-CRISTI-ROMA
Mani Tese- Roma
TAM TAM per Korogocho
Archivio Disarmo
ASSOCIAZIONE "ITALIA-IRAQ.L'IRAQ AGLI IRACHENI"
Emergency-Roma
CASAPACE-ROMA
ASSOCIAZIONE LIBERA
ReteComune-Roma
Sinistra Critica-area programmatica del PRC-Roma
Partito Umanista
RETE Artisti contro le guerre
Arteinmovimento
Ass. Giuristi Democratici-Roma
U.S. Citizens for Peace & Justice-Roma



Si riporta qui di seguito il Comunicato nazionale

Comunicato stampa

LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI.
BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI



Associazioni, movimenti, reti, sindacati, singole cittadine e cittadini hanno lanciato un appello per chiedere al nuovo Governo un netto segnale di discontinuità con il passato. Il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, il ripudio della guerra, l’affermazione di una cultura di pace, di giustizia e convivenza, devono diventare il cuore dell’azione del governo in politica estera.

Di seguito il testo dell’appello, con le richieste avanzate al Governo e l’elenco delle prime adesioni:

LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI.
BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI

Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero.

La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i cittadini e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa sancito è stato stracciato dai precedenti governi, che hanno trascinato il paese in guerre e occupazioni.

Siamo tutti impegnati a respingere gli attacchi alla Costituzione votando NO al referendum costituzionale del 25-26 giugno, e a difendere l’articolo 11.

Noi chiediamo al Presidente della Repubblica e al Governo che sta per insediarsi di sospendere la parata militare prevista per il 2 giugno.

Il pianeta è attraversato da guerre, violenze, barbarie inaudite che ci impongono ogni giorno vittime e sofferenza. Enormi risorse sono sperperate in armamenti, mentre la povertà aumenta ovunque. Il diritto a vivere in pace e dignità spetta a tutti gli esseri umani.

Non vogliamo l'esaltazione degli eserciti , ma la fine di qualsiasi logica militare e militarista ; la diffusione di una cultura di pace, di giustizia e di convivenza.

Chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di iniziare la legislatura dando un segnale forte di inversione culturale rispetto alla militarizzazione della società e della politica: si smetta di coprire il ruolo delle forze armate impegnati in operazioni di guerra e in occupazioni con la maschera degli interventi umanitari e di peace-keeping.

Il lavoro umanitario e per la pace condotto quotidianamente da migliaia e migliaia di civili impegnati in operazioni di soccorso e di prevenzione dei conflitti non ha nulla a che fare con le armi e con gli eserciti.

E’ urgente che l’Italia separi le proprie responsabilità dall’occupazione illegale dell’Iraq e dalla guerra permanente e si impegni con una forte iniziativa diplomatica per ristabilire sovranità, pace e convivenza nell’area.

E’ urgente che si pronunci contro qualsiasi intervento militare contro l’Iran, si impegni per un piano generale di disarmo nucleare, per la fine dell’occupazione in Palestina e una pace giusta in Medio Oriente.

Chiediamo che non siano rifinanziate le missioni in Iraq e in Afghanistan, che si ritirino immediatamente i soldati italiani e ridiscutendo tutte le missioni militari italiane all’estero.

La politica prenda il posto delle armi. L’Italia costruisca la pace con la pace.

Per questo ci impegniamo a mobilitazioni diffuse il 2 giugno, che verranno decise città per città, e prepariamo da subito la mobilitazione sotto il Parlamento, con delegazioni nazionali, in occasione del voto sul rifinanziamento delle missioni militari che si terrà prima della fine di giugno.

Arci
ArciLesbica
Associazione Amici Aiuto Tossicodipendenti, Perignano
Associazione Bhalobasa Onlus, Perignano
Associazione Culturale Punto Rosso
Associazione Insieme Zajedno
Associazione Obiettori Nonviolenti
Associazione per la Pace
Attac Italia
Action-roma
Bastaguerra
Brescia Social Forum
Campagna Nazionale Stop Bolkestein
Capitanata Social Forum
Casa della Pace, Roma
CEPES, Palermo
CIRCOLO Prc-CAPISTRELLO
CGIL Puglia
Confederazione Cobas
Comitato Pace, Disarmo, Smilitarizzazione, Napoli
Commisione Comunale Pace del Comune di Bagno a Ripoli
Cooperativa Sociale il Delfino, Perignano
Emergency
Fermiamo la guerra, Firenze
FIOM
Firenze Social Forum
FLC-CGIL Università di Firenze
Fonti di Pace Onlus
Forum Mondiale delle Alternative
Forum Sociale di Modena
Giovani Comuniste/i di Verona, Ancona, Villafranca, Brescia
Gruppo Bastaguerra Milano
I gruppi di Camera e Senato di Rifondazione Comunista
ICS
Italia-Cuba di Livorno
Laboratorio per la Democrazia, Firenze
Libera
Marcia mondiale delle donne contro le violenze e la povertà
Nuestramerica
OPENMIND-CATANIA
Piazzadimaggio, Brescia
Redazione Terrelibere.org
Rete Artisti
Rete dei Forum e dei movimenti toscani
Rete del Chiapas Ribelle, Roma
Rivista Alternative
Rivista Guerre&Pace
RSU Ateneo fiorentino
Senza confine
SINCOBAS
Sinistra Critica-Prc
Socialismo XXI
Statunitensi contro la guerra, Firenze
Tavola della Pace, Pontedera
U.S. Citizens for Peace & Justice, Roma
Un Ponte per...
area del Prc "Essere comunisti"
L'Ernesto,rivista comunista

ADESIONI INDIVIDUALI
numerose adesioni singole tra cui:
Gigi Malabarba, senatore
Lidia Menapace, senatrice
Luciano Muhlbauer, Consigliere Regionale Lombardia
Rita Guglielmetti, direttivo nazionale CGIL
Vittorio Agnoletto, europarlamentare
Claudio Grassi,senatore PRC
Alberto Burgio, deputato PRC
Gianluigi Pegolo, deputato PRC
Fosco Giannini,senatore PRC

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ma
by è l'unica inizativa Saturday, May. 27, 2006 at 9:26 PM mail:

o ce ne sono altre?xke nn ho visto adesioni dei vari cs romani

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