udienza relativamente veloce con tre testi: un operatore di telenova che precedentemetn aveva riferito delle parole di sgalla che tornato in aula se c'era dormiva, se non dormiva sognava, se non sognava, pensava di essere da un'altra parte; poi un redattore di radio gap che chiarisce ulteriormente le vicende alla pascoli, e un radio cronista di stoccarda che registra l'audio del blitz al terzo piano della pascoli.
XLIX UDIENZA DIAZ / PASCOLI - SINTESI IN RITARDO :)
L'udienza va via liscia, nonostante l'incessante borbottio CorinDiBugnesco che risulterebbe fastidioso anche a una pentola di fagioli in cerca di partner. Sono tanto impegnati a chiaccherare a mezza voce e sfottere che non si accorgono dell'effetto che fa l'audio dell'irruzione alla Pascoli. Pieni di certezze come sono sicuramente hanno deciso che il processo per un motivo o per un altro e' gia' finito. Beati loro, che vivono di certezze. Noi ci contentiamo di piccole verita' storiche.
Come quelle di MC un redattore di radio GAP che racconta l'irruzione nella scuola , rispondendo fendente per fendente a Di Bugno che mena il torrone sulla storia dei black block alla pascoli; o come quella di MT, che mentre entra la polizia piazza il microfono e registra tutti gli insulti, il silenzio irreale di un piano con decine di persone dove non si sente volare una mosca. E non era quiete, ma piu' verosimilmente terrore.
a la prochaine
TRASCRIZIONE SOMMARIA - XLIX UDIENZA PROCESSO DIAZ
[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]
P: [fa l'appello]
[ entra MT ]
R: [fa il giuramento e da le proprie generalita']
A: (Zucca) buon giorno, lei e' venuto a genova nei giorni in cui si e' svolto il vertice g8 nel 2001? R: si A: puo' dire per quale ragione? R: sono venuto a genova per fare corrispondenze radio per una radio tedesca che seguiva le attivita' dei movimenti, delle manifestazioni. A: come si chiamava la radio? R: Radio Libera di Stuttgart. E' una radio di Stoccarda che si sente intorno a Stoccarda per 30 km circa. A: e' giornalista? R: no A: la sua occupazione qual e' ? all'epoca e ora? R: ero e sono studente. A: nella sua permanenza a genova ha fatto riferimento al complesso scolastico Diaz? R: si A: aveva avuto modo di recarsi presso quegli edifici? per fare cosa? R: io frequentavo regolarmente queste scuole... cosa devo descrivere esattamente? A: volevo solo sapere se durante le sue attivita' ha avuto modo di andare nelle scuole diaz e per quali motivi. R: io sono arrivato a genova abbastanza presto, e ho saputo che i media indipendenti si trovavano in questa scuola e che era presente in quel luogo l'infrastruttura per venire in contatto con la mia radio a stoccarda. sono arrivato la' e cominciavo li' il lavoro di intervista e reportage dalle varie manifestazioni. non so se e' proprio importante, ma era una specie di identificazione per tutti gli attivisti dei media indipendenti, e mi hanno dato un pass per entrare. regolarmente in tutti i giorni sono andatol centro media. A: quindi aveva accesso attraverso questo pass? R: si A: per specificare, lui ha fatto riferimento a un edificio che e' quello che noi chiamiamo scuola pascoli. puo' confermare questa circostanza? [...] A: puo' descriverci le attivita' all'interno della scuola? R: nel primo piano c'erano gli uffici del genoa social forum e il suo ufficio stampa. al secondo piano io non sono praticamente mai andato, se non mi sbaglio c'erano attivisti indipendenti del video. al terzo piano e' il piano a cui sono stato di piu', e c'erano diverse attivita'... da una parte radio gap, con uno stream internet della radio, e c'era un dispatch, una postazione per verificare le voci e le notizie. Poi c'era una stanza con infrastrutture per il video. [...] A: nella giornata del 21 e' stato in quale stanza? R: nella stanza radio.... A: dalle 19 in poi? R: non potrei dirlo con certezza. e' difficile... non mi ricordo se alle 19 ero li'... A: ho dato una fascia oraria... R: dalla prima serata fino a tarda notte ero nella scuola... A: cosa intende per prima serata.... R: non saprei... verosimilmente dalle 20 ero nei pressi della scuola... non ero sempre nella stanza, ero anche nella strada, ma al massimo a un centinaio di metri dalla scuola, per fare delle interviste... A: verso le 21.00-21.30 ha avuto modo di notare qualcosa di insolito, qualcosa che ha creato tensione? R: c'era una certa tensione soprattutto dentro di me, perche' si diceva che c'era piu' polizia nei dintorni della scuola... A: lei ha potuto vederli? R: non in uniforme... A: ha notato il passaggio di una pattuglia di polizia da quelle parti? R: no. A: andando oltre nella serata e andando piu' in la', verso la mezzanotte dove si trovava? R: poco prima di mezzanotte mi sono trattenuto sulla strada e anche nel cortile della scuola diaz, questa scuola, per fare delle interviste... A: la scuola diaz , nel senso la diaz pertini? R: intendo la scuola che stava di fronte al media center. A: molto bene. R: ero sulla strada... ho fatto queste interviste, fino a che non e' scoppiato un "tumulto", e mi sono accorto, ho capito che stava arrivando molta polizia, volevo recarmi per primo nella scuola di fronte al media center, pero' quando c'era troppa gente davanti alla scuola sono rientrato nel media center e sono andato al terzo piano, guardando fuori dalla finestra [...] R: dalla strada potevo notare che arrivavano macchine della polizia dall'alto e quindi mi sono recato nella scuola... A: nella pascoli? R: si A: da dove e' entrato nella pascoli? R: era sempre aperta la scuola nel seminterrato, guardando la scuola sulla sx. A: quando ha fatto ingresso era con altre persone? R: non mi ricordo. A: ha avuto modo di percepire qualcosa che accadesse quando lei e' entrato, dietro di lei? R: ho visto nella coda dell'occhio che molta polizia si ammassava in strada... A: qualcuno era dietro di lei quando entra nella scuoal? R: c'erano diverse persone, ma nessuno che io abbia riconosciuto esplicitamente A: ha chiuso la porta quando e' entrato? R: no A: ha avuto percezione che qualcun altro la chiudesse? R: non lo so piu'... A: perche' all'epoca aveva dichiarato che le pareva di aver sentito che la porta della scuola venisse chiusa... R: si si puo' darsi, ma sono passati molti anni.. A: e' solo per sapere se e' tra i primi o tra gli ultimi a entrare? R: tra gli ultimi A: quando faceva interviste aveva della strumentazione con se? R: un microfono, cuffie, e un registratore minidisc. A: cosa ha fatto ? R: sono salito al terzo piano... Poi sono andato nel corridoio e ho cercato le persone con le quali ho lavorato in quei giorni... Dopodiche' mi sono assicurato che anche loro erano li', sono andato alla finestra e ho osservato cosa succedeva in strada. [...] R: ho visto che sempre piu' persone si radunava nella strada e che entravano nel cortile della scuola antistante... allora ho fatto notare questo a uno dei miei collaboratori e abbiamo approntato la videocamera e abbiamo ripreso la scena, come la polizia e' entrata nella scuola antistante... e quando la polizia nella scuola antistante si trovava al primo piano, ho visto che la polizia cercava di entrare anche nella nostra scuola. A: lei o chi era con lei avete filmato queste scene? R: si qualcuno che era con me A: lei non stava filmando. R: no. una persona che era con me. A: continui... R: quando ho visto che la polizia e' entrata nella nostra scuola, sono andata nell'ultima stanza del terzo piano, per prendere un piccolo microfono che non dava nell'occhio che avevo con me. ho collgato questo microfono al minidisc e ho messo il minidisc sul davanzale della finestra del corridoio. Diverse volte mi sono recato alla finestra per vedere cosa succedeva e di nuovo sono andato nel corridoio per vedere se la polizia era gia' arrivata o meno al nostro piano. Ho dimenticato di dire che naturalemtne ho anche iniziato la registrazione del minidisc quando l'ho piazzato sul davanzale. A: quindi piu' o meno quando attacca la registrazione, e' in grado di ricordare cosa succede sia dentor l'edificio che nell'edificio di fronte ? R: quando ho acceso la registrazione mi era chiaro che la polizia era gia' entrata nella nostra scuola, anche se non sapevo su quale piano si trovasse. Sul nostro piano c'era caos, molta gente ha cercato di telefonare per informare altre organizzazioni e altre persone, altri giornalisti e mediattivisti che la nostra scuola veniva occupata dalla polizia. Molte persone hanno cercato di mettere questi apparecchi di registrazione video in modo da cominciare le riprese, altre persone hanno cercato di chiamare degli avvocati, e c'erano persone che [...] [...] perche' abbiamo sentito che il comportamento della polizia nel piano sotto di noi doveva essere aggressivo, perche' sentivamo cose che cadevano, rumore di oggetti caduti, urla di persone, sentivamo come oggetti che si rompevano, vetri che si rompevano, e forse anche un monitor o qualcosa, e molte persone in panico piu' o meno ha cominciato a spostare armadi davanti alla porta di vetro che era l'ingresso al nostro piano... Poi non so... era un andirivieni... non riesco a ordinare con precisione quando ero alla finestra o quando ero al corridoio... a un certo punto e' arrivata la polizia e batteva contro la porta a vetri e contro l'armadio che c'era davanti. Sono entrati nel corridoio e si sono distribuiti relativamente velocemente su tutto il corridoio, cercando di trattenere la gente che era sul corridoio, che vuol dire che ci hanno detto di stare li' e di non muoversi. Io come primo ero ancora nella stanza in fondo, dove si faceva video editing, finche' anche in questa stanza sono arrivati i poliziotti e ci hanno costretto ad andare nel corridoio, e a un certo punto eravamo tutti nel corridoio, e soprattutto uno o due poliziotti ci hanno urlato che dovevamo coricarci a terra e contro il muro e di tenere la bocca chiusa. Allora era abbastanza calmo tutto, soprattutto si e' sentito telefoni che squillavano, e anche si sentiva negli altri piani delle cose che venivano fracassati, tumulti dalla strada, urla di persone. A: i poliziotti nel corridoio di quel piano, cosa facevano? a cosa erano interessati? R: hanno cominciato a perquisire le stanze, sono entrati dentro, hanno aperto le porte, si poteva vedere nelle diverse stanze a seconda di dove erano seduti, hanno perquisito delle carte che erano sui tavoli. Mi ricordo di come i poliziotti sono entrati nelle stanze di radio gap e hanno terminato una trasmissione live che era in corso su quello che succedeva... A: e' stato in grado se i poliziotti prendessero qualcosa o lo sequestrassero? R: si. A: puo' essere piu' preciso? R: si, hanno portato fuori dei cartoni, non so cosa ci fosse dentro... io non so esattamente cosa hanno portato via [...] [...] A: queste scatole, questi cartoni venivano riempiti con qualcosa? R: non lo so questo. A: nelle sue dichiarazioni disse "ho visto che portavano via con se' degli oggetti ma non so che cosa di preciso. durante la perquisizione hanno portato delle scatole, riempite di oggetti e poi portate via". R: si e' passato tanto tempo, non mi posso ricordare... A: c'e' stato qualche scambio verbale tra i poliziotti e le persone che si trovavano nell'edificio ? R: con me direttamente no, ma appena qualcuno diceva qualcosa, i poliziotti dicevano loro di stare zitti. Mi ricordo un mediattivista in italiano ha detto "noi siamo giornalisti, perche' dobbiamo stare a terra?" e uno dei poliziotti lo ha minacciato con un tonfa e voleva dire di tenere la bocca chiusa e se altri voglio parlare e' meglio che non lo facciano... A: si ricorda questa espressione? R: non posso dirlo in italiano ma io capisco molto italiano ma non posso parlarlo. A: all'epoca dichiaro' "devi stare zitto, cazzo, c'e' qualcun altro che vuole parlare?". R: si. esattamente. A: ha riferito di questa persona, questo mediattivista... lo conosce? lo conosceva? R: non conoscevo il nome, ma l'ho visto spesso nel centro media in quei giorni spesso. A: all'epoca disse che si chiamava AH. R: non l'ho conosciuto personalmente, pero' ho saputo il nome da altre persone. [...] A: che e' successo dopo che il ps ha puntato il manganello? e' successo qualcosa a questo ragazzo ? R: non lo so, pero' so solo che fu portato via dal corridoio. A: solo lui? R: si A: cosa e' successo dopo? R: sono rimasto al suolo a lungo, e a un certo punto ci e' stato permesso di sederci con la schiena al muro. era molto tranquillo, ma si potevano sentire grida dall'edificio antistante, e questa condizione si e' protratta per circa dieci minuti, finche' dopo un certo momento alla porta dell'ingresso e' sorta una discussione veemente tra i poliziotti e un'altra persona. io non so chi fosse la persona, ma non so neanche piu' se era una donna o un uomo. So solo che dopo questa discussione la polizia si e' ritratta dal terzo piano e noi, come molta altra gente, siamo andati alla finestra per vedere cosa succede sulla strad e nella scuola di fronte. A: e cosa succedeva? R: nel frattempo la polizia era entrata nella scuola di fronte, si vedeva su tutti i piani, perche' erano accese tutte le luci... dopo breve tempo... non mi ricordo se le ambulanze erano gia' presenti o sono arrivate subito dopo. so solo che c'erano ambulanze davanti alla porta, e che prima che i feriti vi furono trasportati... so che mano a mano si radunavano persone in vestiti civili in strada, ai quali fu impedito l'accesso alla scuola da un cordone di polizia. c'era rumore, era molto forte, e c'era un elicottero sopra la scuola... A: ritorniamo un secondo agli avvenimenti all'interno del media center. quando la polizia si e' allontanata, ha visto cosa e' successo negli altri piani? R: si. sono stato nelle varie stanze . c'era confusione in tutte le stanze. ci siamo accorti che la nostra cassetta era sparita dalla camera video, era molto difficile di avere un posto alla finestra. le persone cercavano di ripristinare le infrastrutture, i cavi, le connessioni per esempio. La gente ha cercato di comunicare, di mandare diversi testi... A: ha potuto rendersi conto entrando nelle stanze di che cosa era successo? R: quello che ha fatto la polizia? A: io le ho chiesto se dopo che la polizia e' andata via, ha avuto modo di vedere cosa era successo R: io non ho visto niente direttamente che abbiano distrutto, ma c'erano molte robe buttate in giro, carte per terra, cavi di vari apparati rimossi, computer rovesciati in parte. ma non ho visto vetri rotti. A: e' andato in qualche altro piano oltre al terzo? R: no... no un attimo, sono andato sul tetto... A: all'epoca aveva dichiarato "sono rimasto alcuni minuti al terzo piano e poi sono sceso ad un piano inferiore, non ricordo quale, qui ho visto dei monitor spaccati, tutti gli oggetti sotto sopra, in maniera senz'altro piu' rovinosa rispetto a quello che avevo visto al terzo piano". R: si . adesso ricordo. A: ha fatto riferimento poco fa che quando e' rientrato nella stanza hanno constatato che la cassetta video non c'era piu'. R: si A: non ho capito se era sua o di chi era. R: io non ho visto prendere la cassetta. so che la cassetta prima della perquisizione era li', perche' ero li' quando SS ha fatto la ripresa. Pero' ero presente quando deponeva di nuovo la camera nella borsa e la cassetta non c'era. A: ad una persona che si chiama SS e' successo che pur avendo filmato poco prima qualcosa, ritornato nella stanza ha scoperto che la cassetta non c'era piu'. R: si A: che cosa aveva filmato se lo sa? R: non posso consocere il contenuto completo della cassetta, ma so che nella cassetta c'erano delle riprese dell'inizio del raid della polizia nella scuola di fronte. A: ricorda in particolare alcune scene? le ha riferito di qualche particolare? R: ero di fianco a SS quando ha filmato dalla filmato dalla finestra della nostra scuola la scuola di fronte a noi. E mi ha detto che la cassetta aveva altre scene delle manifestazioni. [...] A: mi avvenuto nel rileggere una brevissima frase. "ricordo SS mi ha detto di aver ripreso l'ingresso della polizia e alcuni pestaggi da parte della polizia". Volevo sapere se conferma e se i pestaggi sono avvenuti nel contesto dell'irruzione. R: i pestaggi sono contestuali all'operazione nella scuola. A: devo andare nel particolare. ricorda l'abbigliamento indossato dai poliziotti nella pascoli? R: la maggior parte era in abbigliamento civile ma riconoscibili come poliziotti per i caschi, maschere, pero' non tutti... A: maschere... ? R: non me lo ricordo... [ la traduttrice dice "fazzoletto" ] A: allora cerchiamo di capire dal teste se parla di una copertura del volto R: se mi ricordo bene un fazzoletto tirato da sotto fino sopra il naso. [...] R: erano muniti di manganello. direttametne altro non mi viene in mente... si alcuni avevano giubbotti di protezione A: aveva dichiarato all'epoca "erano in borghese, casco, manganello, corpetto e una pettorina con scritta polizia in giallo". R: si A: la pettorina era dietro e davanti e ai fianchi trattenuta da nastri R: si A: mi rendo conto che e' passato un po' di tempo, ma e' in grado di ricordare qualche poliziotto nelle sue fattezze e in particolare quello che ha puntato il manganello contro AH? R: so che il poliziotto che ha minacciato AH era grosso, non aveva un aspetto proprio piacevole, ma ninete di particolare. A: le mostro una piantina del terzo piano. volevo chiederle se riconosce la stanza dove si e' recato per affacciarsi alla finestra. [...] A: che fine ha fatto la sua registrazione? R: c'era ancora e dopo che la polizia ha lasciato il piano, circa un'ora o un'ora e mezza dopo, prima ho dopo a una persona di radio gap che ha mandato il nastro in internet. Dopodiche' me lo sono portato in germania. Era un minidisc. Poi circa sei mesi dopo ho parlato di questa registrazione quando era qui a genova... cioe' avevo questa registrazione con me e l'ho data all'avvocato che mi rappresentava... cioe', l'ho fatto sentire, e ho dato una copia all'avvocato e al pm. A: vorrei mostrarle una lettera, per chiedere se riconosce la sua sottoscrizione, una busta postale, una cassetta con una scritta, e vorrei che le riconoscesse come proprie. R: si. anche la grafia. A: chiediamo al tribunale di poter produrre come documento. Abbiamo riversato questa cassetta su cd e chiedo al tribunale se possiamo far senitre la registrazione al testimone, chiedendo se ci illustra gli avvenimenti che lui ha registrato con il sonoro, ricollegandoli al racconto che ha fatto. P: prego. A: mi rendo conto che potrebbe essere un'operazione un po' lunga. Pero' l'alternativa e' che ognuno lavori di fantasia su quanto sente. Interessa che lui descriva che cosa sta succendendo brevemente. [ si fa andare la registrazione ] [ "guardali, guardali.... STIAMO FILMANDO TUTTO!" ] R: queste sono persone alla finestra che osservano la scena nella scuola di fronte [ " gli avvocati stanno arrivando, stiamo filmando tutto... tutto stiamo filmando... [...]" ] R: il rumore che si sente e' il mio zaino... perche' ho messo il minidisc nello zaino.... [ "telecamere, ci voglio telecamere..." ] R: questo sono io... il soprannome di SS e K. e lo chiamo R: qui e' dove lo incontro. dove ho cercato di trovar la gente R: questa era una tipa del media center che cercava di calmare le persone che erano nel panico... credo che era anche quella che cercava di convincere la gente di rimanere li' e di non uscire. [ "don't panic... " "tutti a terra!" ] R: questi sono i poliziotti che sono entrati dicendo di metterci tutti a terra [ rumori "contro il muro" ] R: i rumori sono quelli dello spostamento delle cose davanti alla porta... [ "contro il muro!" "a terra!" "stai giu'" "sit down" ] R: poi i poliziotti hanno preso la gente dalle stanze, li portano sul corridoio, dicono di mettersi per terra. la voce della donna che sentiamo e' una donna che parla italiano dicendoci di mettersi a terra. [ "contro il muro... contro il muro! non li'... contro il muro!" "dammi quel cellulare!" ] R: naturalmente ho dimenticato di dire che avevano con loro apparecchi di trasmissione A: radio? R: si R: questo e' il rumore dell'elicottero R: adesso quello che si sente non e' nel nostro piano ma e' quello che si sente da sotto attraverso la finestra. nel corridoio c'era silenzio [ "siamo giornalisti..." ] R: questo e' il momento in cui AH dice "siamo giornalisti"... se si va indietro due secondi si sente bene. [ "hai rotto il cazzo devi stare zitto, hai capito bene? ok?" ] R: dopo AH chiede in tedesco perche' devono stare per terra, e il poliziotto gli risponde di stare zitto [ "qualcuno ha da dire qualche altra cosa? bene! me lo auguro!" ] R: questa e' il rumore della perquisizione nelle stanze [ "spegni il cellulare" "a chi sta a sona' il cellulare? spegnete!" [...] Mascia: "pronto?" ] R: questa penso sia la persona che e' arrivata da fuori e che ha cominciato a discutere con la polizia [ "noi stiamo facendo un'operazioen di polizia, lei non rompa il cazzo" elicottero ] A: possiamo chiedere al teste se ha spento lei o se e' finito il nastor, come si interrompe la registrazione? R: io non ho interrotto la registrazione. quando ha smesso questo nastro eravamo ancora tutti per terra. ci sono due possibilita': una che la batteria si sia scaricata, o che il minidisc fosse pieno. non e' stato interrotto da nessuno. A: ultima domanda. complessivamente dopo questa perquisizione ha trovato tutte le cose che aveva prima dell'ingresso della polizia? R: io ho ritrovato tutto personalmente.
[...]
C: (Taddei) lei quando si trova alla finestra del media center, poteva vedere le persone nella scuola di fronte? R: riconoscere o vedere? C: intendo dire quello che ha visto... R: io ho visto almeno un poliziotto che picchiava con il manganello ma non ho visto cosa, perche' era sotto il davanzale della finestra... C: ultima precisazione. ha visto le altre persone che movimenti facevano? correvano? scappavano? cosa facevano... R: le persone che erano nella scuola si muovevano confusamente... disordinatamente... C: glielo chiedo solo perche' nelle sue precedenti dichiarazioni c'e' scritto "scappavano"... R: correvano disordinatamente... non saprei dire se scappavano. C: la ringrazio....
D: (Romanelli) torniamo all'episodio di AH. ha detot che era corpulento... R: si D: era vestito come gli altri con casco, pettorina, fazzoletto? R: non aveva il fazzoletto, non erano tutti mascherati... non sono sicuro se avevano una pettorina... D: ma non era in divisa? R: non era in divisa. D: ha detto che ha puntato il manganello contro AH e gli ha detto "stai zitto!" R:s i D: e ha detto che era un tonfa? R: ho detto "credo" che fosse un manganello tonfa. D: crede in base a cosa? conosce i tipi di manganelli? R: si io conosco perche' i manganelli normali sono diritti mentre i tonfa hanno una barrra in piu' trasversale... D: quindi era un tonfa R: non lo so con precisione... D: qualcuno le ha detto che quella sua rappresentazione che ha gfatto poteva essere un manganello tonfa? R: no D: ho terminato... volevo solo dire che non dice il vero P: ce lo dira' al dibattimento se vuole...
P: il teste puo' andare.
A: potremmo chiedere la trascrizione della cassetta? P: le poche frasi che ci sono si sentono e mi paiono molto chiare... non credo sia necessario avere una visione grafica... C: (Taddei) in subordine, potrei io con un consulente tecnico di parte nominato fare una trascrizione e chiederne la produzione.
[ entra MC ]
[...] R: ero un corrispondente del circuito radiofonico Radio GAP A: (Cardona) che raccoglieva piu' radio? R: si A: lei faceva riferimento a che radio? R: Radio Onda Rossa di Roma A: lei era presente da che ore? R: saro' arrivato dalle 20 circa... A: ha assistito a episodi ch ehanno riguardato il passaggio di pattuglie di polizia davanti alla pascoli? R: si A: vorrei che riferisse cosa ha visto R: saranno state le 21.00 o le 22.00. eravamo tornati da un po'. io personalmente ero sul cancello d'ingresso, uno dei due ingressi ch edavano sulla strada... quello che da su una discesa che da al seminterrato. A un certo punto e' passato un piccolo convoglio, due macchine, o una macchina e una jeep, che sono passate a velocita' sostenuta in mezzo alla gente... A: che caratteristiche avevano... R: io ricordo un piccolo convoglio... mi pare fossero due... A: erano mezzi della polizia? R: si A: avevano insegne di instituto? R: erano riconoscibilissime. A: non era sicuro del numero... R: erano due mi pare A: e' sicuro di non aver visto altre macchine senza colori di istituto... R: passate insieme? non me lo ricordo con esattezza.. A: nel verbale riassuntivo del 27 feb 2003 lei ha dichiarato "vi e' stato un passaggio di almeno due vetture con i colori di istituto, mi pare che prima di queste fossero passate due vetture civili, non sono sicuro della successione temporale..." R: si si... piu' o meno... A: pero' ha una percezione di altre vetture pero'... R: si a un certo punto c'e' stato un passaggio veloce di automobili... ora non ricordo se siano passate prima o dopo... c'e' stato un momento di confusione dato dal passaggio di queste due macchine e sicuramente anche altre due, ma non ricordo se prima o due... c'e' stato questo momento strano in cui le persone se ne stavano andando, con un passaggio veloce in una strada piccola... A: sulla quale c'erano persone... R: si... c'era molta gente, perche' stavano andando via... c'era stato un autobus di linea che si era fermato... la gente si organizzava per andarsene... A: andiamo per gradi. si ricorda le caratteristiche delle macchine? normali berline... R: io ricordo che erano due vetture.. non ricordo se erano due macchine o una macchina e un mezzo piu' grande... erano chiaramente due mezzi della polizia... A: perche' sempre all'epoca su questo punto e' piu' preciso. "non era neanche una volante di quelle station wagon, erano quelle tipo jeeponi, almeno una pero', li' per li', e' stata una cosa immediata"... R: si A: passano a velocita' sostenuta... che cosa succede? R: le persone sono costrette a spostarsi dalla strada per non essere investite... A: e quindi R: il passaggio viene commentato calorosamente... A: cioe' ?= R: vengono insultati... pesantemnte.. A: in che senso... R: erano dei sani "vaffanculo"... A: ma erano urla R: cioe' il mio ricordo e' che era una situazione normale... A: ricorda se sono stati lanciati degli oggetti? R: io non li ricordo... perche' secondo me non e' avvenuto... nel senso che io non l'ho visto... A: lei ricorda di aver visto persone che si ponevano all'inseguimento delle macchine? R: no. io non ho visto scene di reazione palese oltre l'insulto... il movimento normale che si puo' avere su una strada stretta con persone che si devono levare e poi tornare sulla strada... c'era un'attenzione particolare da parte nostra a non rispondere alle provocazioni... A: ha detto che c'erano difficolta' di passaggio sulla strada... ricorda altre ragioni oltre al numero di persone... R: eravamo alla smobilitazione di una settimana di uso di quello spazio... c'erano le macchine lungo la strada, c'0erano ancora regie mobile, furgone rai e mediaset a un certo punto, era una strada usata sia da noi sia da chi andava via... A: dopo il passaggio di queste vetture c'e' stato qualche commento? ha visto un mutamento dello stato d'animo? D: (Di Bugno) opposizione P: si chiede quello che ha notato. R: eravamo in una situazione di estrema tensione e vulneralibilita', era l'ennesimo gesto di tracotanza e quindi... A: e lei cosa ha fatto? R: io sono rimasto li', c'era la radio, ho mangiato... era prevista la partenza per il giorno dopo.... A: veniamo al momento dell'arrivo della polizia... R: io ero al piano dove c'era la redazione di indymedia e stavamo mangiando... li ho visti dalle finestre, le persone urlavano "arriva la polizia"... mi sono affacciato e ho visto questo fiume di caschi blu che scendevano da su... A: da dove? R: dalla sinistra. A: cos'altro ha visto o sentito? R: io li ho visti arrivare e sono sceso giu' al piano terra A: li' cosa e' successo? R: sono corso giu', io e altri... c'erano gli internazionali... cioe' c'era uno dei gruppi di ragazzi che non sapeva dove andare a dormire... A: e' sceso in palestra? R: no verso le porte. c'era una porta che dava sul livello della strada, e due sotto il livello della strada... una era quella di cui parlavo prima, e una era piccola dal retro... io mi sono diretto verso la porta al di sotto della strada... tempo cinque minuti e poco tempo dopo vedevamo dalla porta a vetri di sotto... la celere e' entrata dalla porta a livello della strada... quindi sonos cesi da destra rispetto a dove ero... [...] R: da dove ero io dovevo salire, loro dovevano scendere. e' un portone a livello della strada... A: almomento dell'ingresso cosa ha notato? innanzitutto le uniformi... R: era celere... antisommossa, casco, manganello... appena sono entrati un ragazzo si e' nascosto dietro un banco che e' stato la sua salvezza, perche' il celerino si e' sfogato sul banco... io ero l'unico italiano che si e' infilato nella sala stampa ed ero li' in un angolo... A: era solo o c'erano altre persone? R: c'erano altre persone, tutte straniere... ci e' stato detto di metterci a terra, in ginocchio a mani alzate... A: le mostro una foto per localizzare il salone... R: si, vista conla porta del salone a sinistra... [...] A: lei e' stato fatot inginocchiare? R: si A: anche gli altri? R: si A: vi hanno detto qualcosa? R: di stare fermi calmi, che non succedeva niente di rimanere immobili li. A: quanto siete rimasti? R: un bel po'... a mio ricordo... mezz'ora quaranta minuti... in questo periodo... ci sono stati momenti diversi... prima ci facevano stare immobili e non parlavano,... una situazione di tensione... A: ma erano presenti sempre poliziotti? R: si... c'era solo un ingresso... e loro erano li'... io avevo una visione completa della porta ma non dell'ingresso A: e dovevate stare in ginocchio R: si... fino a che a un certo punto ci hanno fatto abbassare le mani... e' cominciato uno strano dialogo tra loro e noi... ci hanno detto che c'erano .. prima hanno fatto una scena strana... hanno chiuso le finestre dicendo che c'era fumo dei lacrimogeni... uno di loro a un certo punto si e' rilassato, si e' tolto anche il fazzoletto... era piu' dialettico... ha chiuso le finestre, dicendo che entrava il fumo dei lacrimogeni, per cui per noi lo faceva... in realta' fumo di lacrimogeni io non l'ho proprio visto, infatti questa cosa mi ha preoccupato ancora di piu'... noi non vedevamo niente perche' eravamo nel paino seminterrato... le finestre danno visione dal basso verso l'alto e la scuola era circondato dalla celere dei carabinieri... scudo, casco, addosso alla ringhiera... cioe' noi quel poco di visuale che avevamo era coperta da questa parata... A: ha parlato di fasi diverse con cui gradualmente la tensioen si e' attenuata... R: vabbe'. prima fase mani alzate. poi mani abbassate. poi questa cosa delle finester. poi ci hanno detto che dovevamo uscire perche' senno' tra un po' non si respirava piu'... A: e quanto tempo era passatto R: tempi apprezzabili, 15 minuti... ci hanno cominciato a dire che potevamo uscire... e non ci siamo fidati... a quel punto preferivamo rimanere anche perche' da fuori si sentivano rumori... diciamo inquietanti... A: ha percepito persone che chiedevano spiegazioni... R: io a un certo punto... noi eravamo in una posizione strana non vedevamo quasi niente.... la prima persona di cui io ho memoria e' l'arrivo di vittorio agnoletto... io ricordo la sua voce che localizzavo all'ingresso della porta a vetri... considerando che c'erano due entrate, un via vai di gente, di agenti... non eravamo controllati dagli agenti in tuta, c'era gente in borghese, con pettorine, alcune cose non le vedevo... A: adesso ha fatto riferimento a una uniforme diverse... R: si certo... ma dopo l'ingresso degli agenti di cui abbiamo parlato sono entrati personale in borghese con le pettorine... apparivano e scomparivano... dopo quando mi sono potuto muovere li ho visti circolare.... [...] R: agnoletto entro' e disse "sono il rappresentante del GSF".... A: e cosa successe R: da li' a breve ci hanno fatto alzare e potevamo rimanere nella stanza... per un po' siamo rimasti li'... io addirittura ho potuto telefonare... poi alla fine c'e' stata una sorta di movimento osmotico per cui abbiamo cominciato a muoverci... A: libero? R: si ma dentro la scuola... A: coincideva con l'arrivo di agnoletto? R: dopo. A: ma prima ha detto che potevate uscire... R: si ma prima... cioe' ci hannod etto che dovevamo uscire per i lacrimogeni... era una situazione surreale... era un invito non era una concessione... poi ci arrivava dall'agente che era li'... ci dicevano... "perche' non uscite... piano piano, che non si respira piu'...." A: questo priuma dell'arrivo... R: si A: ma un po' di tempo dopo ... R: si certo... tre momenti. prima a terra. poi ci hanno fatot abbassare le mani e ci dicevano che c'erano lacrimogeni... noi eravamo in ginocchio a terra... cioe' era una situazione di controllo... solo dopo un po' potevamo muoverci... Cioe' anche quando ci dicevano di uscire era percepita come una sittuazione di fermo... [...] R: io avevo l'urgenza di verificare cosa era successo A: ed e' andato? R: si. A: e cosa ha visto? R: ho incontrato delle persone, ho verificato se avevano danneggiato le nostre attrezzature e non c'erano stati danni... al secondo piano A: lei conosce EF? R: si A: l'ha incontrato... R: si... era agitato perche' era stato aggredito... era al piano della radio... i piani avevano tutti delle porte a vetri, con due ali... e EF era di fronte alla porta con la pettorina da giornalista... era l'unico accreditato veramente stampa e quindi era l'unico con la pettorina... lo usavamo come passpartout... A: ho terminato l'esame...
C: (taddei) lei ha detto che si sono relazionati con lei hanno spiegato le ragioni dell'operazione? R: no assolutamente
D: (DI Bugno) lei il giorno 20 luglio si trovava nell'edificio ? R: dipende a che ora? D: dove si trovava all'ora di pranzo? R: ero ancora in giro per genova D: a che ore e' tornato ? R: due volte... una nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30-16.00... l'ora tra le 15 e le 16... mi ricordo bene perche' poi abbiamo preso una macchina e ci siamo spostati sul corteo del carlini... D: lei sta alla scuola quanto? R: mezz'ora... D: lei e' mica a conoscenza della visita fatta dai bb presso il complesso diaz? R: una visita? D: passaggio... R: a un certo punto nella mattinata, nel panico totale di tutti che dicevano tutto girava questa voce, che i bb avevano assaltato il media center... D: lei dove si trovava? R: ero al corteo della piazza dei cobas... D: non era alla scuola... R: no assolutamente D: e questa voce A: non so se le voci correnti del pubblico valgono solo per il pm? P: no valgono per tutti. non e' ammessa la domanda...
D: lei conosce AC? R: si D: perche' ? R: era redattrice della radio D: che attivita' svolgeva? R: faceva quello che facevo io, le corrispondenze... D: conosce il sig. Kovac? R: si. D: qual era la sua funzione al media center? R: era rappresentante del ICS... D: era la persona che teneva i contatti con le ffoo? R: non lo so D: lei non ci ha mai parlato? R: tantissime volte. D: quando e' passata la polizia, le macchine avevano acceso la sirena? R: no. non la sirena. D: lampeggiante? R: non credo. direi di no. D: lei dice che dopo il passaggio della polizia si e' creata una situazione di panico, per questo passaggio... R: pensavamo fosse finita la giornata... D: lei sa se qualcuno si e' attivato contattando le ffoo o Kovac per capire cosa fare... R: non so se qualcuno ha contattato le ffoo... se ci siamo interrogati sul da fare c'era poco da interrogarsi... le persone che avevano deciso di rimanere li' dovevano dormire... D: per quanto riguarda lei la paura era riguardo alla possibilita' di un blitz... R: c'era uno stato di vulnerabilita' e continua aggressione e quindi c'era la paura di ulteriori aggressioni... in pratica l'unico posto che non era stato visitato dalla polizia era il media center... D: ne ha parlato con qualcuno... R: di fronte al cancello si... vabbe' che dobbiamo fare... serena rassegnazione... poi noi della radio in particolare avevamo garantito che avremmo coperto radiofonicamente le cose fino al giorno dopo... D: che lei sappia, nessuno si e' attivato per capire qualcosa di piu' del motivo per il quale vi era stato questo passaggio R: per quanto ne so io no... D: nessuno.... R: no... io no... D: Kovac era alla scuola? R: non mi ricordo assolutamente... D: si ricorda se al posto suo vi era qualche responsabile o qualche punto di riferimento R: sicuramente si... ma che io mi ricordi chi... poi responsabile e' un termine un po' improprio... D: un riferimento... R: il media center era un posto un po' particolare non e' che c'era un responsabile... D: io le chiedo se vi erano delle persone che potevano rappresentare delle persone che decidevano... chi comandava? quello che si poteva percepire che in quella struttura vi era qualcuno a cui rivolgersi in caso di incendio... che ne so... R: per quanto riguarda la radio ero io... per quanto riguarda la struttura gerarchica come lei l'immagina non c'era... D: a voi da chi sono stati affidati i locali... R: abbiamo partecipato al percorso del GSF e quindi abbiamo avuto lo spaizo D: e' venuto cosi' nature!.... nessun altra domanda
P: lei ha parlato di un autobus... R: si P: ma prima del passaggio? R: si. si e' fermato a caricare le persone...
[ entra F]
[...] A: la sera del 21 luglio si e' recato sul posto? R: si, poco dopo i fatti A: era da solo?= R: si da solo, in scooter con una telecamerina. A: le mostrerei il rep. 45 per farle riconoscere le riprese da lei effettuate... R: si A: con chi sta parlando R: con il mio capo all'epoca alla redazione di telenova... A: il brano della conversazione e' questo che parte dal min 23.35.
[ "te lo dico io, sangue fresco... dille di chiamarmi... " ]
A: lei ha parlato di quello che ha visto... ricorda quante persone ferite ha visto? R. diverse. il numero e' difficile A: portate via dalla polizia? R: dalle ambulanze A: verso che ora e' arrivato sui luoghi... R: non ricordo A: l'orario impresso sul filmato e' l'orario della telecamera? R: non sono sicuro... non so se e' stata resettata. io non l'ho resettata. A: lei ricorda se ha parlato anche con altre persone al telefono? R: si. io tra l'altro avevo una collaborazione con il corriere mercantile, percui ho paralto anche con qualcuno del mercantile. A: ricorda di aver assistito a una conferenza stampa delle ffoo? R: si. qualche rappresentante fece una sintesi. non ricordo le parole... una specie non di conferenza stampa ma dichiarazione di quello che e' successo... A: cosa si ricorda? R: ricordo che c'era confusione. descrisse che c'era stato un attacco di pietre, la polizia che passava li' sotto erano state colpite e allora avevano deciso di entrare. A: lei ricorda quindi di essere stato presente durante la conferenza stampa... R: penso fosse il capo dell'ufficio stampa della polizia. A: lei nelle conversazioni che si sentono nel filmato riferisce di altri particolari... se li ricordi... R: era quello che avevo riportato nel servizio. non ricordo i termini esatti... A: si ricorda il particolare delle bottiglie molotov? R: si. qualcuno mi aveva riferito che erano state ritrovate anche due molotov. A: lei nel servizio riferisce al telefono di questo particolare. si ricorda se queste bottiglie aveva appreso del luogo del rinvenimenot di queste bottiglie? R: no. non ricordo. A: all'epoca di quando fu sentito, nel brano non si riesce a comprendere quale possa essere... R: non sono riuscito a recuperare neanche mentalmente... A: non riesce a ricordarlo... R: no. c'era confusione... ero giovane, emozionato... stupito... non ricordo dove lo avevo appreso. A: senta io le farei risentire questo brano... D: (Di Bugno) viene risentito a quale fine? P: penso per riconoscere il filmato e il brano... D: se e' cosi'... perche' si e' iniziato a farlo vedere... rimane fermo che ha gia' risposto... A: min 23.47. [ "guarda adesoo.... ti spiego e' andata diversa.loro hanno dichiarato che sono apassati, gli hanno lanciato cubetti di porfido. sono entrati hanno trovato il covo delle tute nere... dentro il ... hanno trovato due bombe molotov... e due cubetti di porfido..." ] D: (Corini) allora non e' per riconoscere il filmato... P: il filmato lo abbiamo visto... non penso ci sia altro... A: non riesce a ricordare? R: no [ Di Bugno [fuori onda] "e glielo ha gia' chiesto sei volte" ]
P: il teste
[ Corini "uno dei flop sulle molotov. loro pensano di poterli contestare 50 pagine... per nulla" ]
A: (Cardona) AP non e' venuta, chiediamo l'accompagnamento coattivo... P: disponde l'accompagnamento coattivo...
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