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l'esercito israeliano e' entrato nella striscia di gaza
by O Thursday, Jul. 06, 2006 at 8:29 AM mail:

06 lug 08:12 Medioriente: esercito israeliano entra nella Striscia di Gaza

GERUSALEMME - La radio israeliana ha comunicato che truppe e blindati dell'esercito di Tel Aviv sono entrati nella notte nella Striscia di Gaza per oltre 5 chilometri, definendo l'operazione come "la piu' ampia dell'esercito dal ritiro di Israele dalla Striscia", quasi undici mesi fa. Le truppe avrebbero raggiunto l'area nella quale sorgevano gli insediamenti ebraici di Dugit, Nissanit e Elei Sinai, fino ad arrivare al sito da cui ieri sera sono stati sparati razzi Qassam che hanno colpito la citta' di Ashkelon. (Agr)



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altre news della notte
by O Thursday, Jul. 06, 2006 at 8:31 AM mail:

06 lug 06:23 Medioriente: raid israeliano, ucciso membro di Hamas
GAZA - Un raid aereo israeliano compiuto nella notte nella zona di Sudania, a nord della citta' di Gaza, ha provocato la morte di un membro del ramo armato di Hamas. In precedenza, nella stessa zona, un poliziotto e un attivista armato di Hamas erano stati uccisi da un tiro di mortaio israeliano. (Agr)



06 lug 02:53 Medioriente: uccisi due palestinesi a Gaza
GAZA - Le forze israeliane hanno lanciato un colpo di artiglieria contro un miliziano palestinese e hanno ucciso un poliziotto e un militante di Hamas. E' successo nella striscia di Gaza. Nell'esplosione sono rimasti feriti altri sei palestinesi. (Agr)

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ultimi aggiornamenti e foto
by Nathan Never Thursday, Jul. 06, 2006 at 2:02 PM mail:

ultimi aggiornamenti...
hpim0521.jpg1bebdi.jpg, image/jpeg, 480x640

Carissimi.
Ecco le notizie ricevute questa mattina....pochi minuti fa ci hanno chiamato dicendoci che i carrarmati israeliani si trovano a soli due chilometri dalla sede del Medical Relief che si trova nel cuore di Gaza City......




Ciao, scusate, e' da questa mattina che tento di mandare cose, ma e' impossibile, non ha quasi mai funzionato la rete.

Gaza 05.07.06

Questa notte intorno alle ore 1.30 un missile ha colpito per la seconda volta il ministero degli interni paletinese causando molti danni, sia alla struttura che alle cose interne.
Questa mattina gli impiegati cercavano di salvare tutto il materiale di registrazione (computer, passaporti)tutto quello che normalmente c'e' in un ministero degli interni :-(
Ma cosa piu' grave sono stati i danno causati allle abitazioni limitrofe.

Due case intorno sono state colpite, e le altre un po piu' lontane hanno subito danni alle finestre. Ci sono chiaramente stati feriti tra i civili che appunto a quell'ora dormivano.

Nella notte inoltre e' stata colpita anche una seconda scuola nell'area di Beit Hanun.
Da ieri Erez e'chiusa a tutti.
Si prepara un'altra notte di bombing, intanto a Erez stanno
smantellando tutto il terreno per cercare i tunnel lasciando chiusoil passaggio a chiunque. anche ai giornalisti e' stato impedito di uscire da ieri, e solo ora hanno ricevuto (forse) l'ok per potersi muovere.

Un missile sparato dai palestinesi ha raggiunto ashkelon a 15 km..il piu' lungo della storia. Gli israeliani dicono che per loro e' difficile tracciare quegli ordigni perche' non sono fatti con tecnologie appropriate.

Tutta l'operazione si e' spostata praticamente al nord, dove
israele sta bombardando con l'artiglieria da ieri.

Si registrano anche alcune risposte dei palestinesi, considerando che i carriarmati sono posizionati a poche centinaia di metri dal villaggio di Beit Hanun.

La popolazione e' ora costretta a rimanere dentro casa e per il momento non si hanno altre comunicazioni in merito.

Cosa strana e' che in questi giorni israele ha totalmente smesso di parlare della liberazione del soldato, e pare che tutta l'operazione sia volta alla sola rioccupazione del territorio nord e sud della striscia.

A dopo
M.

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oee
by ee Thursday, Jul. 06, 2006 at 4:14 PM mail:

e come poteva essere altrimenti...

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Secondo me.....
by antiSion Thursday, Jul. 06, 2006 at 6:39 PM mail:

"..israele ha totalmente smesso di parlare della liberazione del soldato.."

Secondo me a israele del "soldatino" (cosi' giovane, cosi'
carino) NON frega una beata cippa.

E' solo la scusa - peraltro abbastanza puerile - per portare avanti la sua sporca politica coloniale e il massacro del popolo palestinese, fra l'indifferenza di
quella parte del Mondo che si proclama "civile".

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peccato
by Al yahud u akhbar Thursday, Jul. 06, 2006 at 11:56 PM mail:

Smetter di parlare del soldato non vuol dire che e' stato dimenticato.
Sei il solito bastardo antisemita
L'indifferenza del mondo e' giustificato.
E sai il perche'?
Hamas deve decidere se essere una organizzazione terroristica o una organizzazione politica.
Ha scelto la via del terrore.
Peccato che paga sempre il popolino che pero' questa volta, avendolo votato, paga di ragione.

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CREPA
by CAROGNA SIONISTA Friday, Jul. 07, 2006 at 12:38 AM mail:

E il terrorismo di Stato del tuo boia olmert, erede del macellaio che adesso sta pagando caro le sue merdate, perchè è tipo in coma, o è morto..no, l'avrebbero detto.

Vabbè comunque, con il terrorismo israeliano come la mettiamo?

OGNI FASCISTA PRESO, LO MASSACRIAMO!

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La Spada di Galid
by Nathan Never Friday, Jul. 07, 2006 at 3:08 PM mail:

Gaza 06.07.06

"La Spada di Galid"

La situazione sta peggiorando di ora in ora. Da questa mattina

l'esercito israeliano e' entrato nel villaggio di Beit Lahya,occupando stabili palestinesi e piazzando i propri cecchini e carri armati ovunque.

Da subito la risposta della popolazione e' stata di cercare di bloccare l'avanzata israeliana ma le forze di superiorita' militare israeliana, non hanno ritardato a dimostrarsi.

Attacchi dal cielo con elicotteri e cannoneggiamenti su tutta la popolazione in modo continuato da ormai 24 ore, hanno portato al risultato ormai noto di 30 morti tra la popolazione palestinese e 1 soldato israeliano.

Intanto il ministro degli interni palestinese, Said Siam, secondo i corrispondenti internazionali avrebbe invitato la sicurezza palestinese a combattere contro gli israeliani.

Questa dichiarazione, strumentalizzata chiaramente da tutti e'stata smentita poi da Abu Mazen e dalla forza stessa di fatah, che ha dichiarato non aver ricevuto nessun appello in merito.

E quello che si temeva potesse diventare una carneficina, si sta consumando sotto gli occhi di tutti.

Israele e Comunita' internazionale compresa, sapevano bene che una invasione avrebbe comportato comunque una reazione, come e' logico in situazioni del genere e nonostante gli appelli per evitarla, la necessita' militare di invadere e di riprendersi una bella fetta di controllo dell'area da parte militare israeliana, ha purtroppo prevalso.

Ora nessuno sa come e quando questo potra' essere fermato e
anche se israele dichiara di essere disposto a creare uno stato palestinese, il gioco sporco per far cadere Hamas a tutti i costi e'iniziato.

Chi paghera' ancora una volta e' la popolazione, che da molti giorni e' stretta dall'assedio e dalla grave crisi umanitaria, inevitabile, che si e' creata con le chiusure e i bombardamenti.

Assurda e' diventata anche la trattativa per la liberazione
dell'ostaggio, che non vuole essere risolta con lo scambio dei prigionieri cosi come era stato chiesto da piu' parti.

Ora Gaza e' sotto continuo bombardamento e pare non fermarsi
affatto di fronte a niente e cosi l'operazione "spada di galid"(nome dato a questa invasione) colpira' in profondita'.

Gli ospedali stanno ricevendo, cosi come si aspettavano nei
giorni scorsi, civili, morti e feriti, che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento dell'attacco.

Nonostante le difficolta' logistiche (mancanza di elettricita' e di materiali sanitari) gli ospedali sono nella massima allerta per ospitare e curare immediatamente la popolazione colpita.

Quanto durera' questo inferno non e' possibile per il momento saperlo ma tutti sono sicuri che nessuno si preoccupera' mai abbastanza per le sorti di questo popolo e il loro sacrificio, cosi come e' scritto nella storia, sara' come al solito piu' grande di loro.

Aspetteremo ancora un altro giorno, impassibili, di fronte a questo sproporzionato attacco militare, fin quando Israele e chi per lui avra' terminato la punizione collettiva contro tanto "terrorismo".

a domani ;
M.

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senti
by proposta Friday, Jul. 07, 2006 at 3:46 PM mail:

sto facendo girare queste testimonianze.. se puoi continua questo blog...nel mare di indy rischia di disperdersi. Ciao e un abbraccio a tutti voi

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x al yahud
by Olokaustico Friday, Jul. 07, 2006 at 4:00 PM mail:

"..Peccato che paga sempre il popolino..."

Ne sapete qualcosa, eh?!

Infatti i vari Rotschild NON son passati dalla canna del
camino e, tutt'oggi, s'ingrassano sulla pelle degli altri.

JUDE RAUS

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ok
by Nathan Never Saturday, Jul. 08, 2006 at 8:15 PM mail:

Ok,
io continuo a pubblicare gli aggiornamenti sul newswire e qui li inoltro anche qui.

Nat

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Aggiornament 8/7/06
by Nathan Never Saturday, Jul. 08, 2006 at 8:22 PM mail:

Gaza 08.07.06

Punto della situazione di invasione

Nelle ultime 48 ore, sono stati uccisi almeno 45 palestinesi e oltre un centinaio di feriti nella striscia di gaza. La maggior parte di questi sono stati uccisi nella zona nord a beit lahya durante gli scontri con l'esercito che ha cominciato ad invadere il villaggio di beit lahya,requisendo molte case e deportando le persone in un unico posto per
perquisire ed interrogare.
Durante le operazioni di invasione israele non ha mai permesso alle ambulanze, compresa la Croce Rossa Internazionale, di poter entrare dentro le aree colpite per portare via i morti e i feriti.

Solo alcuni sono riusciti a raggiungere gli ospedali, testimoniando della presenza di tanti altri impossibilitati ad arrivare.

La scusa ufficiale sull'invasione di quest'area si alterna tra la liberazione dell'ostaggio e il blocco del lancio di Qassam da parte dei palestinesi...in realta' pare che tutta l'operazione sia tesa a ripristinare zone di controllo sia al nord che al sud della striscia di Gaza.

Per la liberazione dell'ostaggio, e' da notare che in questi ultimi giorni israele non ne ha nemmeno parlato e si rifiuta di rispondere a qualsiasi richiesta posta da chi ha in mano il soldato. E' opinione di molti che non sia interessato affatto ai colloqui diretti con i rapitori, e le assicurazioni sullo stato del soldato sono pervenute direttamente dai mediatori egiziani.

Viene da pensare che ci possa essere un accordo di fondo, per cui il prigioniero e' al sicuro e israele possa procedere indisturbato nella prevista invasione.

Qualche giorno fa lo stesso padre del soldato ha chiesto la liberazione dei palestinesi detenuti in israele, in cambio della liberazione del figlio, dichiarando che era comunque una decisione gia' prevista da israele prima dell'operazione e si e' chiesto come mai ancora non viene realizzata, considerando che comunque e' necessario pagare un prezzo per
riavere il soldato rapito.

In queste ultime ore del mattino Israele ha avanzato ulteriormente anche nella parte centrale della striscia di gaza, entrando dentro per oltre 500 metri all'altezza di Karni, riprendendo praticamente tutte le postazioni che aveva lasciato con il piano di disengagemment.

In questa prima entrata nella zona di Shejayeh, sono gia' stati uccisi 2 palestinesi ma penso che, si consumera' un altro forte attacco, viste le simpatie dell'esercito per la gente che abita in quel posto che e' considerato il quartier generale di Hamas.

Ora abbiamo la striscia divisa in tre parti...si puo' dire che siamo tornati ai vecchi tempi....basta che ci mettono di nuovo qualche colono e si ricomincia da capo come se niente fosse.

Intanto gli appelli alla comunita' internazionale, che vengono fatti da i palestinesi e dal Primo ministro Haniyeh, sono totalmente inascoltati, e la gente da giorni e' ormai totalmente priva di dei fondamentali servizi quali acqua, luce e gas. Per non parlare dell'impossibilita' per molti,
soprattutto la fascia piu' povera, di accedere alle prime necessita'.

Nonostante alcuni primi rifornimenti, effettuati con l'apertura di Karni il l4 luglio, per alcune ore, dove e' stato possibile fare entrare 1,8 milioni di litri di carburante, i rifornimenti per gli ospedali e per l'elettricita' delle case, risulta con una autonomia che non va oltre qualche giorno.

Inoltre e' impossibile ancora riparare o far funzionare parzialmente le linee elettriche, per la presenza ancora massiccia dei carri armati vicino alle centraline di distribuzione.

Per quanto riguarda l'acqua, molte strutture sono state danneggiate in seguito ai movimenti dei mezzi militari, come a beit hanun, dove un migliaio di persone sono senza acqua corrente.

Tutti e 5 i punti di passaggio, sono rimasti chiusi per la maggior parte di questi 13 giorni di operazioni militari.
E' possibile passare da Erez, da giovedi, solo dietro uno speciale coordinamento e in determinate ore della giornata.

Per il Rafah crossing, invece si contano circa 250 persone che stanno aspettando al passaggio dal 25 giugno e sono ferme dentro i locali del border. Pensavano ad una riapertura per il 6 luglio ma non e' avvenuta.

Israele continua a dire che l'operazione non durera' a lungo, purtroppo, questa notizia contraddittoria, si alterna alla dichiarazione che invece prevede una lunga permanenza sul territorio.

M.

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