A cinque anni dai fatti, Violante lo dice chiaro e tondo: non vorrei la commissione parlamentare di inchiesta
Scusate, è che ho appena visto Violante alla Sette, intervistato su varie cose fra cui i tempi del G8 di Genova. Il giornalista intervistandolo a un certo punto ha tirato fuori De Gennaro. "Da cinque anni alla guida della polizia" ha detto, "mentre gli altri vertici sono cambiati. Non sarebbe più opportuna una rotazione anche ai vertici della polizia?".
Un sorprendente Violante ha così risposto: "Credo che De Gennaro sia stato nominato da un governo di centrodestra, poi confermato da un governo di centrosinistra, e successivamente confermato nuovamente dal centrodestra". Insomma, è uomo che gode di fiducia bipartisan, ha concluso il presidente della Commissione Affari istituzionali della Camera.
Lasciando intendere che se lo tiene volentieri, e questa non è certo una novità: i legami di De Gennaro con Violante (e Pisanu, e le inimicizie con Letta, per lo storico antagonismo con Pollari) sono cosa nota. Ma: De Gennaro fu nominato a capo della polizia nel 2000, governo Amato, su proposta dell'allora ministro (poi capo del copaco, poi candidato sindaco -trombato- di Catania) Enzo Bianco. E' vero che diventò vicecapo della polizia nel 94, appena salito al Governo il primo Berlusconi, ma non è di questo che si parlava.
Il giornalista, dopo aver avanzato qualche dubbio sull'opportunità della permanenza di De Gennaro, anche alla luce di alcune considerazioni di fonte istituzionale sui possibili conflitti di poteri con il ministro dell'Interno, da cui il capo della polizia dipende direttamente, è passato a Genova (De Gennaro c'era).
Ha chiesto a Violante se ritenesse opportuna la creazione di una commissione di inchiesta sui fatti del G8. Violante ha risposto che "sono presidente della commissione che deve decidere sull'istituzione. Non voto, e quindi non dirò la mia posizione". "Si direbbe che lei non è d'accordo" ha incalzato il giornalista.
E Violante, trascurando che la richiesta sta nel programma di mandato governativo stilato anche dal suo partito, i Ds, ha ribattuto "No, non sono d'accordo", con questa motivazione: "quello che c'era da accertare, il parlamento lo ha accertato". Quella del programma era evidentemente una boutade, in 180 pagine si può anche scrivere qualche cazzata.
Insomma faccenda chiusa, ci pensi la magistratura, non è certo un problema politico, tantomeno nostro.
Onorevole Violante, buon anniversario anche a lei.
lisa
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