Autonomi, condanne a 4 anni per
le violenze di Corso Buenos Aires
Diciotto condanne a 4 anni con i domiciliari senza scorta, nove assoluzioni e due patteggiamenti: sono le pene inflitte agli imputati per devastazione, saccheggio, incendio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale nel processo per i disordini dell’11 marzo in corso Buenos Aires a Milano.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/19/condanne.shtml
La sentenza del gup Giorgio Barbuto Scontri dell'11 marzo, 18 condanne a 4 anni La pena è stata inflitta nei confronti di alcuni giovani che parteciparono alle devastazioni in corso Buenos Aires, a Milano
MILANO - Quattro anni di reclusione. È la pena inflitta dal giudice per l'udienza preliminare Giorgio Barbuto, con rito abbreviato, a 18 dei giovani accusati delle devastazioni avvenute l'11 marzo scorso in corso Buenos Aires a Milano. Nove imputati sono stati assolti mentre due hanno patteggiato per reati minori. Agli imputati condannati sono stati concessi gli arresti domiciliari. I genitori dei giovani appartenenti alla sinistra radicale hanno protestato fuori dall'aula perchè non è stato consentito loro di assistere alla lettura del dispositivo della sentenza. GLI SCONTRI - La manifestazione, trasformatasi in guerriglia, era stata organizzata da alcuni centri sociali per impedire un raduno di militanti di Fiamma Tricolore prevista nel pomeriggio. I ragazzi si scontrano con le forze dell'ordine: costruiscono barricate con auto bruciate, sedie e tavolini presi da un Mac Donalds. Alla fine degli scontri furono 34 gli arresti convalidati dai Gip Mariolina Panasiti ed Enrico Manzi.
DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO - Tre mesi dopo i ragazzi indagati restano 27, di cui 2 a piede libero. L'imputazione è per tutti concorso in devastazione e saccheggio. Il 10 giugno si apre il processo con rito abbreviato per i 27. Il pm Piero Basilone basa le sue accuse sul concorso morale: «Sono giovani che hanno assistito alla prima carica, erano di fianco alla barricata accanto a persone armate e travisate. Questa - ha proseguito - è una partecipazione significativa di adesione a ciò che stava accadendo». La richiesta del Pm è di 5 anni e 8 mesi di carcere per 25 ragazzi e 6 anni per i due con precedenti penali. Ma gli avvocati difensori insorsero: «L'istituto del concorso morale è indecente, questi ragazzi rischiano il carcere solo per aver manifestato l'antifascismo, di alcuni di loro non si è neanche riuscito a dimostrare la presenza in piazza». Intanto si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà ai 25 in carcere da 4 mesi. Oltre alle campagne promosse dai genitori e da decine di associazioni, c'è quella firmata da 150 parlamentari che chiedono la scarcerazione. Stessa richiesta è arrivata dai migliaia di ragazzi che il 17 giugno hanno sfilato per il centro di Milano. 19 luglio 2006
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