"Il bombardamento indiscriminato di cittą costituisce una prevedibile ed inaccettabile presa di mira di civili", ha affermato l'Alto commissario in una dichiarazione resa nota a Ginevra. "Allo stesso modo, il bombardamento di luoghi di presunto interesse militare che risulta invariabilmente nell'uccisione di civili innocenti č ingiustificabile"
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19 luglio 2006 - 20.21 Israele-Libano: ONU, Alto commissario evoca crimini guerraAggiungere l'articolo al mio swissinfo
GINEVRA - L'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Louise Arbour ha denunciato oggi a Ginevra l'elevato numero di vittime tra i civili in Libano, Israele e nei Territori occupati ed affermato che "il diritto penale internazionale, che definisce i crimini di guerra e contro l'umanitą" stabilisce l'obbligo di proteggere i civili durante le ostilitą.
"L'alto numero di morti e la loro prevedibilitą potrebbero coinvolgere la responsabilitą penale personale delle persone coinvolte, particolarmente coloro in posizione di comando e di controllo", ha aggiunto.
"Il bombardamento indiscriminato di cittą costituisce una prevedibile ed inaccettabile presa di mira di civili", ha affermato l'Alto commissario in una dichiarazione resa nota a Ginevra. "Allo stesso modo, il bombardamento di luoghi di presunto interesse militare che risulta invariabilmente nell'uccisione di civili innocenti č ingiustificabile", ha aggiunto.
L'Alto commissario ha ricordato che il "diritto umanitario internazionale č chiaro sull'obbligo supremo di proteggere i civili durante le ostilitą" e che "tale obbligo é anche espresso nel diritto penale internazionale, che definisce i crimini di guerra ed i crimini contro l'umanitą. Il diritto internazionale chiede responsabilitą". Arbour ha quindi espresso particolare allarme per la situazione nel Libano meridionale.
SDA-ATS
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