L'incontro internazionale di Roma di mercoledì prossimo, tanto decantato dal Mostro degli Esteri D'Alema, non è nulla di più e nulla di meno dell'avallo a una spartizione del Medioriente secondo il Nuovo Ordine USA.
La Rice parte domenica per il Medio Oriente, ma prima discuterà con degli inviati... nientemeno che sauditi. Washington, 21 luglio Fonti americane hanno fatto sapere che il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice partirà per il Medio Oriente domenica prossima. Gli Usa sarebbero favorevoli al dispiegamento nel Libano meridionale di un robusto contingente internazionale: facile immaginare con quale mandato.
L'Ap ha rivelato che prima di partire la Rice vedrà assieme a George W. Bush il ministro degli Esteri saudita Saud al Faisal e il responsabile del Consiglio di sicurezza saudita Bandar bin Sultan. Quest'ultimo è l'ex ambasciatore saudita negli Usa, indicato come l'uomo che venne informato dalla Casa Bianca dell'imminente aggressione ai danni dell'Iraq nel 2003 ancor prima di numerosi alti funzionari dell'amministrazione stessa.
Da questo incontro si deduce, anche alla luce delle recenti dichiarazioni saudite e conoscendo i legami di Saad Hariri con Riyadh, che gli Usa pensano di delegare all'Arabia Saudita la gestione della politica interna libanese una volta che la parte meridionale del Libano verrà martirizzata a seguito dell'invasione israeliana, la pulizia etnica nei confronti degli sciiti e il successivo arrivo di truppe straniere. E' un chiaro espediente per soddisfare quegli ambienti sunniti nel mondo arabo che, invece di preoccuparsi del progressivo asservimento di diverse capitali arabe agli Stati Uniti, hanno osservato con preoccupazione l'accrescere del potere sciita con la conquista del governo dell'Iraq. http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=14980&lang=it
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