la propaganda di guerra si fa sempre più sofisticata e onnipervadente... rendiamocene conto. Gli spammatori sionisti di professione non sono un caso, è tutto calcolato e voluto.
http://beirut.indymedia.org/ar/2006/07/4865.shtml INTERNET GENOCIDE: ISRAEL BACKED BY ARMY OF CYBER-SOLDIERS Henk Ruyssenaars July 28, 2006 29.07.2006 Nella scorsa settimana quasi 5000 appartenenti alla WUJS (World Union of Jewish Students) hanno scaricato uno speciale software che consente di avvertirli di chatrooms anti-israeliane o sondaggi web, per metterli in grado di postare pareri contrari. I cybersoldati israeliani diventano così criminali di guerra, rovesciando sul web uno tsunami di menzogne che difende il genocidio perpetrato dai loro capi.
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,3-2289232,00.html ISRAEL BACKED BY ARMY OF CYBER-SOLDIERS Yonit Farago The Times in Jerusalem July 28, 2006 Mentre Israele combatte con carri armati e bombardieri, i suoi sostenitori combattono su internet. Il Governo israeliano ha messo tutto il suo peso (cioè milioni di dollari USA) dietro gli sforzi dei suoi sostenitori nel monitorare ciò che dà una immagine negativa di Israele e un eventuale movimento di informazione e opinione pubblica pro-araba. Il Ministero degli Affari Esteri ha ordinato a diplomatici esperti di tracciare siti web e chat, al fine di permettere alle reti americane ed europee di attivisti ebrei di pubblicare messaggi di sostegno dell’operato israeliano. Una squadra di studenti di Gerusalemme setaccia il web in diverse lingue per contrassegnare i siti, allo scopo di influenzare i sondaggi di opinione nei dibattiti. Johnny Cline, del gruppo internazionale di studenti, ha dichiarato “se Israele viene schiaffeggiata, non ignoratelo, cambiatelo!” – “I sondaggi come quello della CNN prendono solo pochi secondi per votare, e se in migliaia lo fanno, il risultato finale sarà modificato” . Doron Barkat, 29 anni di Gerusalemme, passa intere nottate a navigare sul web per modificare i dibattiti nel modo desiderato da Israele. “Quando vedo sondaggi web pro o contro Israele, comunico ad una intera mailing list di votare per Israele, e dopo un quarto d’ora ci sono già almeno 400 voti per Israele” – “E’ un metodo molto soddisfacente. Ci sono anche forums dove libanesi e israeliani parlano”. Il Ministro degli Esteri israeliano evita il coinvolgimento diretto nella campagna, ma è in contatto con i gruppi internazionali ebraici ed evangelici cristiani, distribuendo kit di informazione internet. Amir Gissin, il direttore delle pubbliche relazioni del Ministero degli Esteri, ha dichiarato: “Internet sta diventando uno strumento fondamentale per le informazioni, plasmando la visione del mondo di milioni di persone. Il nostro problema è che i media stranieri presentano la sofferenza dei libanesi, non quella degli israeliani.” (commento di Henk Ruyssenaars: ho lavorato come corrispondente per 10 anni in quest’area, ma questa è una delle più fetenti bugie io abbia sentito da anni) Ancora Gissin: “Bypassiamo questo filtro distribuendo foto che mostrano come soffrono gli israeliani per i lanci di razzi katyusha” .
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