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anche "il Giornale" lo dice: sono stati i fasci ad ammazzare a Focene
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antifa Monday, Aug. 28, 2006 at 11:28 AM |
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ecco anche a destra che dicono....
Rissa dopo la festa in spiaggia: un morto - di Alessia Marani - Il fattaccio all’alba di ieri, dopo una nottata di musica rasta. I testimoni: «Volevano che ce ne andassimo». Caccia agli assassini
Alessia Marani
«Voi da qui ve ne dovete andare, fuori da Focene». Un raid punitivo, un'incursione dimostrativa: due minuti di pura follia dopo una nottata di festa reggae e «alternativa» sulla spiaggia. Un giovane studente di Ingegneria, Renato Biagetti, 26 anni, di Roma, accoltellato al cuore e morto a mezzogiorno di ieri sotto i ferri, dopo un disperato intervento all'ospedale di Ostia. I suoi amici, Paolo e Laura, feriti, se la sono cavata, ma sono sotto shock. Come scioccata si è risvegliata ieri mattina la piccola località balneare da una manciata d'anni recuperata all'abusivismo sul litorale nord di Fiumicino, d'inverno una sorta d'enclave per extracomunitari e indiani Sikh. Renato e gli altri sono stati aggrediti da una coppia di balordi scesa armata di coltelli da un'auto in corsa sul viale di Focene, la strada principale parallela al mare. Mancano pochi minuti alle cinque. Renato, Paolo e Laura lasciano la spiaggia del «Buena Onda», locale frequentato soprattutto da rasta e surfisti. Sabato era in programma l'ultima serata di musica e cocktail della stagione. Si incamminano verso la strada. La ragazza allunga il passo per raggiungere la macchina, gli altri due sono vicino al muretto che costeggia la via. C'è poca luce, l'illuminazione in quel punto, all'altezza di via del Consorzio Focense, è scarsa. Ci sono due testimoni, altri ragazzi che erano al Buena Onda e che si accorgono di quei due che urlano come ossessi dai finestrini: «Via da Focene. Ancora non l'avete capito che ve ne dovete andare. State ancora qua? Fuori le zecche». E che come furie, estraggono le lame, larghe circa 4 centimetri. Uno dei giovani prova a intervenire. Tenta di bloccare la portiera del guidatore, ma l'altro scende. I due con tutta probabilità, sono sotto l'effetto dell'alcol e della droga. Irrefrenabili. Renato scappa ma viene raggiunto e colpito con tre fendenti, uno, quello mortale, gli squarcia il petto, gli altri i polmoni. Paolo viene inseguito nel vialetto che porta al mare, anche Laura è ferita lievemente. Gli aggressori si dileguano. A terra restano i ragazzi, sangue tutt'intorno. Accorre l'ambulanza, arrivano i carabinieri. Renato appare subito grave ma è cosciente. In ospedale, prima di essere operato, riuscirà pure a parlare qualche minuto con gli inquirenti. A Paolo i medici gli cuciono quattro punti di sutura sulla schiena. L'omicida e il suo compare avrebbero le ore contate. I carabinieri della compagnia di Ostia stanno anche preparando un identikit dei due raccogliendo le diverse testimonianze. Si cercano due sui venti, venticinque anni, abbastanza alti, fuggiti su un'auto grigia, magari collegati al mondo della politica e con precedenti per rissa e violenze. Renato, un ragazzotto robusto ma mansueto, da tutti descritto come un giovane «tranquillo» e «senza grilli per la testa», aveva la passione per piatti e mixer. Era un tecnico del suono e frequentava l'Università di San Paolo, Roma 3. Viveva a Grotta Perfetta con la famiglia, nessun guaio con la legge in precedenza. Come Paolo e Laura, del resto. «Qui a Focene - raccontano sul posto - cose del genere non erano mai successe prima. Intolleranza? Semplici assassini».
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da romaone
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zeTa Monday, Aug. 28, 2006 at 11:31 AM |
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Roma, 28 agosto 2006 - "Fuori da Focene. Fuori le zecche". Le urla, poi le coltellate, la corsa in ospedale. E' morto così, all'alba di domenica, Renato Biagetti, 26 anni, studente in ingegneria rimasto vittima di una rissa all'uscita di un locale di Focene.
La vittima, in compagnia di due amici, un ragazzo e una ragazza, usciva dal "Buena Onda", dove era stata organizzata una festa reggae. Dopo una breve discussione i due aggressori hanno tirato fuori un coltello. Renato Biagetti ha tentato la fuga, ma è stato raggiunto e colpito violentemente al petto. Feriti invece i suoi due amici mentre cercavano di frenare la rissa.
Il ragazzo è stato trasportato con urgenza all'ospedale Grassi di Ostia, dove ancora cosciente è riuscito a fornire un identikit degli assalitori alle forze dell'ordine, prima di entrare in sala operatoria. Gli vengono cuciti quattro punti di sutura sulla schiena. Le sue condizioni sono poi peggiorate, è morto la mattina successiva dopo un'agonia durata ore.
Renato Biagetti era laureato in Ingegneria. Lavorava come tecnico del suono nel mondo dello spettacolo ed è stato descritto come un ragazzo molto pacato. I carabinieri intanto proseguono le indagini in via Focene e lavorano sulle ricerche della macchina e sul profilo dei fuggitivi. Avrebbero tra i venti e i venticinque anni.
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=77625&doc=si
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audionews
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uNo Monday, Aug. 28, 2006 at 11:54 AM |
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26enne ucciso dopo serata in discoteca ad Ostia 11.06: Gli inquirenti sulle tracce degli assassini di Renato Biagetti, l'ingegnere 26enne attivo nei centri sociali, accoltellato ieri all'alba a Focene, litorale romano, dopo una festa in discoteca. Si tratterebbe di due coetanei di nazionalità italiana che, oltre a uccidere il ragazzo, hanno ferito la fidanzata e un amico. Ancora ignote le cause dell'aggressione. Gli inquirenti non escludono nessuna pista.
http://www.audionews.it/notizia.asp?id=158637
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sempre il giornale
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DuE Monday, Aug. 28, 2006 at 11:56 AM |
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Emilio Orlando
«Renato era un ragazzo meraviglioso. Non litigava mai con nessuno, anzi era sempre il primo a cercare di rasserenare gli animi. Quel che gli è accaduto è assurdo». Non hanno parole gli amici di Renato Biagetti, 26 anni, studente di Ingegneria a Roma 3, ucciso ieri a coltellate da due balordi, sconosciuti, che lo hanno aggredito sul lungomare di Focene. Silvia, Piero, Paolo e Roberto, chiedono increduli ai carabinieri come si siano svolti i fatti. Guardano sbigottiti il luogo del fattaccio. Non si danno pace. «Quei maledetti lo hanno assalito senza pietà, lui che era sempre così tranquillo, disponibile con tutti». Un ragazzotto alto e robusto, con la passione per piatti e mixer da deejay, due fratelli, Renato viveva con la famiglia al Poggio Ameno. Sabato sera s'era organizzato con Paolo e Laura, la ragazza, per andare alla festa di fine stagione al «Buena Onda», chiosco-spiaggia ritrovo per surfisti e appassionati di musica rasta. «No, non lo ricordo quel giovane - dice Ennio, il gestore - ogni fine settimana lasciamo aperto il bar e facciamo musica fino alle tre e mezza. Poi un po' di gruppetti rimangono sulla spiaggia fino all'alba. Quando ho riaperto questa mattina (ieri, ndr) alle sette, mi sembrava che tutto fosse a posto come sempre. Poi mi hanno indicato la strada, le macchie di sangue, i rilievi degli investigatori. Siamo stravolti. Ci pare impossibile che un ragazzo sia morto per un sabato sera di festa».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=114548
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ogni società ha il suo fascismo
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un compagno Monday, Aug. 28, 2006 at 12:22 PM |
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sto ascoltando radio ondarossa, c'è un compagno di acrobax che sta un pò raccontando quanto accaduto. Sono molto preoccupato proprio per quello che è stato detto, per la natura insieme casuale e mirata dell'aggressione. Si vyole colpire le zecche, i "comunisti" e chiunque appaia "diverso" o sembri rifiutare modelli di vita aggresivi, omologati e appunto fascisti. la stampa, come accaduto per Dax, ha volutamente minimizzato l'accadito degrandandolo a rissa dopo discoteca, lasciando intendere che dietro vi fossero tutte le dinamiche tipiche della discoteca...lo sguardo la ragazza e le pasticche. Sappiamo invece che la semplice presenza di alcune persone, che se ne stavano sedute su un marciapiede, ha scatenato una furia folle. Come si spiega? Io sono preoccupato perchè vedo vacillare tutte le mie stronze convinzioni sociologiche, perchè so di non sapere la composizione sociale e materiale del fascismo del 2000 che pare stia dilagando, se non come pratiche, quantomeno come stile di vita, in tutte le nostre città...
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Dilaga come mentalità
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milanes Monday, Aug. 28, 2006 at 12:47 PM |
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Il fascistume dilaga come mentalità diffusa. Purtroppo è inevitabile. Frutto di 25 anni di rincoglionimento delle tv berlusconiane, dello smantellamento dello stato sociale, della sconfitta della classe operaia e del suo smantellamento come soggetto sociale portatore di identità, dell'immigrazione di massa che scatena la consueta e già vissuta guerra tra poveri, frutto pure dell'ignavia di questa sinistra.
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noi omologati...
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ted Monday, Aug. 28, 2006 at 1:27 PM |
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noi omologati...dico ma ti rendi conto che hai detto?mi dispiace per il vostro compagno morto ma chi l'ha ucciso non era un fascista,come lo sò?era sotto effetto di droga.fuori le zecche è un grido che vabbè si può accumunare ad un fascista ma attenti potrebbe essere pure per altri motivi e quì taccio perchè dei morti (a differenza vostra) ho rispetto.ritornando all'omologazione,mi pare che in giro ci sono solo le così dette "zecche" e difficilmente si riconoscono "fascisti",quindi smettetela di gridare sempre al fascista,cha avete rotto veramente le palle!
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Senti a Ted!
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Casuals* Monday, Aug. 28, 2006 at 1:48 PM |
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Guarda non sei gradito qui sopra....ne oggi ne mai! senza gridare slogan solo per riempirmi la bocca dico che non voglio incontrare nessuna delle vostre faccie da cazzo per i prossimi venti giorni....
p.s.: se volete venire a domicilio la sera sto sempre al pigneto...
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porco dio
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Ska Monday, Aug. 28, 2006 at 2:00 PM |
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nessuna pietà, nessuna voce per le merde fasciste! bastardi assassini, usano solo le lame, mai il cervello! porco dio siamo qui a piangere un altro compagno...io che speravo che il 16 marzo 2003 fosse l'ultima volta!mi sbagliavo porco dio...è giunta l'ora di scendere nelle strade e di fargliela pagare a tutti sti fascisti di merda! e ora più che mai è evidente l'unico errore dei partigiani: aver deposto le armi dopo il 25 aprile! MORTE AL FASCIO
IL 25 APRILE NON E' UNA RICORRENZA, ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!!!
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Lame e fascisti
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antifascista Monday, Aug. 28, 2006 at 2:33 PM |
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Non credo sia il caso di scatenare inutile retorica quando succedono fattacci del genere, ma credo sia necessario fermarsi un attimo a ragionare a mente fredda per quanto questo sia possibile. L'aggressione di cui è stato vittima Renato non è stata un' azione pianificata da parte di qualche camerata, ma nella modalità con cui questa è accaduta non può essere definita in altra maniera che fascista. Fascista per come si è esercitato l' uso della forza, fascista per il chiaro movente dicriminatorio. E' preoccupante constatare con quale facilità e non curanza ragazzi ventenni vadano in giro con coltelli col presupposto di aggredire la diversità. Se da una parte è vero che gli aggressori non sono camerati nel senso stretto del termine, d' altra parte è innegabile che l' uso di lame è incoraggiato proprio in ambienti fascisti o vicini a loro. E' preoccupante come questi atteggiamenti vengano troppo spesso e con estrema facilità presi a modello. Solo per questi motivi oggi ancora di più è indispensabile esercitare e diffondere Antifascismo.
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ciao renato
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alberto Monday, Aug. 28, 2006 at 3:13 PM |
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Sono vicino alla famiglia di Renato, che non ho mai avuto l'opportunita' di conoscere, ai miei amici cilum boys e a tutti i compagni e le compagne di Acrobax che dopo pochi mesi piangono un altro ragazzo speciale. E gli infami non muoiono mai, dobbiamo dire addio sempre alle persone piu' dolci. Io sono l'ultima persona che fa strumentalizzazioni politiche sulla morte di un amico, quando e' morto Antonio sono rimasto infastidito perche' al funerale si parlava molto di lavoro precario e poco di Antonio. Pero' Renato l'hanno ammazzato dei fasci assassini. Chi pensa che i fasci non si drogano sono quelli che credono alle loro stronzate. Se le aggressioni non sono organizzate a tavolino a casa pound allora non sono fasci? Che gente pensate che frequentano quegli assassini? Assassini.
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Risposte a pioggia sul fascismo
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Tiresia Monday, Aug. 28, 2006 at 5:24 PM |
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Per "un compagno": "Sono molto preoccupato proprio per quello che è stato detto, per la natura insieme casuale e mirata dell'aggressione." Infatti: http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1126890.php
"Si vyole colpire le zecche, i "comunisti" e chiunque appaia "diverso" o sembri rifiutare modelli di vita aggresivi, omologati e appunto fascisti." Hanno colpito im modo simbolico,culturale o semantico,vedi tu. Cioè,un aggregato di elementi con rimandi numerosi ed appetitosi: -Una bella festa con musica in spiaggia,(la libertà,cosa che sommamente spaventa ed irrita i fascisti"da squadraccia".A loro,per via di genitori balordi, la ricerca della libertà ricorda repressione ,botte,disamore ed altro di negativo.Cosa,quindi,pericolosa e da reprimere). -Rasta e capelloni in giro(l'ossessione per l'ordine e la pulizia di molti autoritari,sempre con origini infantili-genitoriali). -La "contaminazione" come stile di vita(anzichè il loro paranoico ragionare per "gruppo interno" "purezza" - che può essere razziale,religiosa,sessuale,culturale,a seconda della fissazione che si ha in testa - ed "appartenenza" devota) -ecc.ecc.ecc. Fin troppo facile;l'assassino è il maggiordomo.
"Come si spiega? Io sono preoccupato perchè vedo vacillare tutte le mie stronze convinzioni sociologiche, perchè so di non sapere la composizione sociale e materiale del fascismo del 2000 che pare stia dilagando, se non come pratiche, quantomeno come stile di vita, in tutte le nostre città..."
Cambia libri. Sono balordi,altrimenti avresti già capito che:
Composizione caratteriale/psicologica: -Il fascismo è l'organizzazione politica di persone che racchiudono in sè ,contemporaneamente,forti istinti di ribellione e di autoritarismo. è una compresenza micidiale.Non sono parenti stretti del comunismo,come sostiene qualcuno,perchè del comunismo hanno solo la ribellione,ma non la tensione verso la giustizia,ma all'opposto,verso l'ingiustizia ,la sopraffazione criminale ed il servizio al potere costituito.
-Il fascismo "della squadraccia"non conosce: ..la libertà come serena ed ampia esplorazione di sè e del mondo(perchè quando colui che diventò fascista la tentò,ci furono risposte di repressione,maltrattamento,disamore,ecc.Quindi è un'esperianza ricordata come un pericolo,intollerabile e da reprimere). ..la pluralità e la contaminazione perchè,sempre negli schemi primari,la fissità delle regole,delle cose da osservare,dei riferimenti compatibili ed accettabili,era così asfittica che uccise la ricchezza dei riferimenti possibili e suscitò l'avversione per altri riferimenti che non fossero quelli ufficiali e rigidi del "gruppo interno" di appartenenza.Non a caso ,bersagli preferiti di certo neofascismo sono "il mondialismo" e la "multiculturalità".
-In questo modo,Il fascismo "della squadraccia"(ma anche più in generale molto del conservatorismo e molto dell'autoritarismo),è INCAPACE di concepire un cambiamento reale e profondo del mondo.Ne è incapace ,non perchè sia "maldestro" o incompetente,ma semplicemente perchè il cambiamento dei rapporti di forza delle cose e il superamento dell'autorità è uno "schema mentale" che non possiede.Non ne ha fatta esperienza con le autorità primarie(famiglia)nei primi anni di vita,e ciò gliel'ha precluso per sempre.,è schierato sempre con l'esistente,e se lo cambia,è per peggiorarlo.Perchè,non solo ne è incapace,ma ,a forza di essere "punito" quando usciva dal seminato,ha introiettato e fatta propria la punitività verso chi vuol cambiare.
Composizione sociale e materiale: -Beh,sempre la stessa: Piccola borghesia Ceti medi professionali Ceti medi in via di proletarizzazione Proletariato deprivato psicologicamente/affettivamente e culturalmente
Ma che regge tutto e funge da sapiente maieuta è,come sempre,il Capitale. Che in questo periodo a livello macrosociale agisce per le guerre ed i conflitti fra Capitali ,con movimenti tellurici che portano a cascata: aumento delle conflittualità/aggressività infrasociali,polarizzazione crescente,razzismi,nazionalismi,xenofobia,chiusure "identitarie" a carattere religioso,chiusure "identitarie" a carattere nazional/patriottico,ecc.ecc.
Per "sax":
"MORTE AL FASCIO" Stai buono,non mi pare la soluzione migliore.Se cominciamo con gli scontri,fra qualche anno avremo come risultato politico un'emarginazione delle sinistre radicali e qualche decina di morti in più. Pensiamo ad altro,adesso devo andare,ma darò un mio contributo. Ciao Tiresia Ps..In questo momento dedico un pensiero anche ai compagni "antisionisti",e compagnia andante,eccolo,quasi tre anni fa.. http://italy.indymedia.org/news/2004/01/470618.php
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cosa gliene frega a Tiresia?
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weleno Monday, Aug. 28, 2006 at 6:41 PM |
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al profeta della tastiera dei compagni morti non gliene frega un cazzo, quando ha pontificato su fascisti e neofascisti e detto che non bisogna reagire perchè altrimenti ci ghettizziamo (geniale, quindi secondo la sua logica meglio morti che ghettizzati), sui compagni morti ci piscia sopra...
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domicilio pigneto?
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H&L Monday, Aug. 28, 2006 at 7:52 PM |
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qualcuno prima ha fatto un riferimento al pigneto, riguardo un supposto conflitto con i fascisti. interessante e allarmante. la zona pigneto infatti vive gia' da mesi, una situazione precaria. ci sono tutti gli ingredienti per far esplodere un gran casino: c'e' gia' stata una aggressione (senza morto per fortuna), ci sono i fascistelli di quartiere sponsorizzati da forza nuova ed altre forze politiche; c'e' un movimento proto-antagonista peraltro, anche rappresentato dal portale isolapedonale.net....e ci sono gia' stati i primi casi di intolleranza....ma non ancora l'episodio ECLATANTE. qualcuno ha interesse ad incrementare la escaltion ? e se si arrivasse ad una cupa evoluzione del conflitto sociale in questo caso di quartiere, hanno gli antagonisti le carte in regola per difendersi dai fascisti? o dovremmo solo subirne le conseguenze? c'e' omogeneita' nell'aggregazione antagonista? c'e' un circolo anarchico? c'e' un comitato di quartiere? c'e' una palestra popolare? c'e' qualcuno che gira armato (come lo sono i fascisti; magari non loro, ma certamente le loro criminali connivenze?) si definiranno i ruoli in base a qualche tragedia in un futuro prossimo? ci saranno delle prese di coscenza, oppure si brancolera' nel buio dell'apatia e del menefreghismo? PS. e a SAN LORENZO la situazione non e' poi cosi' tanto ne distante ne diversa da quella del pigneto....
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Daniele Monday, Aug. 28, 2006 at 7:55 PM |
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E' giusto non cadere nella spirale della violenza politica e non tanto per una logica di astratta superiorità morale. Bisogna respingere lo spirito demenziale che portava ad ammazzarsi per un capello troppo lungo o per dei rayban come negli anni '70, senza sapere che dietro quel capello troppo lungo o quei rayban c'erano persone e non solo etichette politiche. Quanto agli assassini di Focene, che non sono genericamente fasci ma assassini, è un altro discorso: spero che la giustizia cosiddetta 'borghese' faccia il suo corso; se così non fosse, farebbero bene ad eclissarsi dal sistema solare o almeno da Roma per un bel po' di tempo.
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un altro compagno Monday, Aug. 28, 2006 at 8:07 PM |
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"Non credo sia il caso di scatenare inutile retorica quando succedono fattacci del genere, ma credo sia necessario fermarsi un attimo a ragionare a mente fredda per quanto questo sia possibile. L'aggressione di cui è stato vittima Renato non è stata un' azione pianificata da parte di qualche camerata, ma nella modalità con cui questa è accaduta non può essere definita in altra maniera che fascista. Fascista per come si è esercitato l' uso della forza, fascista per il chiaro movente dicriminatorio. E' preoccupante constatare con quale facilità e non curanza ragazzi ventenni vadano in giro con coltelli col presupposto di aggredire la diversità. Se da una parte è vero che gli aggressori non sono camerati nel senso stretto del termine, d' altra parte è innegabile che l' uso di lame è incoraggiato proprio in ambienti fascisti o vicini a loro. E' preoccupante come questi atteggiamenti vengano troppo spesso e con estrema facilità presi a modello. Solo per questi motivi oggi ancora di più è indispensabile esercitare e diffondere Antifascismo. "
Tenere una lama in tasca è tipico del criminale e del coatto che non è fascista di per se (può essere anche un compagno), ma gli insulti che gli hanno rigirato (a giudicare dai testimoni) sono fascisti o comunque di idee di destra.
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romano Monday, Aug. 28, 2006 at 8:14 PM |
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una differenza c'è tra Pigneto e San Lorenzo la composizione sociale del quartiere. Il Pigneto è un quartiere pieno di immigrati, mentre San Lorenzo no (e gli immigrati che ci girano vengono da altre zone).
In realtà ce ne sono anche altre di differenze, ma questa emerge subito a prima vista.
In quanto ad organizzazione non conosco nessuna organizzazione non legata al PRC che abbia sede al Pigneto.
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E' così purtroppo...
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cabiria Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:01 PM |
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E' il nulla dilagante (proprio come quello descritto dalla storia infinita di Michael Ende..ricordate?). E' il vuoto delle coscienze addormentate che prende il sopravvento. Non so come combatterlo se non continuando a tenere viva la speranza e diffondendo sempre più l'esempio di ragazzi come Renato o come Carlo che a modo loro tentavano ogni giorno di riempire questo vuoto.In fondo anche questa è resistenza. Anche questo è antifascismo.
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Labandadeltorchio Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:11 PM |
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La matrice fascista non è nelle rivendicazioni o nella organizzazione (entrambe non ci sono state) ma nei metodi, nei metodi violenti di un ideologia violenta.. che istiga all'odio.. a girare armati con coltelli a 19 anni... a colpire stranieri, zecche e barboni..
(precedentemente poi ad un'altra festa sembra che siano state trovate tutte le ruote delle macchine bucate.. )
una ideologia che fa breccia tra delinquenti e ignoranti peggiorando i loro comportamenti invece che migliorarli..
una ideologia che ha avuto terreno facile con l'ultimo governo per riproporsi con assassinii e squadrismo sempre troppo coperti da giornali di sinistra e destra
Come reagire? Non penso che bisogna reagire come negli anni 70 uccidendo da una parte e dall'altra in maniera stupida e orribile..
ma l'Italia oggi più che mai ha nuovamente bisogno di riprendere la sua cultura antifascista quella cultura che è alla base della nascita della Repubblica italiana e che troppa gente ha dimenticato o fatto finta di dimenticare
solo cosi possiamo emarginare e contrastare l'organizzazione e l'atteggiamento di stampo fascista.
con la civiltà e la storia.. la nostra storia il nostro passato quel glorioso passato della Resistenza rossa bianca e blu
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