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Israele: pedagogia dell'orrore
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cloroalclero Thursday, Aug. 31, 2006 at 10:34 AM |
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non so perchè ma mi viene in mente Emilio Fede che, in occasione di una manifestazione pacifista commentò negativamente il comportamento di alcuni genitori che osarono portare in corteo i loro bambini, alcuni dei quali esponevano cartelli che chiedevano la pace. Fede appello' questo fatto come una "vile strumentalizzazione" da parte dei "pacifinti".
Che Israele abbia attuato una guerra di aggressione è cosa ormai assodata. Ora: in un paese (il nostro) che si dichiara "amico di Israele", che è in prima linea nella "lotta contro il terrorismo", che tradotto in termini terra terra significa: allineati con il piano americano-sionista per il controllo delle risorse e della politica in Medio oriente,
l'informazione ufficiale, dal Corriere della Sera a Libero, è tutta orientata a portare prove documentali di questa tesi filo-governativa e cioè che l'Islamismo tout court è una minaccia, mentre Israele è uno stato civile, anzi, l'unico stato democratico del medio oriente che è necessario affiancare in questa nobile campagna di civiltà contro la brutalità araba e palestinese.
Orbene: senza addentrarmi ulteriormente sulle cause che hanno generato questa guerra estiva del 2006, chè vi sono molti altri blog di contro informazione che se ne occupano (da Dacia Valent a Daniele Luttazzi a Kelebek) vorrei soffermarmi su una questione completamente trascurata dai mass media, e che ho appreso per caso bazzicando il blog della Dacia Valent e cioè la questione dei bambini israeliani che hanno "firmato" missili bomba destinati al territorio sciita del Libano e, probabilmente, anche ai territori di Palestina, in questo periodo bombardati in contemporanea e non meno del Libano stesso.
In effetti mi ero sempre chiesta come facessero gli israeliani a tenere soggiogato in un perenne stato di guerra, effettiva o in stand by la popolazione israeliana, che, avendo scelto di vivere lì si trova a godersi la terra promessa non propriamente in pace. Insomma la mia domanda era: come cazzo fanno gli israeliani a non rompersi i coglioni di vivere in un posto governato da una classe dirigente follemente guerrafondaia . Durante l'attacco che Israele subì, ancora negli anni 80, da parte di Gheddafi, che spedì a Tel Aviv un paio di missili, ricordo distintamente che una ragazza israeliana venne ripresa mentre strillava esasperata :Such a fucking country,what a life of shit, e cioè che fottuto paese e che vita di merda.
In effetti, l'hanno voluto tanto questo paese, per regalare però alle generazioni dal dopoguerra in poi tanto servizio militare e una condizione di allerta permanente. Come mai l'opinione della ragazza sopra citata non è tanto diffusa? come mai le giovani famiglie israeliane non se ne vanno in massa da quel paese di fanatici farsi una vita in pace da un'altra parte?
La risposta la danno queste foto: in Israele si pratica, nei confronti dell'infanzia, una pedagogia dell'odio e del coinvolgimento nell'orrore della distruzione che comincia fin dalla piu' tenera età.
Infatti, come si vede sempre in queste foto, i bimbi israeliani vengono coinvolti nell'argomentazione secondo cui i soldati sono i "buoni" che li proteggono , che i missili vanno a distruggere i "cattivi", così vengono educati ad avere familiarità con carri armati e uomini in divisa ed invitati, presumo dopo adeguata preparazione psicologica, a scrivere "messaggini" sugli strumenti di morte che vengono lanciati sulla testa dei "nemici"
i messaggini sono indirizzati ai nemici e dicono pressapoco
"die with love" , "crepate con amore"
Capito? crepate con amore...by israeli kids... e così anche i bambini, in quella terra sono parte dell'azione collettiva che va a distruggere, sono coinvolti, anche loro per le loro possibilità, nella guerra di questi folli scatenati...è così che si formano i bravi soldatini , già da quando hanno 6 o 7 anni, e meno male che secoli di pedagogia hanno segnato il progresso nell'educazione dell'infanzia, ovvio: questo non vale per i barbari musulmani ma presso l'occidente, cui Israele appartiene,sì.
Bella roba - Chissà cosa ne direbbe Luigi Cancrini?
Ah, per la cronaca
I teneri messaggi dei bimbi israeliani sono pervenuti. Non so però se l'oggetto dell'augurio sia stato propriamente "buono"
ps: non so perchè ma mi viene in mente Emilio Fede che, in occasione di una manifestazione pacifista commentò negativamente il comportamento di alcuni genitori che osarono portare in corteo i loro bambini, alcuni dei quali esponevano cartelli che chiedevano la pace. Fede appello' questo fatto come una "vile strumentalizzazione" da parte dei "pacifinti". Chissà che ne direbbe di quest'iniziativa pedagogica israeliana...
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sei una povera cogliona clero
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iolosò Thursday, Aug. 31, 2006 at 10:42 AM |
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Puttanate del genere le scrive informazionecorretta sull'educazione dei bambini palestinesi.
Sei una stronza in malafede come Allam, solo che fai il tifo per la squadra avversaria alla sua.
Sarebbe bello legarvi e darvi fuoco insieme, un bel falò con il Pinocchio d'Egitto e la Razzista Svanita.
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che ci vuoi fare?
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cloroalclero Thursday, Aug. 31, 2006 at 10:51 AM |
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Puo darsi, però anche se "tifo", come dici te, tifo per la squadra che in questo paese e non solo, mi pare perdente, per cui non mi pare di far tanto del male, sai com'è, ho un debole per i perdenti. La verità infusa invece desta poco interesse, sia provenga da te o da qualche altra testa di minchia come te, clericale o meno.
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Con cloroalclero
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anam Thursday, Aug. 31, 2006 at 6:55 PM |
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Avevo già visto quelle foto! Ma antisionista di che? non ha scritto ebrei ma israeliani, è possibile che non si possa parlare male di uno stato che oltre ad uccidere solo una "razza" fa questo ai suoi figli? Mi viene da vomitare!!! Fuitevinne 'a israele! Provate a vedere in giro per il mondo quanti l'hanno già fatto! Ho chiesto in India a degli israeliani perchè erano lì e hanno risposto che vogliono stare lontani dalla guerra, che da loro c'è sempre. E perchè scelgono soprattutto l'India? Perchè non vengono additati come nemici x quello che il loro paese fa, perchè sanno che quello che succede è colpa dello stato israeliano.
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religioni
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@ Thursday, Aug. 31, 2006 at 7:33 PM |
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Che le religioni siano merda non ci piove. Tutte e sopratutto quelle monoteistiche. Prima di tutto l'ebraica e quelle derivate: cristianesimo e islam. In nome di di quell'inesistente porco di Dio tutte queste religione hanno commesso e commettono crimini contro l'umanità. Perciò CHIUNQUE insegni una pedagogia di morte ai propri figli è un pezzo di merda. Perciò i genitori israeliani, che fanno scrivere quegli "amorevoli" messaggi sulle bombe destinate ai libanesi, sono dei pezzi di merda e non possono giustificarsi dicendo che i musulmani isegnano ai propri figli ad odiare gli ebrei.
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ancora sull'
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educazione israeliana Thursday, Aug. 31, 2006 at 8:22 PM |
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basata sulla distinzione tra "ebrei" e "gentili":
http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1133418.php
Il Concilio Talmudico formato dai Rabbini e dai Saggi della Torah, conosciuto anche come Concilio di “Yesha” che rappresenta gli insediamenti ebraici nei territori occupati del West Bank e di Gerusalemme, ha stabilito che in periodo di guerra è permesso, e persino consigliabile, colpire e sterminare civili non ebrei. "IN GUERRA ANCHE I BAMBINI DEI NEMICI POSSONO ESSERE STERMINATI" Libano DI KHALID AMAYREH
Il Concilio Talmudico formato dai Rabbini e dai Saggi della Torah, conosciuto anche come Concilio di “Yesha” che rappresenta gli insediamenti ebraici nei territori occupati del West Bank e di Gerusalemme, ha stabilito che in periodo di guerra è permesso, e persino consigliabile, colpire e sterminare civili non ebrei.
L’ultimo editto emanato dal Concilio e pubblicato martedì scorso sul sito internet "Ynetnews" del quotidiano israeliano Yedeot Ahronot, afferma che “secondo la legge ebraica, in periodo di guerra non esistono ‘civili innocenti’ dalla parte del nemico.”
Attenzione! A seguire galleria fotografica con immagini particolarmente cruente
“Tutte le discussioni riguardo la moralità cristiana stanno indebolendo il morale dell’esercito e della nazione e le stiamo pagando col sangue dei nostri soldati e dei nostri civili”, si legge nella stessa dichiarazione.
Il Concilio ha emanato una simile ordinanza due settimane fa incitando l’esercito israeliano a “sterminare il nemico” e “a non esitare ad uccidere civili nemici”. Ha poi etichettato come “moralità cristiana” tutte le leggi e convenzioni internazionali che proibiscono, in guerra, di considerare deliberatamente come obiettivi i civili, definendo invece questa pratica come “mitzvah”, una buona cosa.
Secondo fonti israeliane, la maggior parte delle fazioni non laiche (inclusi i potenti movimenti religiosi e ‘nazional-religiosi’) hanno espresso profonda soddisfazione per il secondo massacro di Cana perpetrato il 31 luglio e conclusosi con la morte di almeno 60 civili libanesi di cui 37 bambini.
Inizialmente l’esercito israeliano ha affermato che guerriglieri Hezbollah si trovavano all’interno dell’edificio di tre piani colpito dall’aviazione, dichiarazione ritrattata martedì scorso dai comandanti dell’esercito israeliano che hanno riconosciuto di non aver avuto alcuna prova di guerriglieri nascosti tra i civili massacrati nel bombardamento.
Alcuni alti ufficiali si sono scusati per la carneficina mandando su tutte le furie rabbini e saggi del Talmud, i quali sostengono che Israele non debba scusarsi per l’uccisione di civili nemici poiché, secondo Halacha (legge religiosa ebraica), in periodo di guerra non esistono né civili né innocenti.
Non è la prima volta che vengono emanati codici di condotta di questo tipo: circa due anni fa, un gruppo di importanti rabbini esortò l’esercito israeliano a “non esitare ad uccidere civili e bambini palestinesi.”
In una lettera indirizzata all’allora ministro della difesa Shaul Mofaz, i rabbini, che rappresentano la corrente principale del giudaismo ortodosso, affermarono che “in guerra uccidere i civili è normale” e che l’esercito israeliano “non dovrebbe titubare nell’uccidere civili non ebrei per salvare vite ebraiche”.
“Il precetto cristiano per cui bisogna ‘porgere l’altra guancia’ non ci riguarda e non ci faremo convincere da chi dà più valore alle vite dei nostri nemici che alle nostre” dichiarava la lettera firmata da parecchi rabbini tra cui Haim Druckman, ex membro della Knesset ed ora a capo di un vasto movimento giovanile religioso conosciuto come Bnei Akiva Society.
Tra i firmatari c’erano anche Elizer Melamed, responsabile dell’università religiosa del West Bank, Youval Sharlo, a capo dell’università talmudica a Petah Tikva in cui gli studi talmudici sono applicati al servizio militare, e Dov Lior, rabbino di Kiryat Arba, vicino ad Hebron. Lior, che definì il carnefice Baruch Goldstein un “gran santo” afferma che “è ben evidenziato nella Torah il fatto che le vite degli ebrei hanno maggior valore rispetto alle altre”. “Un migliaio di vite di non ebrei non valgono l’unghia di un ebreo.” Il 25 febbraio 1994 Goldstain uccise 29 palestinesi innocenti che stavano pregando nella moschea nel centro-città di Hebron.
Le vite degli ebrei valgono di più. Gli editti talmudici incoraggiano l’uccisione di “civili nemici” da parte dell’esercito israeliano facendo leva su diversi passaggi dell’Antico Testamento in cui Yahweh ordina agli Israeliti di massacrare ogni uomo, donna e bambino e di non lasciare niente di vivo nella Terra di Cana. Effettivamente molti rabbini ebraici sono a favore dell’uccisione di civili nemici in periodo di guerra e citano a tal proposito alcuni brani biblici, tra cui Giosué 6-20: “Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino.” Ci sono anche numerosi ed inconfondibili passaggi nel Talmud di Babilonia che considerano i non-ebrei come animali e le cui vite hanno pochissima (se non nulla) importanza. Il Primo Ministro Israeliano Ehud Olmert ha pubblicamente dichiarato lo scorso giugno che “le vite degli ebrei valgono più di tutte le altre.” Gli editti talmudici di questo tipo non dovrebbero essere ignorati senza dare loro l’importanza che in effetti hanno.
Basta pensare che circa la metà degli alti ufficiali dell’esercito israeliano sono stati indottrinati per mezzo dell’ideologia talmudica e sono legati alle cosiddette fazioni nazional-religiose; il risultato è che questi editti talmudici difficilmente cadono inascoltati all’interno delle forze militari.
Tutto ciò dovrebbe spiegare, almeno parzialmente, gli insensibili massacri di civili libanesi e palestinesi compiuti dall’esercito israeliano senza il minimo senso di colpa o rimorso.
Fonte: http://umkahlil.blogspot.com Link: http://www.uruknet.info/?p=m25440&hd=0&size=1&l=e 02.08.2006 Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org di ANDREA GUSMEROLI. Immagini di vittime tra i bambini prese dalla galleria fotografica "Death in Lebanon" di Sarah Meyer ( sarahmeyer@fastnet.co.uk ), INDEX RESEARCH Fonte:http://indexresearch.blogspot.com/ Link:http://www.uruknet.info/?p=m25681&hd=0&size=1&l=e 12.08.2006
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