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Fiat ariserus
by ausenti Monday, Sep. 18, 2006 at 12:38 AM mail:

cument'est andada?

DOMENICA 17 SETTEMBRE, ORE 19, MONTEVECCHIO
ASSEMBLEA PUBBLICA – DIBATTITO APERTO

260 mila metri cubi di cemento si abbatteranno sulle miniere abbandonate del Sulcis. Questo il dato che riassume il senso dell'operazione voluta dal governo regionale.
La messa in vendita di Ingurtosu, Monte Agruxau, Masua, Naracauli, Pitzinurri, è solo la prima fase di un progetto di privatizzazione di aree di grande pregio ambientale. Ora si prepara il bando di vendita per Montevecchio, poi toccherà probabilmente all’Asinara.
Le miniere: patrimonio storico culturale ambientale di immenso valore. Luoghi affascinanti, testimoni silenziosi dello sfruttamento feroce del lavoro dei minatori, e dell'identità dei sardi che contro lo sfruttamento lottarono.
Una enorme colata di cemento per pochi posti di lavoro subordinato e stagionale. Dalle industrie chimiche alle servitù militari passando per l’edilizia turistica, la Sardegna è un crogiuolo di scelte cosiddette condivise rivelatesi poi devastanti.
Cosa che prima non sì è sentito il bisogno di fare davvero, ora la Regione decide di bonificare quei siti. A spese della collettività. Un vero affare per le multinazionali che li compreranno.
Dobbiamo fermare la vendita.
La Sardegna è piena di alberghi chiusi nove mesi l’anno. Portano devastazione e sfruttamento, nessun benessere alla gente, ricchezza solo per gli speculatori.
Possibile che in un sussulto di dignità non si riesca a tenere lontane le ruspe almeno da una piccola zona, ricca di storia e memoria, da un ecosistema affascinante e delicato, da bonificare e tutelare ma non da depredare?
Vogliamo che quelle aree rimangano di proprietà pubblica; vogliamo che non si costruiscano alberghi di lusso e campi da golf; vogliamo sia rispettata la memoria, sia raccontata la storia, delle tante e dei tanti che hanno sofferto e lottato in quelle gallerie e cunicoli; vogliamo siano preservati l’ambiente, le tipicità geologiche, le specie vegetali e animali caratteristiche; vogliamo sia fatta una bonifica; vogliamo siano regolati i flussi turistici in modo da contenerne l’impatto ambientale.
Vogliamo che la popolazione locale sia aiutata nei suoi progetti autonomi, sostenibili, capaci di conservare l'ambiente, combattere la povertà, la disuguaglianza, l'esclusione sociale.
Progetti a misura d'uomo per una terra libera popolata da donne e uomini libere/i, contro l'invasione ed il saccheggio delle multinazionali del turismo.

Comitato di base contro la privatizzazione e per la gestione popolare e collettiva delle aree minerarie

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PROVATE!!!
by tostobiu Monday, Sep. 18, 2006 at 6:30 PM mail:

Leggo "comitato di base per..." e mi viene in mente un numero esiguo di compagni che prova a sensibilizzare ed ad organizzare la realtà isolana!
Se mai si riuscirà ad organizzare un movimento compatto come in barbagia contro il parco nazionale QUESTO già può essere considerato un sucesso in un pezzo di sardegna( IL CAMPIDANO ) che pare non si interessi che al proprio orticello!!
Usate l'arma della comunicazione e PROVATECI!!
uno che ci prova....ma al di là del mare!

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Primus arresurtaus
by Presenti Monday, Sep. 18, 2006 at 6:45 PM mail:

Ieri si è tenuta a Montevecchio l'assemblea pubblica sulla vendita dei siti minerari.
Dal nostro punto di vista, quello di chi lontano da strumentalizzazioni partitiche si oppone alla vendita cercando di proporre alternative mirate alla crescita del benessere della parte meno ricca della popolazione nel rispetto di ambiente/storia/identità piuttosto che all'arricchimento di pochi, il risultato è stato incoraggiante.
Pertanto abbiamo deciso di ritrovarci martedi 19 settembre (domani), alle 18,30, presso il Social Forum di Cagliari (via Lanusei, 19), per decidere ulteriori sviluppi, ed organizzare la manifestazione del 1° ottobre.
Molte persone, in questi mesi, hanno manifestato solidarietà con la nostra lotta ed espresso la volontà di partecipare e/o collaborare. E' il momento di farlo. Dobbiamo dimostrare che una parte importante di Sardegna non condivide quella scelta.
La riunione di domani è molto importante. Dobbiamo decidere insieme.
Siete tutte e tutti invitatissime/i a partecipare.

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