Giornata contro la guerra e contro le cluster bomb.
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CONTRO LA GUERRA SENZA SE E SENZA MA
La percezione che noi popoli occidentali, abbiamo della guerra è molto lontana dalla realtà. Preoccupati di mantenere il nostro attuale livello di benessere, diventiamo sempre più insensibili agli orrori a cui condanniamo altri popoli. Siamo pronti a marchiarli con l’appellativo di terroristi, a relegarli al ruolo di nemici. Così siamo arrivati al paradosso, che va oltre ogni morale, perfino religiosa, di considerare culture diverse come una minaccia rifiutando di conoscere la loro storia, la loro tradizione e di condannarle ad una esistenza marginale, sottoposte alle decisioni dei nostri “illuminati” governi.
Nel nostro paese, uno dei primi atti del governo di centro-sinistra è stato il rifinanziamento delle missioni militari in Afghanistan e Iraq. Questo ci dovrebbe far riflettere sull’impossibilità di affidare a questo o a quel partito la nostra urgenza di pace, sulla necessità di attivarci in prima persona affinché quel forte sentimento popolare di giustizia, che si respirava nelle grandi manifestazioni del 2001 e 2003, torni ad agire in una forma organizzata, capace di farsi ascoltare dai suoi governanti. In linea con quanto stabilito nel Social Forum di Atene, che ha individuato nel mese di Settembre il mese delle mobilitazioni internazionali contro la guerra, il Coordinamento Contro la Guerra Valle del Sacco Monti Lepini invita a partecipare il 23 Settembre ad una giornata di riflessione, per ribadire con forza, insieme alle associazioni e ai singoli cittadini che si battono per il riscatto dei popoli oppressi, la nostra assoluta contrarietà alla presenza di truppe militari italiane in ogni teatro di guerra, nel rispetto dei principi dell’articolo 11 della Costituzione, ed inoltre:
* per chiedere la conversione delle strutture militari (aeroporti, poligoni di tiro, porti,ospedali ecc.) in strutture ad uso civile * per cercare soluzioni possibili, che non penalizzino le lavoratrici e i lavoratori, per la riconversione delle industrie belliche a industrie civili * per chiedere lo smantellamento delle basi Americane e NATO dal suolo italiano * per chiedere una concreta riduzione delle spese militari e destinare quei fondi alla spesa sociale * per chiedere la messa al bando delle armi di distruzione di massa a qualsiasi esercito esse appartengano
La scelta di Colleferro come luogo per l’iniziativa del 23 Settembre non è casuale. Da anni denunciamo la presenza sul nostro territorio della Simmel Difesa, una delle industrie belliche più attive nella produzione e nel commercio mondiale di armi, comprese le micidiali bombe Cluster i cui effetti sono documentati anche negli ultimi bombardamenti di Israele sul Libano. Dal 1999 il nostro Coordinamento tenta di instaurare un dialogo con le parti interessate (sindacati, lavoratori, azienda) , ricevendo in risposta indifferenza e diffidenza. Rinnoviamo nuovamente a queste categorie l’invito a partecipare all’incontro per tentare di individuare insieme soluzioni condivise e accettabili da tutte le parti in causa, ricordando loro che, continuare ad ignorare il problema non è il modo migliore per fare i conti con la propria coscienza.
Coordinamento Contro la Guerra Valle del Sacco Monti Lepini nosimmel@libero.it
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