Perché nessuno osa condannare Israel per i suoi crimini di guerra?
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Situata nella periferia di Beirut la spiaggia di Ramlat el Baida famosa per l’acqua limpida e la sabbia bianca, normalmente affollata d’estate durante il week-end di questi tempi è totalmente deserta. Le uniche persone visibile sono dei volontari e dei militari armati di semplice pale incaricati di fare sparire la peggiore catastrofe ecologiche mai vista in Libano. La loro missione raccogliere una dopo l’altra le infinite paline di nafta che sporcano il luogo come altri 150 chilometri di coste risultato dei bombardamenti israeliani avvenuti due mesi fa. Nel mezzo del mese di Luglio, pochi giorni dopo l’inizio dell’aggressione al Libano, l’aviazione israeliana aveva bombardato la centrale elettrica di Jived, situata a circa 20 chilometri di Beirut, distruggendo sei serbatoi di nafta spargendo il corrispettivo di 110 000 barili d’olio combustibile nel mare mediterraneo. La conseguenza di questo crimine di guerra è che due terzi delle coste libanese sono ormai ricoperte di paline di nafta fino al nord sulle coste Siriane.
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