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rinviati a giudizio 9 antirazzisti
by FAI Tuesday, Sep. 26, 2006 at 11:02 AM mail:

rinviati a giudizio 9 antirazzisti




L'11 dicembre inizierà il processo contro 9 antirazzisti accusati di
interruzione di pubblico servizio per aver manifestato contro il
CPT-lager di Corso Brunelleschi.
Di seguito il comunicato emesso dalla Commissione di Corrispondenza
della FAI.

Torino, contro la repressione l'unica risposta è la lotta
Il 20 novembre del 2000 un nutrito gruppo di antirazzisti manifestò di
fronte al municipio di Torino per la chiusura del centro di permanenza
temporanea di Corso Brunelleschi. Quel giorno al consiglio comunale la
questione del CPT era all'ordine del giorno. Mentre alcuni
volantinavano all'esterno, a nove compagne e compagni, dopo oltre
un'ora di attesa, venne concesso dalla digos di godere del diritto di
assistere alla seduta del consiglio comunale. Previa identificazione e
perquisizione, i nove poterono accedere al loggiato riservato al
pubblico.
Durante un'interrogazione del leghista Borghezio gli antirazzisti
aprirono uno striscione con la scritta "Chiudere i lager, aprire le
frontiere". Ricordiamo che Borghezio è lo stesso losco figuro che
spruzza il disinfettante addosso agli immigrati su autobus e treni, lo
stesso, che nel luglio di quel medesimo anno, a capo di un manipolo di
camicie verdi, diede fuoco a un ricovero per immigrati sotto un ponte
di Torino.
I vigili urbani aggredirono gli antirazzisti strappando loro lo
striscione, mentre i volantini venivano gettati oltre il loggione.
L'aspro confronto che si aprì nel consiglio comunale mentre i nove
compagni vennero buttati fuori determinò una breve sospensione dei
lavori.
Qualche giorno fa, dopo ben sei anni, i nove antirazzisti - tra loro
due aderenti alla Federazione Anarchica Torinese - FAI - sono stati
rinviati a giudizio per interruzione di pubblico servizio, e il
processo a loro carico inizierà il prossimo 11 dicembre. A firmare
questo insulso provvedimento giudiziario è il solito Maurizio Laudi,
quel pubblico ministero che ha fatto della repressione e delle
montature per stroncare ogni opposizione sociale un obiettivo politico
imprescindibile: ogni scusa è buona per criminalizzare e trascinare
nelle aule dei tribunali tutti quelli che non si piegano alla barbarie
dello stato. Si cerca di colpire per via giudiziaria chi si batte
contro i CPT, contro le leggi razziste, contro la repressione e la
devastazione ambientale.
Non è un caso che la repressione torni a colpire proprio a Torino
abbattendosi anche sugli anarchici. Ci rendiamo conto di come il
Potere tema più di ogni altra cosa la forza di chi non rinuncia ad
esprimere il proprio pensiero manifestando apertamente il proprio
dissenso. Chi lotta contro ingiustizie e abusi, chi ha scelto di
battersi ogni giorno per la libertà di ogni individuo e per una
società fondata sull'autogestione e la solidarietà entra
automaticamente nel mirino della repressione anche con i motivi più
pretestuosi.
Esprimiamo massima solidarietà alle compagne e ai compagni torinesi
colpiti dalla repressione convinti del fatto che l'unica risposta
possibile è continuare a lottare coinvolgendo tutta la società e
smascherando apertamente i tentativi che le istituzioni attuano per
spegnere le lotte e le rivendicazioni per un mondo più equo, più
giusto e più vivibile.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

cdc@federazioneanarchica.org

http://www.federazioneanarchica.org

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