Sono amareggiata. Così per l’ennesima volta viene fatto il gioco dei mafiosi che impongono alla gente comune (e non, a quanto traspare dalle dichiarazioni dell’On. Pisanu) di vedere la Calabria sotto la lente deformante della violenza e del “menefreghismo”! Grazie. Grazie all’Onorevole Pisanu per la sua sedicente “attenta analisi”. Un’ analisi che però non tiene in considerazione alcuni aspetti che a mio modesto parere sono importanti. L’ex Ministro Pisanu asserisce: “Capisco l'indignazione dei ragazzi di Locri, ma debbo mio malgrado osservare che essi rappresentano soltanto una piccola generosa minoranza della società calabrese”. No, non ci siamo. I Ragazzi di Locri, da quelli del Movimento Ammazzateci tutti, a coloro che hanno emozionato l’opinione pubblica con l’eloquente striscione bianco esposto in Piazza Tribunale il giorno seguente all’assassinio del Vice Presidente Fortugno, a quelli che quotidianamente lottano per cercare di avere giustizia per i morti ammazzati nella Locride, ai giovani delle Libere Associazioni Antimafia (quelle vere e non a pagamento), ai meno giovani, ex sessantottini che permettono oggi ai propri figli di sfilare per le strade e di gridare contro quelle Istituzioni troppo spesso consapevolmente assenti, fino a noi vittime di mafia che non abbiamo molto da perdere, ma che troviamo in questo Movimento Spontaneo la forza e la voglia di continuare a combattere per ottenere non solo GIUSTIZIA ( che ci spetterebbe di diritto ), ma soprattutto che non ci siano altri morti, altre vite spezzate, altri genitori da consolare…sono tanti. Noi TUTTI siamo Ragazzi di Locri. E chi dice che siamo solo una minoranza, non solo si sbaglia e trasmette un messaggio non vero, ma agisce anche facendo il gioco di chi, per anni, ha permesso che la Calabria fosse solo sinonimo di ‘ndrangheta, violenza e terrore. Mi dispiace, ma questo non è accettabile, non dopo la forte e coraggiosa reazione all’omicidio di Franco Fortugno. Non è accettabile giudicare quanto siano o meno minoranza dei ragazzi che da un anno girano in lungo ed in largo l’Italia per parlare della propria regione e, attenzione: non per “muovere a compassione” le folle, ma per spiegare come si vive nella punta dello Stivale, e lo fanno con l’orgoglio e la determinazione che solo le giovani speranze sanno trasmettere. Loro non dicono: “Ci vergognamo di essere Calabresi”, ma “NOI SIAMO ORGOGLIOSI DI ESSERE CALABRESI, SONO GLI ‘NDRANGHETISTI CHE DEVONO ANDARSENE, ED E’ LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE CHE CI DEVE DELLE RISPOSTE”. E non sono soli, perché insieme a loro ci sono le famiglie oneste, ci sono quei Calabresi che sanno dire di NO alle allettanti proposte della ‘ndrangheta, coloro che per continuare a vivere onestamente sono stati costretti a scappare via, non solo dalla Calabria, ma dall’Italia! Quello che si sarebbe forse dovuto dire è che le persone oneste in questa regione NON SONO TUTELATE, questo si, ma non dipende certo da noi cittadini comuni. Noi da quaggiù facciamo richieste su richieste, ma nessuno ci ascolta, o peggio…fanno finta, promettono e non mantengono. Sono 15 anni che giace in Parlamento il Disegno di Legge Lazzati (ideato dall'omonimo Centro Studi) che prevede l'inibizione della propaganda elettorale a coloro che sono sottoposti alle misure di sorveglianza speciale: una svolta nella connivenza tra mafia e politica, un metodo che va proprio ad interrompere questo connubio che da troppo tempo infesta la nostra storia. Eppure di questo non si parla. Però si contano i Ragazzi di Locri, si dice che sono pochi, che non hanno seguito. Non è vero. I Ragazzi di Locri non sono lasciati soli dai conterranei e nemmeno dai Ragazzi di Locri d’Italia (quasi 1.400 iscritti nel forum di http://www.ammazzatecitutti.org), ma sono lasciati soli dallo Stato. Sono lasciati soli da chi, invece di ascoltare, di venire tra di noi, di vivere ciò che viviamo fa analisi basate solo su stereotipi. Mi sento offesa, da Calabrese, da ‘Ragazza di Locri’ e da ‘Vittima di mafia in cerca di Giustizia’. Qua noi chiediamo aiuto e sostegno ed invece di darcelo ci viene detto che siamo pochi ed isolati. La ‘ndrangheta…sentitamente ringrazia.
|