FRANCAVILLA. Domenica 8 ottobre alle ore 10 e 30 dalla stazione ferroviaria di Tollo (lato spiaggia) ci sarà la passeggiata per difendere la costa.
«Dobbiamo ritrovarci tutti alla Postilli- Ricci», spiegano gli organizzatori, «la spiaggia minacciata da una strada più larga della Ss 16, una mostruosità che tra l’altro ci costerà moltissimo per la sua manutenzione, poiché vicino alla battigia. Sarà un’occasione per chiedere di fermare gli scempi». Quale sarà il futuro della costa teatina? Difficile dirlo oggi, anche perché ci sono fronti contrapposti. Da una parte i cittadini e gli ambientalisti che vogliono una vera e propria riserva, di cui facciano parte la Postilli- Riccio, Ripari di Giobbe, l’area dismessa della Fsi compreso tutta la costa che dal cimitero dei canadesi va fino a Ripari Bardella. Da un’altra parte i sindaci che premono per la costruzione della strada a scorrimento veloce a ridosso del mare e la costruzione di porti turisti con problemi conseguenti legati all’erosione. E, infine, qualche giorno fa, l’ultima novità: la volontà dell’amministrazione di Ortona di promuovere la realizzazione di una grande struttura alberghiera sulla spiaggia a 10 metri dalla linea in cui si infrangono le onde. La manifestazione si incontrerà al fiume Foro, con un’altra manifestazione sempre in difesa della costa, degli amici di Francavilla, che in senso inverso percorreranno il loro territorio «Ortona», spiegano ancora gli organizzatori, «grazie ad una pianificazione territoriale cieca sta svendendo in nome di progetti di sviluppo e Vasto sta facendo lo stesso con punta Aderci. Dobbiamo farci sentire».
RICORSO AL TAR E SPECULAZIONI
La passeggiata è organizzata dal Comitato per la Difesa della Costa Ortonese (comitato in via di ufficializzazione), formato da associazioni CIC, OSF ed altri, e partiti quali lo SDI, i DS, Rifondazione Comunista e Verdi. Gli stessi aderenti hanno poi dato vita ad un ricorso al Tar per contestare l’opera che unisce le contrade diPostilli al Lido Riccio in teritorio ortonese. «Ci sarà anche un ricorso alla Corte dei Conti, dove denunciamo il grave attacco ambientale, che graverà tra l'altro con pesanti costi sulla collettività», spiegano i membri del comitto, «infatti per manutenere una strada così pensata a ridosso della battigia occorreranno migliaia di euro. Inoltre contestiamo la violazione delle disposizioni dell'articolo 104/94, poiché si spenderanno 6 milioni di euro concessi al Comune dalla Regione Abruzzo per realizzare un intervento del tutto diverso da quello per il quale gli era stato dato inizialmente. Infatti la strada che potrà essere realizzata con 6 milioni di euro si riduce ad essere una strada urbana di quartiere». C’è poi la volontà di tutelare un pezzo di costa molto più ampio che comprende tutto il tratto ortonese in vista della futura costituzione del Parco della costa teatina. «Si susseguono voci allarmanti di imminenti speculazioni in diversi tratti», proseguono i membri del comitato, «per questo chiediamo a gran voce di inserire nella riserva la spiaggia con la verde collina che è a ridosso che va da Postilli a Lido Riccio, la collina di Ripari di Giobbe e tutta l'area che va dal cimitero dei Canadesi sino a Ripari Bardella internandosi almeno di 300 metri e più. Questi ultimi siti, tra l'altro, oltre ad essere dei luoghi paesaggisticamente rari, sono scrigni che conservano reperti archeologici di importanza rilevante, pensiamo solo alla fornace romana e alla Basilica Paleocristiana che si trovano sul colle dell'Acqua Bella; proprio quella che si pensa di "regalare", a immobiliaristi di varia potenza e lignaggio. Siamo rattristati e sconfortati per la raggelante foto di quello che i cittadini sono per i nostri amministratori: il nulla».
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