In merito agli articoli comparsi a mezzo stampa sui quotidiani di cronaca bolognese l'11 Ottobre 2006 sull'assemblea della Commissione Servizi sociali, Casa, Servizi alla persona, Immigrazione tenutasi alle ore 18:00 presso il circolo “La Fattoria” di via Pirandello 6: sono molte le imprecisioni e le falsificazioni che, anche tramite le mistificanti dichiarazioni dell'assessore Merola e del Presidente del Quartiere San Donato Malagoli, sono apparse nei sopracitati articoli delle testate “il Domani”, “il Resto del Carlino” e “la Repubblica”. Ricostruiamo in questo comunicato stampa gli avvenimenti della giornata di martedì 11 ottobre: in mattinata alle ore 7:00 un centinaio fra poliziotti, vigili e carabinieri si sono presentati, su mandato del Comune e dell'assessore alla Casa Merola, presso sei abitazioni occupate di via Tibaldi 26 e via Zampieri sfondando le porte senza alcun preavviso e sgomberando le persone che ci abitavano. In risposta alla scelta dell'amministrazione di rispondere al disagio abitativo a Bologna esclusivamente con la politica del manganello, una sessantina di attivisti dei collettivi di lotta per la casa si sono presentati alla sopracitata assemblea alla quale sarebbe stato presente anche l'assessore Merola, diretto mandante degli sgomberi avvenuti in mattinata. Ad assemblea già avviata al momento del passaggio della parola da parte del Coordinatore della Commissione Simone Spataro all'assessore Virginio Merola si sono levati dalla sala una serie di fischi e di slogan rivolti all'assessore, che gli hanno impedito di prendere parola. Le decine di attivisti hanno srotolato uno striscione nei pressi dei microfoni, prendendo parola e comunicando ai cittadini intervenuti che in quella giornata non sarebbe stato consentito di intervenire all'assessore: a fronte delle promesse elettorali sulla necessità di assegnare tutte le case sfitte mai mantenute, a fronte di due anni e mezzo di immobilità della giunta sulla questione della casa a Bologna, a fronte delle menzogne che l'assessore continua a raccontare in occasione di ogni incontro pubblico così come riguardo alle ripetute promesse che non ci sarebbero stati più sgomberi senza preavviso, Merola ha deciso un'altra volta di porre fine al dialogo avviato nel corso dell'ultimo incontro inviando inaspettatamente la polizia a sgomberare questi alloggi. L'assessore Merola, dopo aver richiesto un intervento della polizia, ha dunque abbandonato la sala, accompagnato dal Presidente di quartiere Malagoli e dal Coordinatore della Commissione Spataro, rinunciando ad intervenire e lanciando invettive contro quanti, in quel momento, stavano ormai per riprendere il corso dell'assemblea. Successivamente l'assemblea è potuta tranquillamente continuare, con la presenza e gli interventi dei cittadini, del responsabile dei locali e degli attivisti. L'assemblea, anche a detta dei cittadini presenti, è stata molto utile a fornire ai presenti uno spaccato della situazione abitativa bolognese, anche aldilà dei limiti geografici del quartiere San Donato, tanto è vero che da parte del responsabile del circolo c'è stata la proposta di costruire un ulteriore momento assembleare aperto al resto della cittadinanza per discutere collettivamente delle problematiche portate, proposta recepita dai collettivi di lotta per la casa. Un primo video dell'assemblea è già disponibile sul sito di Indymedia Bologna all'indirizzo: http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1163702.php e un secondo video, più ampio, è in via di preparazione e verrà presto reso pubblico, oltre che a mezzo internet, anche nel corso di iniziative di comunicazione rivolte alla città. Questi video dimostrano la non veridicità dei resoconti riportati sui giornali, dovuta all'abbandono della sala da parte dei giornalisti presenti impegnati a raccogliere esclusivamente le dichiarazioni dell'assessore, senza assistere alla continuazione dell'assemblea. Inoltre dalle registrazioni in nostro possesso si rileva chiaramente che nessuna aggressione fisica è stata perpetrata ai danni di nessuno dei presenti e che Merola, Malagoli e Spataro non sono stati fisicamente allontanati, ma hanno autonomamente lasciato la sala, compiendo peraltro gesti provocatori rivolti verso gli attivisti e ingiuriando a loro volta i presenti.
Movimento Autorganizzato Occupanti Passepartout Rete Universitaria
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