Il breve documento che segue è il frutto del dibattito sviluppatosi all’interno dei Comitati No Tav della Val Susa, della Gronda Ovest e di Torino in vista della conferenza dei servizi prevista per il 12 ottobre e alla luce delle reiterate dichiarazioni pro Tav del governo, della presidente della regione e del sindaco di Torino.
Vi si ribadisce un’intransigente opposizione al Tav, l’autonomia del movimento, la sua trasversalità e il metodo decisionale orizzontale e libero che lo caratterizza e che ne costituisce la forza.
NON UN PASSO INDIETRO… NON CI SONO GOVERNI AMICI!
Il breve documento che segue è il frutto del dibattito sviluppatosi all’interno dei Comitati No Tav della Val Susa, della Gronda Ovest e di Torino in vista della conferenza dei servizi prevista per il 12 ottobre e alla luce delle reiterate dichiarazioni pro Tav del governo, della presidente della regione e del sindaco di Torino. Vi si ribadisce un’intransigente opposizione al Tav, l’autonomia del movimento, la sua trasversalità e il metodo decisionale orizzontale e libero che lo caratterizza e che ne costituisce la forza.
Il TAV è inutile, costoso e dannoso, qualsiasi procedura decisionale si segua. (legge obiettivo o procedure ordinarie)
Il movimento popolare contro il TAV si è ripreso la libertà di decidere sul proprio futuro, sulla tutela della salute e sulla salvaguardia del territorio. Riteniamo, pertanto, scorretto il metodo che ha definito la piattaforma di convocazione della Manifestazione romana del 14 ottobre 2006.
Non dubitiamo delle buone intenzioni che hanno guidato la stesura del documento, ma diventare organizzatori senza essere coinvolti non rispecchia le modalità che abbiamo scelto.
Abbiamo condiviso la scelta di convocare una grande manifestazione nazionale che unisse le ragioni dei movimenti che si oppongono alla realizzazione delle grandi opere, ma è sotto gli occhi di tutti che queste ultime sono state volute dai Governi, sia di destra che di sinistra.
La Legge Obiettivo è il coronamento di un processo ultra ventennale, volto a spianare la strada al partito unico degli affari.
La Finanziaria 2006 /2007 prevede un uso scellerato delle nostre liquidazioni, (Tfr) destinandole ad un“fondo infrastrutture”, inventato appositamente per finanziare il progetto fallimentare delle grandi opere. Questo provvedimento conferma la perversa continuità del Governo attuale con quello precedente.
Fermo è il nostro impegno contro: - la linea ferroviaria Torino Lyon - l’inquinamento da diossine e PCB presente in prossimità dell’Acciaieria Beltrame. - il raddoppio autostradale del Frejus e a favore del contingentamento dei TIR
È in gioco la definizione stessa di “bene comune”, una definizione che non può coincidere con quella di profitto, ma si articola intorno ai nodi della decisionalità, della partecipazione, della libertà di progettare un futuro in cui la “ crescita” si misuri su parametri condivisi. Siamo a fianco di coloro che lottano contro le mille nocività che aggrediscono ogni angolo d’Italia.
Su questi temi continueremo ad impegnarci in ogni occasione e chi di noi riterrà opportuno partecipare alla Manifestazione del 14 ottobre lo farà su questi contenuti.
Associazione Difendiamo il futuro – NO TAV, Associazione Montagna Nostra, Collettivo pianezzese autogestito Laboratorio Zero, Comitato autogestito contro il TAV e tutte le nocività di Torino e Caselle, Comitato NO TAV Alpignano, Comitato NO TAV Avigliana, Comitato NO TAV Condove, Comitato NO TAV Meana, Comitato NO TAV Rivoli, Comitato NO TAV Villar Dora, Comitato santambrogese NO TAV e vigilanza cave, Comitato vaiese NO TAV NO INQUINAMENTO, Comitato Val Cenischia, Gruppo spontaneo NO TAV Rubiana, Osservatorio ecologico volante di Torino.
Per info: notav_autogestione@yahoo.it
Tel 338 6594361
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