La notte scorsa un presidio di alcune centinaia di cittadini ha bloccato i camion che da due giorni stanno scaricando spazzatura tal quale in una improvvisata discarica alle porte di Acerra.
Bloccati i camion della monnezza
Antefatto: Sabato 14 Ottobre mentre i comitati contro l'inceneritore partecipavano alla manifestazione nazionale contro le grandi opere, ad Acerra con un nuovo blitz iniziavano a scaricare migliaia di tonnellate di immondizia tal quale in un terreno proprio di fronte al cantiere dell' inceneritore di Acerra. Un' area per la quale il comune aveva gia vinto un ricorso che era riuscito a bloccare la localizzazione di un deposito per stoccaggio ecoballe. Come dire dopo il danno anche la beffa...la lotta continua
La notte scorsa un presidio di alcune centinaia di cittadini ha bloccato i camion che da due giorni stanno scaricando spazzatura tal quale in una improvvisata discarica alle porte di Acerra. In località Pantano, infatti, di fronte al cantiere del mega inceneritore, il commissario Bertolaso ha autorizzato una discarica a cielo aperto senza alcuna precauzione di carattere. In nome dell’ennesima emergenza rifiuti si stanno scaricando rifiuti tal quali in un sito ritenuto inidoneo dal TAR come deposito di ecoballe. Il blocco stradale, durato alcune ore, durante il quale si è costatato che i camion provenivano non da Napoli o Acerra, come previsto, ma da diversi Comuni del Nolano e del Vesuviano, è stato rimosso solo dopo che una delegazione dei manifestanti, guidata da due consiglieri comunali, l’Avv. Tommaso Esposito ed il Dott. Nicola De Matteis, è entrata nella discarica “abusiva” verificando che si stanno semplicemente spostando le tonnellate di spazzatura dalle strade alle campagne nell’assenza di ogni precauzione a tutela del territorio e della salute dei cittadini. Ancora una volta l’emergenza rifiuti in Campania fa dimenticare le più elementari regole di diritto e di democrazia. L’apertura della discarica da parte di Bertolaso rappresenta l’ennesima offesa per un’intera comunità e continua ad ignorare le ragioni della protesta che dura da anni contro l’inceneritore che non ha risolto e non risolverà l’emergenza rifiuti in Campania. I manifestanti, nell’esprimere piena solidarietà al primo cittadino di Acerra, Espedito Marletta, che ha annunciato le dimissioni da Sindaco di Acerra, in caso di mancata sospensione dei lavori del costruendo inceneritore, hanno sottolineato come, ancora una volta, un piano fallimentare dei rifiuti voluto da Rastrelli e Bassolino e portato avanti da Catenacci prima e da Bertolaso adesso, sia inefficace e antidemocratico. È sotto gli occhi di tutti, infatti, che si sono moltiplicate le discariche in Campania, con enormi costi e disagi per i cittadini e gravi danni per la salute, e che la soluzione definitiva è ancora al di là da venire. La situazione attuale, previa la chiusura del cantiere di Acerra, dove continua a lavorare la fibe cui è stato rescisso il contratto, richiede un nuovo piano regionale, partecipato e condiviso con le popolazioni, che metta al centro non gli inceneritori e i grandi interessi dei gruppi finanziari e industriali, ma una politica di riduzione, riuso, raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti. “Non c’è trattativa che tenga, continueremo a vigilare e combattere per far valere le nostre ragioni! La magistratura non si intimorisca e vada avanti. I responsabili paghino!” hanno sostenuto i manifestanti.
Presidio di lotta contro l’inceneritore di Acerra Comitato contro il Mega Inceneritore di Acerra Rete Campana Salute Ambiente
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