Lunedì 23 ottobre ore 20,30
SCENARI DI DECRESCITA
Tra società ambiente ed economia per immaginare un futuro migliore
da http://www.cinemambiente.it/cinemambiente_news_scelta.asp?id=75
l'incontro è organizzato nell'ambito di cinema ambiente
Lunedì 23 ottobre ore 20,30 Sala Regione Piemonte, Corso Stati Uniti 23 Torino
Festival Cinemambiente e Rete Decrescita
presentano
SCENARI DI DECRESCITA Tra società ambiente ed economia per immaginare un futuro migliore
Intervengono: Serge Latouche (Professore Emerito Economia Università di Parigi), Luca Mercalli (Presidente Società metereologica Italiana), Roberto Burlando (Docente di Economia Università degli Studi di Torino), Enrico Moriconi (Ambientalista)
coordina Dalma Domeneghini (Rete Decrescita).
Economista di formazione e antropologo per esperienza, ha trascorso negli anni 70 molto tempo in Africa occidentale dove ha maturato una svolta del suo pensiero, che dalle posizioni marxiste tradizionali lo ha portato a una critica radicale delle ideologie del "progresso" e dello "sviluppo" che lo ha portato, nel 1981, a fondare con Alain Caillé il MAUSS (Movimento AntiUtilitarista nelle Scienze Sociali), e l’omonima rivista. Appoggiandosi anche al pensiero di Marcel Mauss e di Ivan Illich, Latouche conduce da anni una polemica contro il pensiero utilitarista e universalista, per liberare la società occidentale dalla dimensione economicista che la imprigiona e dall’ipertrofia della tecnoscienza, insomma, come ama dire, per "decolonizzare il nostro immaginario".
Latouche mostra il carattere artificiale e innaturale dell’economia. L’economia viene “inventata” solo ad un certo punto della storia per poi imporsi attraverso l’immaginario economico, la visione utilitarista e la centralità assoluta del mercato. Nel pensiero dell’Occidente moderno la ragione è diventata “razionalità calcolante” ovvero puro calcolo economico. Ma quando ci si occupa di esseri umani questa la razionalità strumentale e calcolante (che può funzionare per acquistare in borsa), non basta più, perché si ha a che fare con valori come libertà, giustizia, equità, che vanno ben oltre questo aspetto.
Latouche propugna un ritorno a quella dimensione di reciprocità, convivialità, solidarietà (e di indispensabile attenzione agli aspetti ecologici) che sola può consentire di sfuggire alla catastrofe verso cui ci porta lo "sviluppo," senza limiti”.
In Italia sono stati recentemente pubblicati “Sopravvivere allo Sviluppo” e “Giustizia senza limiti. La sfida dell’etica in un’economia mondializzata”, inoltre segnaliamo: “L’occidentalizzazione del mondo”, “Il pianeta dei naufraghi. Saggio sul doposviluppo”, “La Megamacchina”, “La sfida di Minerva. Razionalità occidentale e ragione mediterranea”, “L’altra Africa. La fine del sogno occidentale (tutti con Bollati Boringhieri). Con altri editori “Saggio sull’americanizzazione del mondo” (Eleuthera), “L’invenzione dell’economia” (Arianna Editrice), “Miseria della mondializzazione (Strategia della lumaca)”, “Decolonizzare l’immaginario” (Editrice Missionaria Italiana).
Oggi Serge Latouche è colui che meglio di chiunque altro ha saputo dare credibilità al progetto di una società della decrescita, alternativa al modello sociale ed economico della crescita infinita che, sviluppatosi in Occidente, domina nel mondo per effetto della cosiddetta globalizzazione
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