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Presidio e corteo a milano - 21 ottobre
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by
cccpsri ,coord palestina ,olga Friday, Oct. 20, 2006 at 8:25 AM |
mail:
cccpsri@libero.it |
Contro la guerra imperialista per la libertà di Georges Ibrahim Abdallah
21 Ottobre 2006 Contro la guerra imperialista Per la libertà di Georges Ibrahim Abdallah e di tutti i prigionieri rivoluzionari e antimperialisti
Il 21 ottobre in diverse capitali europee e a Beirut si svolgeranno mobilitazioni per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah, un comunista rivoluzionario libanese, combattente per la causa arabo-palestinese, prigioniero in Francia da 23 anni. Unirsi in questa scadenza internazionale ha il significato di rilanciare la lotta contro la guerra condotta dal governo Prodi e dai finti pacifisti che lo sostengono che vede sul fronte esterno l'Italia come unico Stato schierato su tutti i fronti di guerra mentre all’interno conduce attacchi economici e repressivi sempre più pesanti contro il proletariato, in particolare quello immigrato. E’ una lotta che appoggia la resistenza dei popoli contro le aggressioni sioniste e imperialiste, frutto di un’unica guerra che ha aperto anche un terzo fronte in Libano e rivendica la liberazione di tutti i prigionieri ostaggi nelle loro galere.
Via le truppe italiane dal Libano, dall’Iraq e dall’Afghanistan Con la Resistenza dei popoli oppressi
Presidio e corteo di controinformazione Sabato 21 ottobre ore 15.30 Via Padova Giardini angolo Via Mosso - Milano
Coordinamento di lotta per la Palestina coordpalestina@yahoo.it Compagni e Compagne per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia cccpsri@libero.it E’ Ora di Liberarsi da tutte le Galere olga2005@autistici.org
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La mia opinione
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en passant Friday, Oct. 20, 2006 at 1:15 PM |
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Invece per me in via Padova c'è da andare perché in questi tempi difficili il caso di Ibrahim Abdallah (condannato a 20 anni in Francia nel 1984 ma non ancora liberato) è proprio un non caso, ma una realtà che tende a generalizzarsi.
Basta vedere gli arresti con cadenza fissa di Arabi in Italia,in Europa con accuse di terrorismo (in realtà solidarietà a coloro che combattono gli invasori dei loro paesi), i sequestri.Per gli Arabi c'è in atto una rimozione di qualsiasi diritto (anche quello di guerra).
Condannati in pene altissime per cose che un italiano uscirebbe con la condizionale.Se assolti, vengono portati subito nei Cpt per essere espulsi, anche se a casa non li aspetta la famiglia, ma dittature spietate subalterne alle nostre democrazie che finiscono il lavoro sporco che i giudici qui non hanno potuto completare.
Quando si dice "Venuti ma non benvenuti" si intende proprio la necessita di manodopera a prezzi zero che gli imprenditori e i vari padroncini hanno, ma allo stesso momento che non sono disposti a concedere una lira in più agli immigrati facendoli vivere sotto regime di terrore.
Che meglio c'è che far vedere anche agli immigrati che ci sono loro compagni che hanno combattuto l'ingiustizia dovunque essa si trovasse?O c’è qualcuno che pensa che la guerra là è slegata dai profitti economici qui?
Credo di essere stato esaustivo.Dopodiché chi vuol andare (io ci vado), va. Chi no resti pure a casa.
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