Niente di particolarmente sconvolgente, solo l’ovvia conclusione di una squallida vicenda fatta di mala/utilizzazione dei fondi comunitari unita ad una a dir poco spregiudicata alleanza politico/economica tra l’allora Patron della Ternana nonché signor EnerTad e la giunta comunale (sindaco in testa) con la sua municipalizzata. Niente di particolarmente sconvolgente neanche la protesta attuale (strumentale e fuori tempo massimo) inscenata da AN per dire non ad una città tutta rifiuti e fabbriche in dismissione.
Reality Show Business ….Cassonetti dati alle fiamme, rifiuti indifferenziati in ogni dove, barricate popolari, strade paralizzate, aria irrespirabile. Sembra il resoconto di una manifestazione “no-global” (i “terroristi” che reclamano diritti universali) ed invece è la realtà quotidiana di Napoli e del suo hinterland. Una realtà fatta di camorra e rifiuti, di interessi e di profitti, di attentato alle più elementari norme di igiene pubblica e di devastazione socio-ambientale. Le immagini delle strade trasformate in discariche e dei cassonetti convertiti in inceneritori riempiono i telegiornali nazionali, così come la rabbia dei residenti sostanzia le pagine dei quotidiani. E’ emergenza rifiuti in Campania, un’emergenza ciclica che ripropone puntualmente l’enorme business che si crea dietro la “risorsa” rifiuti……. Così in un comunicato di qualche anno fa, così oggi. L’”emergenza ciclica” in Campania si ripresenta puntuale così come puntuale arriva l’ennesima beffa sul fronte inceneritori a Terni. Anche il terzo camino (printer) brucerà in via sperimentale CDR con lo scopo di andare nel tempo a sostituire l’obsoleto (così lo definisce la stessa ASM) inceneritore brucia rifiuti. Niente di particolarmente sconvolgente, solo l’ovvia conclusione di una squallida vicenda fatta di mala/utilizzazione dei fondi comunitari unita ad una a dir poco spregiudicata alleanza politico/economica tra l’allora Patron della Ternana nonché signor EnerTad e la giunta comunale (sindaco in testa) con la sua municipalizzata. Niente di particolarmente sconvolgente neanche la protesta attuale (strumentale e fuori tempo massimo) inscenata da AN per dire non ad una città tutta rifiuti e fabbriche in dismissione. Il solito copione stereotipato in cui maggioranza ed opposizione trovano la propria ragione di essere in una non/politica in cui i bisogni diventano profitti e le ideologie (intese come sistemi di idee) bandierine da sventolare a seconda del vento. Ed è proprio la crisi irreversibile della politica tutta, tanto quella imbalsamata di palazzo quanto quella disorientata di movimento, a costituire l’elemento sconvolgente della situazione, a ridisegnare una perfetta riproduzione contemporanea del tutto e del contrario del tutto…. ……Un avvocato “ambientalista” che dopo essersi proclamato interessato solo alla difesa dell’ambiente e non alle poltrone della politica si trova candidato sindaco di una delle due coalizioni, un assessore di Rifondazione Comunista che mentre fa l’apologia della raccolta differenziata e del riciclaggio invocando l’unificazione dei camini incenerenti scrive un piano regionale dei rifiuti tanto inapplicabile quanto fantasioso, un sindaco meritevole di un Oscar all’incenerimento, il partito dell’ex Ministro dell’Ambiente e primo sostenitore degli inceneritori (AN-Matteoli) che si ritrova a guidare la protesta anti/inceneritori, una città stanca incapace di uno scatto di dignità in difesa della propria salute, i partiti ambientalisti assenti, le associazioni ambientaliste pericolosamente schiacciate su posizioni accademiche se non favorevoli ad incenerire tutto dalle biomasse ai rifiuti passando per il CDR, un movimento ambientalista spontaneo etichettato come massimalista ed irragionevole, proporzioni da Guinness dei Primati (1 inceneritore ogni 35.000 abitanti), aria da maschera da ossigeno, un presente preoccupante, un futuro in ristrutturazione, ci manca il Tronchetti Provera locale che tra un’intercettazione illegale e l’altra pontifichi su economia ed etica per essere scaraventati più che a Terni in un fantasmagorico reality show/business.
Associazione “Usa e Riusa”
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