VIA RISTORI
Presidio inutile, nessun sgombero
I collettivi avevano alzato le barricate in attesa dell'intervento delle forze dell'ordine per allontanare le sei famiglie abusive
Bologna, 20 ottobre 2006 - Nessuno sgombero questa mattina al quartiere San Donato, periferia di Bologna, dove i collettivi della casa hanno indetto un presidio a difesa di sei appartamenti occupati in via Ristori.
Hanno partecipato al picchetto, con colazione inclusa, una cinquantina di persone,tra cui esponenti dell'Altra sinistra di Prc, Verdi e Cantiere e del sindacato di base Rdb. Ma le voci in base alle quali ci sarebbe stato un intervento delle forze dell'ordine sono state smentite dai fatti.
Intanto, pero', la mobilitazione montata nella giornata di ieri ha riportato a galla le tensionitra il presidente del quartiere Riccardo Malagoli, esponente del Prc, e la guida del suopartito. Malagoli, g ia' vittima di una aggressione da parte dei collettivi della casa, evidentemente non deve aver gradito l'annuncio di partecipazione al presidio in particolare del segretarioTiziano Loreti: una notizia che, secondo i rumors di Palazzo D'Accursio, avrebbe portato addirittura il presidente a minacciare le proprie dimissioni. Poi e' venuto il chiarimento con Malagoli, la conferma che lo sgombero non ci sarebbe stato e la decisione da parte delsegretario di non andare al presidio. Oggi Malagoli ridimensiona l'episodio ("Mai pensato di dare le dimissioni ne' dal partito ne' da presidente"), ma conferma il chiarimento avuto nel pomeriggio con Loreti: e a questo punto rivolge ai suoi un appello alla "coerenza". "Il mio partito- ricorda Malagoli- ha scritto in un documento della segreteria che queste case sonoda liberare, ora ci vuole coerenza nel dire che vanno liberate. Sono gia' assegnate e ci sono tutte le condizioni per verificare che cio' venga fatto in tempi brevi".
E se Loreti confida nel fatto che Malagoli non puo' volere gli sgomberi, "chi li vuole?- si chiede il presidente- nessuno vuole sgomberi o scontri ma l'alternativa e' che gli occupanti se ne vadano". Quanto alle voci che lo danno a rischio rottura col Prc, Malagoli invia un segnale chiarissimo: "Mai dire mai. Non ho mai pensato a dimettermi dal partito ma questo dipende dagli atteggiamenti. Nel momento in cui non dovesse piu' convincermi ne trarrei le conseguenze. Comunque non e' questo quel momento".
Il presidente pero', da tempo alle prese coi collettivi anche perche' nel suo quartiere si trovano tante case Erp, si augura di essere tolto presto dalla morsa in cui si trova tra le esigenze amministrative e la partita politica sugli sgomberi, in cui e' impegnata Rifondazione: "Spero che questa questione finisca perche' crea tensione e sta condizionando il quartiere".
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