> info@peaceandjustice.it
> http://www.peaceandjustice.it
> Avviso per i viaggiatori diretti verso gli Stati Uniti > > > Per noi cittadini statunitensi, il giorno 17 ottobre 2006 verrà > ricordato come un giorno nero nella storia del nostro paese, il > giorno in cui il presidente George W. Bush ha firmato il Military > Commissions Act of 2006. Questa nuova legge, autorizzata dal > Congresso (altro giorno nero ...), conferisce poteri senza > precedenti al presidente per imprigionare chiunque egli dovesse > ritenere un "combattente nemico illegale" e processarlo attraverso > commissioni militari. > > > In conseguenza di questa legge, ci si chiede se il Ministero degli > Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i > cittadini italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti. Tale > avviso dovrebbe spiegare che la nuova legge lascia al presidente > decidere, secondo una definizione vaga ed ambigua, chi è > un "combattente nemico illegale". Questa definizione comprende non > solo chi si è impegnato in atti ostili contro gli Stati Uniti o i > suoi co-belligeranti, ma anche chi intenzionalmente e materialmente > sostiene tali ostilità. Le prove al riguardo non devono essere rese > pubbliche. > > > L'avviso dovrebbe sottolineare che i cittadini non statunitensi > definiti come "combattenti nemici illegali" potrebbero essere > arrestati, anche senza capi d'accusa, e imprigionati a tempo > indeterminato. La nuova legge, infatti, elimina il diritto > all'habeas corpus, ossia il diritto di contestare i motivi della > propria detenzione davanti a un tribunale civile. > > > Secondo i termini di questa legge, se e quando il detenuto viene > processato ciò sarà attraverso una commissione militare istituita > dal Ministro della Difesa o da altro ufficiale militare e sarà > composta di giudici e avvocati militari. Il detenuto non godrà delle > protezioni legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. > Può non essere informato delle prove contro di sé e sono ammissibili > anche le prove ottenute con metodi ritenuti equivalenti alla > tortura. Le "tecniche di interrogatorio" applicabili verranno decise > da Bush e non saranno rese pubbliche. Inoltre, la possibilità di > ricorrere in appello è stata quasi del tutto eliminata, e gli > appelli che si basano sulle Convenzioni di Ginevra veranno respinti. > > > Infine, l'avviso dovrebbe ricordare ai viaggiatori che nel gennaio > del 2006 la Kellogg, Brown & Root, filiale del gruppo Halliburton, > ha vinto un contratto per 385 milioni di dollari per costruire negli > Stati Uniti centri di detenzione, le cui località non sono state > rivelate, da utlizzare, come si legge in un comunicato stampa della > KBR, per "lo sviluppo rapido di nuovi programmi".
|