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Si muore più di malasanità che di incidenti stradali:
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Rp Tuesday, Oct. 24, 2006 at 10:35 AM |
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90 MORTI AL GIORNO PER ERRORI DEI MEDICI O CATTIVA ORGANIZZAZIONE
MILANO - Causano più vittime degli incidenti stradali, dell'infarto e di molti tumori. In Italia le cifre degli errori commessi dai medici o provocati dalla cattiva organizzazione dei servizi sono da bollettino di guerra: tra 14 e 50 mila i decessi ogni anno, circa 90 al giorno, di cui il 50% certamente evitabile. Lo affermano gli esperti dell' Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), che hanno promosso su questo tema un convegno nazionale i cui lavori si sono aperti oggi all'Istituto dei Tumori di Milano (INT). Secondo l'AIOM, sono almeno 320 mila le persone danneggiate da questi errori, con costi pari all'1% del PIL, 10 miliardi di euro l'anno. "Le fonti, però, sono spesso discordi su questi numeri - fa notare Marco Venturini, consigliere nazionale dell' Associazione - come si nota per quel divario fra 14 e 50 mila decessi imputabili ad errore (la verità probabilmente si avvicina ai 30-35 mila decessi) ma nella migliore delle ipotesi ('solò 14 mila), i morti per errore medico o della struttura ospedaliera, sono almeno il doppio di quelli per incidente stradale, che sono 8000 l'anno, il che non è poco".
"Il tema del rischio clinico - osserva il presidente dell' AIOM, Emilio Bajetta - si propone oggi come un argomento di grande attualità, con un forte impatto socio-sanitario. Lo scopo che l'Aiom si ripromette è migliorare la prestazione sanitaria e garantire la sicurezza del paziente oncologico". Anche perché nella particolare classifica delle specialità in cui si commettono più errori, stilata dal Tribunale dei diritti del Malato, l'Oncologia, con un 13% si colloca al secondo posto, preceduta dall'Ortopedia con il 16,5% di errori, seguita dall'Ostetricia (10,8%) e dalla Chirurgia (10,6%). Gli errori più frequenti vengono fatti in sala operatoria (32%), poi nei reparti di degenza (28%), nei dipartimenti di urgenza (22%) e negli ambulatori (18%). Ma quali sono gli errori più frequenti? "Qui le cifre sono meno certe, ma fra gli errori che si verificano più spesso ci sono quelli dovuti alla confusione fra farmaci con nomi simili", afferma Bajetta che fa l'esempio, in oncologia, di farmaci come cisplatino, paraplatino e oxaliplatino. L'ordine di somministrazione di un farmaco può dunque essere equivocato, soprattutto se non vi è il controllo anche al letto del paziente. "Anche l'ambiente in cui si lavora - continua Bajetta - influisce: perché un conto è scrivere la cartella clinica in un ambiente tranquillo, seduti a una scrivania, altro è farlo, coma talvolta capita, in corridoio, nella confusione generale". Altri errori sono dovuti al sistema che, a causa delle lunghe liste d'attesa (per visite ed esami diagnostici) è causa diretta delle diagnosi tardive, che arrivano quando ormai il danno è irrecuperabile. E per il presidente AIOM, "gli errori dovuti a cosiddetta malpractice, cioé a una non corretta prestazione medica, sono minori di quanto non si pensi: spesso ad essi si dà un eccesso di visibilità sui media, prima ancora di poterne valutare l'esatta natura.
Poi alla fine, oltre il 90% dei medici accusati di malpractice viene assolto". Invece, secondo Venturini, si sta affacciando un nuovo tipo di errore, imputabile questo ai recenti cambiamenti del sistema, che tende a risparmiare nelle spese: "E' quello che gli anglosassoni chiamano 'quicker and sicker', cioé il dimettere precocemente il paziente (troppo velocemente, quicker), quando é ancora non stabilizzato (più sofferente, sicker)". Altri errori - secondo un elenco del Tribunale dei diritti del malato - sono provocati dalla somministrazione di farmaci sbagliati per la grafia poco comprensibile di chi li ha prescritti (a volte basta anche lo spostamento di una virgola per rendere letale la quantità di un farmaco), dallo scambio di paziente da operare, dall'amputazione dell'arto sbagliato, da smarrimento o confusione di esami, da anestesia maldosata, infine dalla scarsa attenzione al 'consenso informato'. Che cosa fa l'AIOM per arginare il torrente degli errori? "Per correggere gli errori bisogna conoscerli: abbiamo fatto un censimento 'strutturale' - risponde Venturini - per sapere dove sono le Oncologie in Italia. Poi abbiamo avviato un censimento 'funzionale', per sapere come funzionano. Per le linee guida della sicurezza stiamo facendo lo stesso: abbiamo in corso un progetto per verificare se e come sono applicate". "Nei nostri reparti all'INT - afferma Bajetta - è fatto obbligo al medico o all'infermiere che ha fatto il turno di notte in reparto, di lasciare l'ospedale al mattino. Non c'é nulla di più facile che sbagliare quando si è a corto di sonno".
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vergogna
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italo-napoletana Tuesday, Oct. 24, 2006 at 10:59 AM |
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questo paese è allo scatafascio . Perchè , perchè succede questo? perchè si tengono fuori i validi ed i capaci per mandare avanti gli incapaci e gli incompetenti più totali: a queste persone viene permesso di accedere agli albi ( nel caso di medicina alla stessa università ) dopo aver superato esami farsa e pilotati e mettere nelle loro mani la vita delle persone , sulla base di un semplice patentino, in cui c'è scritto : medico
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2 puntini sulle i
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polentone Tuesday, Oct. 24, 2006 at 11:16 AM |
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1) italo-napoletana, parla pure per Napoli, perchè quassù al nord medicina è una delle poche facoltà in cui per laurearti devi farti un mazzo così, e comunque dopo 6 anni di studio folle devi fartene altri 5 da schiavo del direttore del corso di specializzazione, e anche allora non avrai il posto garantito... ho svariati amici sparsi da Torino a Firenzeo che sono scomparsi dalla circolazione peggio di eremiti perchè studiavano medicina, mentre io e tutti gli altri che abbiamo fatto altre facoltà passavamo di bagordo in bagordo e ci siamo laureati tranquillamente...
2) MEDICI A.M.A.M.I., FALSI NUMERI SU MALPRACTICE. PARTE DENUNCIA (ASCA) - Roma, 23 ott - Novanta morti al giorno per errori sanitari e' una cifra ''non solo falsa ma che non ha alcuna provenienza scientifica o statisticamente attendibile''. E' la denuncia dell'Associazione dei medici ingiustamente accusati di malpractice (A.M.A.M.I.) il cui presidente, Maurizio Maggiorotti, annuncia che oggi si rechera' presso l'autorita' giudiziaria ''per querelare gli autori del procurato allarme ottenuto con la diffusione di notizie false''. ''Questi dati - spiega - non derivano da un Osservatorio italiano ufficiale del fenomeno, che non esiste, non provengono dai Tribunali o Procure della Repubblica, che non ne dispongono. Come medico e come rappresentante di una associazione no profit che oggi conta 35.000 associati ed ha come unica mission quella di contrastare le denuncie infondate di malpractice per recuperare e proteggere il rapporto medico-paziente, sento il dovere di contestare e rettificare quanto sia lesivo per tutta la classe medica, basato su dati esclusivamente frutto di fantasia, chiaramente non accertati e sicuramente allarmistici''. ''Prendendo per vero il dato, oggi riportato, dei 90 morti al giorno per errori sanitari - continua Maggiorotti - dovremmo estendere il calcolo in proiezione annuale ed ottenere la cifra di 32.850 decessi causati da errori medici che rappresenta un bilancio di vittime assimilabile ad un conflitto di media portata. Sicuramente errori umani esistono - conclude -, vanno prevenuti e combattuti, ma non si puo' continuare a fare cattiva informazione con titoli scandalistici e sensazionalisti che arrecano danno sia alla classe medica che ai cittadini. C'e' bisogno di chiarezza e serenita' nell'informazione sanitaria e certamente queste cifre non ne offrono''
www.asca.it/ascanew/moddettnews.php?idnews=466349
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x Polentone ed altri
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italo-napoletana Tuesday, Oct. 24, 2006 at 11:30 AM |
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ma quello che dici conferma il mio discorso, visto che parli di persone valide che alla fine dopo anni di studio non riescono a trovare un inserimento se non andando all'estero! ovviamente , è chiaro che le situazioni più tragiche sotto certi punti di vista ci sono al sud , piuttosto che al Nord. E non credo che i dati riportati siano totalmente inventati, ma che dovrebbero essere meglio analizzati sotto il profilo statistico. p.s. al solito malato di mente che rompe i coglioni, vorrei dire di smetterla 1) perchè è reato diffamare le persone 2) perchè io agisco in quanto persona che ha il diritto di esprimere un 'opinione 3) perchè faccio parte dei comitati libere professioni che stanno portando avanti una vera battaglia politica e non solo per ottenere l'abolizione dell'esame di avvocato, ma anche per dimostrare che , così come stanno le cose in Italia, essere iscritti ad un albo non è garanzia di bravura e affidabilità del professionista.
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inoltre
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italo-napoletana Tuesday, Oct. 24, 2006 at 11:51 AM |
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e comunque questo signore dell A.M.A.M.I che si scalda tanto dice cose, tendenzialmente false. 1) perchè se non esiste un osservatorio ufficiale sui casi di malpratice , è perchè questo è voluto 2) le indagini di un osservatorio, possono essere valide, pur non essendo questo osservatorio ufficiale ( anche qui solo una questione burocatica e di patentini) 3) la maggiorparte degli errori medici non viene denunciata e , se viene denunciata, i casi vengono archiviati o i medici assolti perchè non viene rilevato l'errore , ma questo avviene solo sulla base di teorie , in base alle quali, la morte o l'evento dannoso si pone come evento inevitabile ed imprevedibile da parte del medico( quando si sa, che non è così)
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Todisco ha ragione
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lius Tuesday, Oct. 24, 2006 at 3:42 PM |
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Molti inetti hanno la strada spianata da genitori e conoscenze varie. Ci sono troppi figli di papà che, per prestigio e non per passione ed attitudine verso la disciplina, studiano medicina, giurisprudenza, ecc. Impiegano molti anni per laurearsi, perché non sono capaci, ma vivono mantenuti dai genitori e alla fine ottengono il titolo. Infine i genitori gli aprono uno studio o li inseriscono in altri modi nella professione.
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