Se fanno fede i dati elaborati da Telefono Antiplagio, negli ultimi due anni sono aumentate le segnalazioni di persone truffate da sedicenti operatori dell'occulto.
Il Gazzettino Online, martedì 24 Ottobre 2006 Sempre più persone vittime della magia - Un pensiero magico per cancellare le nostre paure di insuccesso - di M.Piera Nicoletti (*) È innegabile che un certo grado di pensiero magico caratterizza molti dei nostri atti, specie in situazioni il cui risultato è incerto. In questi momenti, ogni oggetto, qualsiasi persona o un particolare evento possono assumere ai nostri occhi, per quella dose di irrazionalità di cui è fatta la pasta umana, un'influenza positiva o negativa. Perché è difficile tollerare l'incertezza e allora la superstizione fornisce l'impressione di poter prevedere il futuro e l'illusione di controllare quel che è fuori dalla nostra portata. Se fanno fede i dati elaborati da Telefono Antiplagio, negli ultimi due anni sono aumentate le segnalazioni di persone truffate da sedicenti operatori dell'occulto. Come fanno a cascarci i nove milioni di italiani che frequentano studi, chat virtuali, o linee telefoniche a pagamento?
Di solito va dal mago o consulta telefonicamente o via internet una cartomante chi ha bisogno, o peggio ancora, soffre per qualche motivo. Le emozioni battono sempre la razionalità. In realtà la superstizione, per quanto irrazionale, svolge una sua funzione. Spesso intraprendere attività dall'esito incerto, genera prospettive d'insuccesso. E può bastare rispettare semplici rituali, per sentirsi rassicurati. Quando le cose vanno per il verso giusto, allora il merito è tutto nelle scaramanzie. Se al contrario, il risultato si rivela nefasto, la colpa è nel non aver seguito le pratiche protettive nel modo adeguato. Così finisce che la superstizione è confermata tanto dai successi quanto dagli insuccessi.
In molti casi, a radicare nel tempo un comportamento superstizioso non è tanto un successo quanto la riduzione di uno stato d'ansia. Proprio come capita quando alcuni fanno le corna o toccano ferro dopo aver rovesciato il sale o nel vedere un carro funebre o una persona che "porta male". Tutti atti che puntano ad arginare la tensione. La diminuzione dell'ansia si rivela a tal punto gratificante che finisce per strutturarsi in rituali scaramantici, da cui poi è difficile affrancarsi. E così nascono le superstizioni. E a tutto questo si aggiunge che è forte in ciascuno di noi, la tendenza a creare associazioni fra eventi scollegati, al di là di ogni logica e prova contraria. L'associazione viene subito colta e letta come un rapporto di causa-effetto.
Se la credenza si limita a piccole e occasionali ritualità, tradisce forse un aspetto infantile della mente umana. A volte però la superstizione può diventare un disturbo, che di solito si presenta sotto forma di ossessioni e di compulsioni (le continue ripetizioni di atti ritenuti protettivi) o una forma di dipendenza (il ricorso frequente e continuo a consultare cartomanti e maghi). Spesso si incomincia per caso, si va da un mago nell'illusione di condividere le proprie paure dell'incerto e il bisogno di controllare gli eventi e la propria vita. Un po' alla volta la tendenza a ricorrere a queste consultazioni diventa più frequente e lo si fa da casa propria al telefono o su internet. Non c'è il tempo di accorgersi che la dipendenza, da predizioni, da presunti consigli di "esperti dell'occulto", si è già insinuata. E non bastano, a volte, le bollette del telefono super salate, a far desistere la vittima del plagio dal ritenere i suoi interlocutori operatori di truffe, peggio ancora, se si considera che delle disgrazie e delle fragilità altrui ne fanno un profitto. (*)Psicoterapeuta - Pordenone
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