Alcuni stralci del "Report dell’Assemblea del Movimento per la pace e contro la guerra del 21-22 ottobre, a cura del Tavolo fiorentino per l’assemblea nazionale"
Nel testo ho evidenziato in rosso i punti che toccano in modo particolare la Sardegna: Denuncia degli Accordi militari Italia-Israele. Credo che la Sardegna sia stata finora l'unica regione dove il movimento si è attivato (manifestazione di Decimo). Finanziaria di guerra. Manca, ma spetta a noi imporlo al'odg al movimento italiano e alle forze politiche", un riferimento alle spese che devono essere programmate per la BONIFICA in Sardegna delle aree militari/focolai di leucemie ( Paradossale trovare che Cicu, l'ex sottosegretario alla Difesa, una volta "caduto da cavallo", proponga un emendamento per i fondi di bonifica dei poligoni! Forse ha capito che per non alienarsi del tutto il suo serbatoio elettorale deve perlomeno fingere di voler porre rimedio alla devastazione ambientale e sanitaria prodotta dalla guerra permanente in terra sarda. E' augurabile che lo capisca anche il centrosinistra sardo, almeno per salvarsi la poltrona!). Vicenza, manif 2 dicembre. Sarebbe importante la presenza di una delegazione sarda al fine di: 1) scrollarci l'abito "leghista" che Soru ci sta cucendo addosso con il refrain ossessivo "La Sardegna ha già dato, adesso spetta alle altre Regioni". Il surplus di industria di guerra che ci penalizza deve essere smantellato non accollato ad altre popolazioni, spostare l'immondezzaio bellico sull'altra riva del mare non è un obiettivo del movimento sardo 2) la lotta del popolo vicentino è oggi la testa d'ariete che può consentire la radicale rimessa in discussione dei megaprogetti di potenziamento delle basi di guerra in atto non solo nella penisola (Taranto, Sigonella, Camp Darby, Solbiate-Olona ecc) ma anche in Sardegna dove, con il nuovo look di "polo culturale" e il vecchio look di "esigenze militari asservite alle esigenze civili", è in atto l'ammodernamento e l'espansione del poligono della morte Salto di Quirra che ha già esteso i suoi tentacoli anche sull'aeroporto civile di Tortolì. Sulla Questione Libano, le profonde divergenze non hanno consentito che si arrivasse a proposte unitarie. Comitato sardo Gettiamo le Basi
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