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[Roma] Mobilitazione all'ambasciata messicana
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(((i))) Friday, Nov. 03, 2006 at 8:36 PM |
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A Roma circa duecento persone hanno manifestato davanti all'Ambsacsiata messicana per denunciare l'escalation di violenza a Oaxaca e in ricordo del videogiornalista di Indymedia Brad Will ucciso il 27 settembre dalla polizia messicana. Oltre Indymedia, che ha promosso l'iniziativa, erano presenti molte realta' di movimento e una nutrita delegazione di Via Campesina, l'organizzazione mondiale che si batte per la sovranita' alimentare e per estromettere l'agricoltura dal WTO, presente in questi giorni al World Food Summit di Roma. Tra loro ha preso la parola un deputato messicano del PRD che ha condannato l'azione del governo messicano, appoggiando pienamente il movimento di Oaxaca e chiedendo le dimissioni di Ruiz e il ritiro della polizia federale messicana che sta in queste ore assediando la citta'.
Dalla amplificazione è stata diffusa la diretta radiofonica proveniente da Oaxaca. Una efficace collaborazione fra Radio APPO, Radio Onda d'Urto e Radio Onda Rossa ha permesso il collegamento proprio nei momenti in cui l'università subiva l'attacco.
Dopo il presidio i manifestanti hanno bloccato via nomentana e distribuito volantini ad automobilisti e passanti. Sono anche stati affisi manifesti di Brad Will che ricordavano il suo impegno nella narrazione appassionata delle lotte sociali e il bisogno di sostenere e rafforzare i media comunitari, una risorsa strategica in questo tipo di conflitti che passano sotto silenzio sui media mainstream.
Il presidio si e' sciolto con l'annuncio di nuove azioni a sostegno del movimento di Oaxaca e con l'appello a fare pressione sulle autorita' messicane perche' cessi l'invasione e la repressione delle comunita' in lotta.
Oaxaca resiste! BRAD vive!
italy.indymedia.org/
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"La Jornada" sulle mobilitazioni in Italia
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La Jornada Friday, Nov. 03, 2006 at 10:58 PM |
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articolo de "La Jornada" sulle mobilitazioni italiane contro la repressione ad Oaxaca. http://www.jornada.unam.mx/2006/11/03/015n1pol.php
Se movilizan frente a representaciones diplomáticas y envían misivas a Vicente Fox
Italianos condenan represión en Oaxaca
GLORIA MUÑOZ RAMIREZ
Roma, 2 de noviembre. Mientras la Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca (APPO) repelía la embestida de la Policía Federal Preventiva (PFP) en las afueras de la Universidad Autónoma Benito Juárez, más de 200 manifestantes se concentraron frente a la embajada mexicana en esta ciudad, desde donde siguieron "en vivo" los acontecimientos mediante un enlace directo con Radio Universidad.
El puente radiofónico permitió que la voz de Florentino López, representante de la APPO, llegara a la movilización y relatara en directo la resistencia del movimiento popular -dentro y fuera de las instalaciones universitarias- a las agresiones de la PFP. Un camión con amplificadores sirvió de templete a los manifestantes, y desde ahí se escucharon las intervenciones que condenaron la represión.
Un momento emotivo recorrió la protesta cuando una activista de Indymedia Italia leyó el ultimo reporte de Brad Will (asesinado en el operativo del pasado 27) sobre las barricadas en Oaxaca. Miembros de este proyecto independiente de comunicación aludieron a la importancia de los medios alternativos en la lucha contra la globalización. También se escucharon los comunicados del Ejército Zapatista de Liberación Nacional llamando a la movilización internacional y un mensaje enviado por Indymedia Nueva York
Los gritos de "¡Fuera Ulises Ruiz. Fuera Fox!" y "¡Asesinos!", se mantuvieron durante las dos horas que duró la acción sobre la calle Spallanzani, donde la policía se mantuvo custodiando las oficinas de la representación diplomática.
De manera sorpresiva se sumó a la manifestación un grupo de Vía Campesina con representantes de todo el mundo, quienes arribaron en un autobús desde el foro alternativo al de la Organización de Naciones Unidas para la Agricultura y la Alimentación, organizado en esta ciudad.
Posteriormente los activistas de los colectivos Indymedia Italia, Comité Carlos Fonseca, Ya Basta Moltitudia y Red de Apoyo al Chiapas Rebelde, entre otros, se desplazaron a la calle Nomentana, a unos cien metros de la embajada, con el fin de tener mayor visibilidad y repartir volantes informativos a los transeúntes.
Por otra parte, en Ancona (región Marche), manifestantes de la Asociación Ya Basta Marche, del Círculo Terranova y de las Comunidades Resistentes de Le Marche, realizaron un plantón de dos horas frente al consulado mexicano en esta ciudad de las orillas del mar Adriático. Una manta con la leyenda "Oaxaca resiste" fue colocada en la puerta principal de la representación.
El cónsul Claudio Ascoli expresó "su solidaridad desde el punto de vista personal", aclarando que "su rol y el del consulado de Ancona es sólo administrativo y que lo único que estaba a su alcance era enviar por fax a la embajada mexicana en Roma el comunicado de condena al gobierno mexicano presentado durante la movilización", relataron los organizadores.
En Campobasso, el concejal del ayuntamiento y representantes de la sociedad civil emitieron una carta al gobierno italiano exigiéndole "ejercer presión" sobre el presidente Vicente Fox "para que frene a los grupos paramilitares en Oaxaca".
Una misiva más se divulgó en el norte de Italia, promovida por la Coordinadora.it, agrupamiento de colectivos de Lombardia, Veneto, Liguria y Emilia Romagna, entre otras, en la que externaron "indignación y preocupación por los sucesos en Oaxaca, dados los antecedentes del mal gobierno mexicano, que reprime y asesina con total libertad e impunidad". Para este viernes se espera otra concentración, en Nápoles.
http://www.jornada.unam.mx/
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richiesta delucidazioni
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Zib Saturday, Nov. 04, 2006 at 1:46 AM |
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perchè ci affanniamo sempre tanto a coprire i volti di alcuni manifestanti mentre la stessa attenzione non è riservata ai manifestanti messicani? Chi potrebbe in questo caso essere maggiormente esposto a ritorsioni o cose simili? Un italiano che protesta per il massacro effettuato in un paese estero o un cittadino di quel paese? L'intento di tutelare i manifestanti è sicuramente giusto (nei casi dove si potrebbero ipotizzare reati) ma in questo caso? Chi se ne fotte del messicano??? Qualcuno più edotto di me alla pratiche mediattiviste potrebbe fornirmi maggiori delucidazioni? Cordialità
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te lo spiego
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info Saturday, Nov. 04, 2006 at 2:53 AM |
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quando si fotografano azioni considerate "illegali" e' ovvio il motivo per cui vengono oscurati i lineamenti di chi partecipa.
purtroppo anche nei casi di manifestazioni dove non succede nulla di "strano" e' preferibile oscurare alcune facce.
in questo caso la cautela non e' riguardo le attenzioni della polizia - che autonomamente provvede a classificare il classificabile con mezzi propri - quanto alla morbosa abitudine di certi rancidoni che raccolgono immagini di attivisti di sinistra catalogandoli su siti rivoltanti.
metti "redwatch" su un motore e capirai perche' e' sconsigliabile fornirgli nuovo materiale.
nella situazione che stiamo vivendo in questo periodo, come possiamo escludere che ci sia anche in italia chi sta raccogliendo l'album? in tal caso ti parrebbe corretto regalargli altre figurine?
sotto l'ambasciata non e' successo nulla di illegale. essendo il presidio abbondantemente documentato da fotografi di diverse agenzie nazionali e internazionali, i partecipanti di "via campesina" si sono volontariameente esposti a livello pubblico e, visto che sono gia' ripartiti per i loro paesi di origine, non corrono il rischio di essere catalogati dai nazistelli nostrani.
ecco perche' abbiamo deciso di lasciare visibili i loro volti, tralaltro molto belli.
spero di essere stato esaustivo. per ulteriori chiarimenti vai qui: http://italy.indymedia.org/news/2002/07/64461.php
ciao
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