25/11 - giornata contro la violenza alle donne. Dalla Rete delle Donne di Bologna:
Libere dalla violenza, Libere di scegliere
La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. È sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.
La violenza contro le donne è un crimine!
È sì l’azione di singoli uomini, le cui individuali responsabilità vanno accertate, perseguite e condannate. Ma è soprattutto lo specchio delle relazioni di potere tra i sessi, la negazione della libertà di esprimere la propria sessualità ed i propri orientamenti sessuali con uguale dignità e pari diritti. In una società “civile”, se la dignità di un soggetto viene negata, quella società disconosce e sminuisce la propria cultura e civiltà. Non è un problema delle sole donne: anche gli uomini sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità! Fino ad oggi le leggi che hanno riguardato la violenza sessuale sono insieme punitive e assistenziali, considerano le donne soggetti deboli.
Ma le donne non sono deboli!
A Bologna, ed in molte città d'Italia, ci sono luoghi, come i centri antiviolenza, dove le donne in autonomia hanno costruito conoscenze, pratiche, reti sociali, forma di relazione capaci di assistere e sostenere le donne che hanno subito violenza così come di modificare le culture che la tollerano e i rapporti di dominio che la generano. Istituzioni, servizi, strutture educative, forze dell’ordine, parti sociali, partiti politici, mass-media, donne e uomini della città, tutti si devono sentire coinvolti in un’unica forza di cambiamento
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Prendiamoci questa giornata. Andiamo nelle piazze, riempiamole e facciamola diventare una giornata di mobilitazione locale e nazionale dell’intera società di donne e di uomini, per affermare che senza il riconoscimento della libertà e della dignità delle donne nessuna convivenza è possibile. Per chiedere con forza al Parlamento di dare priorità al tema della violenza contro le donne con uno specifico piano d’azione che permetta una piena realizzazione dei diritti delle donne e delle loro scelte di vita. Come segno tangibile di assunzione di questa responsabilità chiediamo:
1. una legislazione integrata che affronti i diversi aspetti del problema
2. un osservatorio per il monitoraggio della violenza che oltre a fornire dati quantitativi si avvalga soprattutto di opportuni indicatori utili a capirne la complessità
3. l’impegno ad aderire alla campagna europea contro la violenza alle donne per il 2007
4. il riconoscimento della piena cittadinanza per quei luoghi, quei saperi e quelle pratiche che le donne hanno, in tutti questi anni, costruito, elaborato e agito nello spazio pubblico di questo paese.
Per adesioni, scrivi a retedonnebologna@women.it
RETE delle DONNE di Bologna
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