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[post dinamico] ancora uccisioni a gaza
by imc Thursday, Nov. 09, 2006 at 9:38 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti


.: Leggi la feature Nubi d'autunno :.

:: post dinamici - how to ::

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nulla può giustificare quanto accaduto
by haaretz Thursday, Nov. 09, 2006 at 10:02 PM mail:

http://www.haaretz.com/hasen/spages/785663.html

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ecco
by GRANDE ISRAELE Thursday, Nov. 09, 2006 at 10:05 PM mail:

Hanno mai i palestinesi sofferto per il fato degli ebrei fatti saltare in aria dai kamikaze?
no
ne hanno sempre goduto.
Avete mai sentito una voce di compianto verso i morti israeliani da parte dei palestinesi
no
anzi han ballato e cantato alla bella notizia

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fuori israele dalla comunità internazionale
by a causa dei suoi crimini Friday, Nov. 10, 2006 at 12:45 AM mail:

fuori israele dalla Comunità Internazionale, a causa dei suoi crimini, razzisti e terroristici, contro l'umanità!

contro la politica della pulizia etnica attuata dai nazisionisti; affinchè israele rispetti le Risoluzioni dell'ONU che lo riguardino; affinchè i responsabili dei massacri di stampo razzista e terrorista compiuti dai nazisionisti vengano affidati e giudicati dalla Giustizia Internazionale come criminali di guerra; embargo totale sia diplomatico sia economico nei confronti dello stato di israele fino a quando non accetti le regole della democrazia e del rispetto.

fuori israele dalla comunità internazionale!!!

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Una mail all'ambasciata israeliana
by Fermare il massacro Friday, Nov. 10, 2006 at 9:47 AM mail:

Per quanto possa servire, propongo di inviare mail di protesta all'ambasciata israeliana in Italia. Il governo è alquanto sordo, e indifferente alle proteste mosse da tutto il mondo continua a seminare bombe come fosse grano. Ma a forza di grida dovrà pur sentir qualcosa....
Ecco i recapiti presi dal sito dell'ambasciata (lì potete trovare anche i numeri di telefono):

Consolato: cons5@roma.mfa.gov.il

Ufficio Culturale: cultura@roma.mfa.gov.il

Ufficio Stampa - Portavoce: press-coor@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Economici: econo-sec@roma.mfa.gov.il

Ministro Consigliere: minister-sec@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Politici e Relazioni Esterne: info-coor@roma.mfa.gov.il

Segreteria dell'Ambasciatore: amb-sec@roma.mfa.gov.il

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Roma: 15 novembre
by Action for Peace Saturday, Nov. 11, 2006 at 10:26 PM mail:

Settimana internazionale contro il Muro nei territori palestinesi occupati 9-16 novembre 2006


ISRAELE-PALESTINA: "QUEL MURO DEVE CADERE"!

Il 9 luglio 2004 la Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha dichiarato illegale il muro costruito nei territori palestinesi occupati invitando Israele ad arrestarne la costruzione e a smantellarlo; invitando altresì tutti gli Stati a non fornire alcuna collaborazione e ad agire per il ritorno alla legalità internazionale. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha successivamente confermato questo giudizio a grandissima maggioranza. A distanza di due anni il muro non solo non è stato fermato, ma è cresciuto, annettendosi sempre maggiori porzioni di terra palestinese, privando oltre 200.000 palestinesi di risorse vitali e riducendo sempre più la possibilità della costruzione di un vero Stato palestinese indipendente e sovrano, con Gerusalemme capitale condivisa. Lo stesso Rapporto sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, presentato all'inizio di settembre alla Assemblea generale delle Nazioni Unite denuncia questa situazione.
In un momento molto drammatico, mentre le bombe israeliane uccidono ogni giorno decine di civili a Gaza sotto assedio, vogliamo incontrarci, come in tante altre parti del mondo, per manifestare sostegno e solidarietà alla popolazione palestinese e per continuare a chiedere la fine dell'occupazione e la fine del Muro, come continuano a chiedere e a manifestare i comitati pacifisti israeliani e palestinesi!


15 novembre 2006

Serata di solidarietà

dalle 18 alle 22 presso la LOCANDA ATLANTIDE, via dei Lucani 22b
(San Lorenzo) a Roma


- Proiezione del film "The Iron wall" e del documentario di Rainews24 su Gaza

- Dibattito con
Luisa Morgantini,europarlamentare, Ali Rashid, parlamentare palestinese in Italia, Daniel Amit, professore israeliano alla Sapienza

- Cena palestinese e danza "dabkha" a cura del gruppo Wael Zwaiter

- Mostra fotografica sul muro "Al Jidar" di Giorgio Palmera, Fotografi senza frontiere


PARTECIPATE!

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Presidio 16 novembre Firenze
by Pan Monday, Nov. 13, 2006 at 10:21 AM mail:

FERMIAMO IL MASSACRO DEL POPOLO PALESTINESE
“Palestina libera, adesso!”

L’Italia rompa ogni complicità con l’occupazione
militare e coloniale israeliana

GIOVEDÍ 16 NOVEMBRE 2006, ORE 18

PREFETTURA DI FIRENZE VIA CAVOUR

PRESIDIO CORTEO

IN SOLIDARIETÀ CON IL

POPOLO PALESTINESE
Prepariamoci alla manifestazione nazionale a Roma Sabato 18 nov.:

(ore 15.00, piazza della Repubblica; partenza Staz. Campo di Marte ore 10.37, biglietto a/r Euro 15.-)

Stop al Muro dell’apartheid

Autodeterminazione per il popolo palestinese

Solidarietà con la resistenza dei popoli

Contro l'occupazione israeliana, sanzioni e boicottaggio

- Per la revoca dell’accordo di cooperazione militare Italia- Israele

- Per la revoca degli accordi economici tra le regioni italiane e le autorità israeliane

- Per la revoca del vergognoso embargo dell’Unione europea contro il popolo palestinese

Comunità palestinese in Toscana , Forum Palestina, Associazione di amicizia italo- palestinese, Cpa Firenze Sud, Partito comunista dei lavoratori, Area sinistra toscana, Partito dei comunisti italiani, Area Ernesto del Prc, Cantiere sociale Camillo Cienfuegos,Coordinamento toscano solidarietà con la Palestina, Collettivo politico Sc. Politiche, Voci dalla macchia

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PALESTINA-ISRAELE: NE’ MURI NE’ SILENZI
by Action for peace Monday, Nov. 13, 2006 at 4:01 PM mail:

Appello alla partecipazione

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO
PER LA PACE E LA GIUSTIZIA IN MEDIO ORIENTE
18 NOVEMBRE 2006

FERMARE IL MASSACRO! BASTA OCCUPAZIONE!
PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE!

Ogni giorno a Gaza, sotto assedio economico e militare, vengono uccise decine di palestinesi. La ulteriore deriva a destra del Governo israeliano, il ruolo sempre più forte dell’esercito, avvicinano la minaccia di una nuova invasione. L’urgenza di una soluzione alla questione israelo-palestinese è sotto gli occhi di tutti! Ma nessun atto politico concreto viene fatto, né a livello nazionale né internazionale. La Palestina è di nuovo scomparsa dalla agenda politica nazionale e internazionale.
Una fragile tregua fa tacere le armi in Libano e in Israele, ma la paura della guerra per le popolazioni dell’area, la solitudine palestinese sotto i bombardamenti, esigono un impegno straordinario contro la guerra di tutte e tutti.

All’ Unione Europea, al Governo italiano dobbiamo far sentire la voce forte di coloro che reclamano pace e giustizia in quella zona decisiva del mondo, che chiedono di salvare la Palestina, perché si salvi anche Israele, e per scongiurare una nuova e ancor più terribile guerra in Medio oriente. Le truppe italiane si stanno ritirando dall’Iraq, altrettanto deve avvenire per quelle in Afganistan, dove la guerra avanza con le sue quotidiane stragi di civili.
La missione militare in Libano, - pur con i limiti e le ambiguità della risoluzione ONU 1701 – è nata sul consenso delle parti in conflitto, con l’obiettivo ufficiale di interposizione e protezione dei civili, ed è anche per questo molto diversa da quelle in Iraq e Afghanistan, ma è esposta al rischio di cambiare natura se in Medio oriente non si apre un nuovo processo politico.

Una grande mobilitazione nazionale è necessaria, per spingere ad atti politici concreti e senza ambiguità; per costruire intorno alle sorti di Palestina e Israele la stessa partecipazione popolare che si è costruita contro la guerra in Iraq; per rendere visibile la solidarietà delle donne e degli uomini nel nostro paese, dei movimenti contro la guerra e per la pace, con la sempre più difficile resistenza civile della popolazione palestinese e della società pacifista israeliana. Una grande manifestazione serve per riprendere con forza l’iniziativa indebolita dai troppi silenzi e dalle troppe assenze degli anni recenti, oltre che dalla sciagurata politica del precedente Governo.
Una grande manifestazione del popolo della pace serve per comunicare alla riva sud del Mediterraneo, alle popolazioni dell’Iraq e dell’Afghanistan, che siamo solidali con coloro che sono brutalmente colpiti dal sistema della guerra globale permanente. Serve per dire con forza che rifiutiamo di chiuderci in una fortezza, che rifiutiamo crociate e scontri di civiltà, che ci opponiamo a tutti coloro che anche nel nostro paese li vogliono costruire.

Partecipiamo alla Manifestazione nazionale del 18 novembre a Milano per chiedere al Governo e alle istituzioni internazionali:
- l'impegno per un immediato cessate-il-fuoco in Palestina-Israele e la fine del blocco imposto su Gaza
- l’immediato ripristino della erogazione dei fondi alla ANP
- la liberazione immediata dei rappresentanti politici del Governo e del Parlamento palestinese e lo scambio di prigionieri politici
- l’abbattimento del cosiddetto muro di separazione, come indicato dal parere della Corte di giustizia internazionale dell’Aja
- Una conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente con la partecipazione di tutte le parti coinvolte, senza esclusione alcuna, che abbia alla base il rispetto delle Risoluzioni ONU, il ritiro di Israele da tutti i territori arabi occupati (Palestina, Siria, Libano), la nascita di uno Stato palestinese indipendente accanto a quello di Israele: 2 Stati per 2 popoli, con Gerusalemme capitale condivisa, unica garanzia di sicurezza per tutta l’area.
- La realizzazione della proposta “Medio oriente zona denuclearizzata”
- La denuncia e la sospensione immediata dell’accordo di cooperazione militare Italia-Israele

DURANTE LA MANIFESTAZIONE DIFFONDEREMO LE NOSTRE INZIATIVE:

- Campagna europea per sanzioni politiche ed economiche contro l’occupazione” lanciata un anno fa dal Coordinamento europeo per la Palestina, in seguito al parere della Corte dell’Aja sulla illegalità del Muro e delle colonie: SOSPENSIONE DEGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE MILITARE CON ISRAELE, CONGELAMENTO DELL’ACCORDO DI ASSOCIAZIONE UE-ISRAELE DATE LE VIOLAZIONI GRAVI DEI DIRITTI UMANI,NESSUNA COLLABORAZIONE DEI GOVERNI EUROPEI ALLA COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE LEGATE AL MURO.

- CAMPAGNA DI SOLIDARIETA: LA PALESTINA HA BISOGNO DI NOI, NOI ABBIAMO BISOGNO DELLA PALESTINA, DESTINATA A FINANZIARE PROGETTI A GAZA, IN CISGIORDANIA E A GERUSALEMME EST.

UNA DELEGAZIONE RAPPRESENTATIVA DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO PARTE DI ACTION FOR PEACE SI RECHERA’ IN PALESTINA E ISRAELE AI PRIMI DI DICEMBRE PER CONSEGNARE DIRETTAMENTE QUANTO FINORA RACCOLTO, PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAI PACIFISTI ISRAELIANI IL 2 DICEMBRE, INCONTRARE RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETA’ CIVILE E POLITICA PALESTINESE E ISRAELIANA.

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he
by Al yahud Monday, Nov. 13, 2006 at 4:53 PM mail:

Finche' Hamas non riconosce Israele e la vuole tutta e senza ebrei non ci sara' mai pace.
Se gli arabi buttano giu' le armi ci sara' pace.
Se gli Israeliani buttano giu le armi non ci sara' piu' Israele.

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Comunicato Stampa Cobas sui treni per Roma
by Pan Wednesday, Nov. 15, 2006 at 11:50 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1182549.php

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Parlamento europeo vota a favore invio forze ONU
by Pan Thursday, Nov. 16, 2006 at 5:45 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1183421.php

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DIVIETO DI INGRESSO PER LEILA KHALED
by Confederazione COBAS Friday, Nov. 17, 2006 at 10:05 AM mail:

A Leila Khaled, dagli anni '60 militante prestigiosa della sinistra laica e marxista palestinese, esponente di primo piano del movimento delle donne, rappresentante del Consiglio Nazionale Palestinese, è stato negato il visto di ingresso nel nostro Paese...

http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1183576.php

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Gaza: petizione e manifestazione
by Associazione per la Pace Wednesday, Nov. 29, 2006 at 9:14 PM mail:

Ciao a tutti e tutte,
di seguito trovate la petizione preparata dalla coalizione dei pacifisti e dalle pacifiste israeliane per chiedere la fine dell'assedio di Gaza, assedio che, e' bene ricordarlo, non e' solo militare ma anche economico.
A seguire alcune informazione sulle iniziative di queste settimane.
La "Coalizione contro l'assedio di gaza" (http://gazasiege.net/) raccoglie la maggior parte delle realta' pacifiste israeliane e arabo-israeliane: Coalition of Women for Peace, Anarchists against the Wall, Gush Shalom, Hadash, Balad, High School Seniors Letter, Rabbis for Human Rights, University Student Coalition – Tel Aviv, Yesh Gvul, Ta`ayush, Maki, Banki, Israeli Committee Against House Demolitions, The High Follow-Up Committee for the Arab Citizens in Israel, Combatants for Peace, Alternative information center.

In queste settimane ha intrapreso una serie di iniziative che sfocieranno nella grande manifestazione di sabato prossimo a Tel Aviv alla quale parteciperemo anche noi italiani con una delegazione di Action for Peace.
E' una grande occasione per il movimento pacifista israeliano di tornare nelle piazze e mostrare la parte migliore di questo paese, vi chiediamo di essere metaforicamente insieme a noi andando a firmare la petizione online (richiede 2 minuti di tempo) e facendola circolare ai vostri contatti, la petizione sara' consegnata ai rappresentati del governo israeliano e delle istuzioni internazionali.

Salaam/Shalom
Associazione per la Pace
http://www.assopace.org


24 NOVEMBRE 2006
Al governo israeliano, ai leader mondiali:

La situazione a Gaza ha raggiunto livelli di emergenza -scarseggiano acqua, elettricità, medicine; regnano fame, povertà, disoccupazione; scuole e servizi in genere non funzionano più; sono costanti gli attacchi ed i bombardamenti da parte dell'esercito israeliano.

Questa catastrofe umanitaria è opera dell'uomo: causata dal perdurante assedio della Striscia di Gaza da parte di Israele e dalle sanzioni imposte dalla comunità internazionale sulla Palestina, è stata ulteriormente aggravata dai ripetuti attacchi dell'esercito israeliano. Se questa situazione continuerà, assisteremo ad una diffusione di malattie, denutrizione e di maggiori violenze. In queste condizioni diventano impossibili anche i negoziati - l'unica strada maestra per raggiungere la pace fra i due popoli.

Chiediamo ai leader israeliani di porre fine all'assedio e alla guerra contro Gaza. Chiediamo ai leader mondiali di porre fine alle sanzioni politiche ed economiche contro la Palestina.
L'assedio e le sanzioni stanno seminando caos e distruzione a Gaza. Essi devono cessare.

Per aderire alla petizione, clicka qui http://www.petitiononline.com/SaveGaza/petition-sign.html



Friends,

Yes, the ceasefire is a good thing. Let’s hope that it will be maintained and then expanded into full-fledged negotiations for peace.

The ceasefire, however, does nothing to relieve the ongoing, terrible siege of Gaza.

The siege began some six months ago in response to the election of Hamas. In an effort to cut off the financial resources of the Hamas government – to avoid funding terrorism, as it is usually termed - the international community isolated Palestine by placing an embargo on trade and banking and by severely reducing international aid. Israel tightened the noose by further constraining travel within Palestine, curtailing almost all entry to and exit from the Gaza Strip, and withholding the taxes that it collects for the Palestinian authority.

The result has been chaos, violence, and poverty, and these have fueled each other. The Israeli army rained shells down upon the Gazans, while Palestinian militants increased the barrage of Qassam missiles into nearby Israeli towns. In the last four months alone, some 400 Gazans were killed by Israeli firepower, two Israelis were killed by Palestinian firepower, and children on both sides are now traumatized for the rest of their lives.

So while a ceasefire is a blessing, the siege remains in force, withering the Gazan economy: 80% of Gazans now live in poverty on less than $2 a day. In a shocking reversal of “economic growth”, the World Bank predicts a drop of 27% in this year's gross domestic product: "a one year contraction of economic activity equivalent to a deep depression" (http://www.who.int/hac/crises/international/wbgs/oPt_WorldBank_update_April20... ).

International Campaign – 78 cities!

The international campaign to end the siege of Gaza is now in full swing. We know of 78 cities that are holding solidarity events in the coming days – from Amsterdam to Zurich. Let us know if we failed to mention you:

Amsterdam, Netherlands *** Ankara, Turkey *** Armidale, Northern NSW, Australia *** Auckland, Aotearoa New Zealand *** Barcelona, Spain *** Berkeley, CA, US *** Bergamo, Italy *** Berlin, Germany *** Bern, Switzerland *** Biel/Bienne, Switzerland *** Bologna, Italy *** Boston, MA, US *** Brighton, UK *** Caen, France *** Cambridge, MA, US *** Canberra, Australia *** Cape Town, South Africa *** Cardiff, Wales *** Chicago, IL, US *** Christchurch, Aotearoa New Zealand *** Cologne, Germany *** Como, Italy *** Dallas, TX, US *** Des Moines, Iowa, US *** Dunedin, Aotearoa New Zealand *** Everett, WA, US *** Geneva, Switzerland *** Grenoble, France *** Honolulu, HI, US *** Keswick, UK *** Kingston, NY, US *** Lausanne, Switzerland *** Leuven, Belgium *** Liverpool, UK *** London, UK *** Louisville, KY, US *** Lucerne, Switzerland *** Madison, WI, US *** Marseille, France *** Milano, Italy *** Montreal, Canada *** Muenster, Germany *** Napoli, Italy *** New York, NY, US *** Oakland, CA, US *** Oslo, Norway *** Pad
ua, Italy *** Palma de Mallorca, Spain *** Paris, France *** Parksville/Qualicum, BC, Canada *** Philadelphia, PA, US *** Phoenix, AZ, US *** Portland, OR, US *** Ravenna, Italy *** Rome, Italy *** San Francisco, CA, US *** San Luis Obispo, CA, US *** Santa Cruz, CA, US *** Santandar, Spain *** Saugerties, NY, US *** Savona, Italy *** Schio, Italy *** Seattle, WA, US *** Sevilla, Spain *** Strasbourg, France *** Torino, Italy *** Toronto, Canada *** Treviso, Italy *** Udine, Italy *** Valencia, Spain *** Vancouver, BC, Canada *** Verona, Italy *** Vicenza, Italy *** Vienna, Austria *** Washington, DC, US *** Wellington, Aotearoa New Zealand *** Woodstock, NY, US *** Zurich, Switzerland

And look into our special campaign website for further information about the activity nearest you:

http://gazasiege.net/partners.html


You will also find materials that may help you in your own activity, including an information leaflet and poster.

In Israel, we will be holding our demonstration in Tel Aviv on Saturday, December 2. We’ll keep you posted.

The Petition Strategy

As this is being written, over 3,700 people have already signed our petition calling for an end to the siege of Gaza. If you have not signed, now is the time:

http://www.PetitionOnline.com/SaveGaza/petition.html


Signatures continue to flow; this petition is now third place (!) in the list of the current ‘most popular petitions’. [We are attaching translations of the petition into Spanish and Italian.] We are trying to remove the few crank signatures from these listings; don’t allow them to put you off from signing this document.

Here’s the petition strategy: In Israel, we will present the signed petition to Israeli officials and to American and European ambassadors here. We want to encourage you to do the same to political leaders in your own cities –elected leaders and Israeli ambassadors & consuls. (We still have to figure out how to get these printed out.)

What is amazing is the cumulative effort being made all over the world. We know there are many critical causes vying for your attention, and we appreciate the efforts you are making during this month-long campaign on behalf of Gaza. Our joint campaign has begun to place the Gaza Siege on the agenda of many political leaders who had not previously thought about it.

With your help, we can break the siege, and enter into full-bodied negotiations to begin to bring peace to the region.

Shalom / Salaam,

Gila Svirsky, Jerusalem

Debby Lerman, Tel Aviv



Background Material
16 November, 2006

Gaza Humanitarian Crisis:
A Joint Statement by Israel's Leading
Human Rights Organizations


Nine Israeli human rights organizations issued an unprecedented joint call to the international community to ensure human rights in the Gaza Strip. The statement comes in light of the dire humanitarian situation there:
• Some 80% of the population is extremely poor, living on less than $2 a day. A majority of the population is dependant on food aid from international donors.
• In the past four months, the Israeli military has killed over 300 Palestinians in the Gaza Strip. Over half of those killed were unarmed civilians who did not participate in the fighting. Among the dead, 61 were children.
• About 70% of Gaza’s potential workforce is out of work or without pay.
• On 28 June, Israel bombed Gaza's only independent power station, which produced 43% of the electricity needed by the residents in Gaza. Since then, most of the population has electricity between 6 and 8 hours each day, with disastrous consequences on water supply, sewage treatment, food storage, hospital functioning and public health.
• The Gaza Strip is almost entirely sealed off from the outside world, with virtually no way for Palestinians to get in or out. Exports have been reduced to a trickle; imports are limited to essential humanitarian supplies.
Israel cannot shirk its responsibility for this growing crisis. Even after its Disengagement in 2005, Israel continues to hold decisive control over central elements of Palestinian life in the Gaza Strip:
1. Israel continues to maintain complete control over the air space and territorial waters.
2. Israel continues to control the joint Gaza Strip-West Bank population registry, preventing relocation between the West Bank and Gaza, and family unification.
3. Israel controls all movement in and out of Gaza, with exclusive control over all crossing points between Gaza and Israel, and the ability to shut down the Rafah crossing to Egypt.
4. Israeli ground troops conduct frequent military operations inside Gaza.
5. Israel continues to exercise almost complete control over imports and exports from the Gaza Strip.
6. Israel controls most elements of the taxation system of the Gaza Strip, and since February has withheld tax monies legally owed to the PA, and amounting to half of the total PA budget.
The broad scope of Israeli control in the Gaza Strip creates a strong case for the claim that Israel's occupation of the Gaza Strip continues, along with an obligation to ensure the welfare of the civilian population. Regardless of the legal definition of the Gaza Strip, Israel bears legal obligations regarding those spheres that it continues to control. Israel has the right to defend itself. However, all military measures taken by Israel must respect the provisions of international humanitarian law.
The following Israeli human rights organizations call on the international community to ensure that Israel respects the basic human rights of residents of the Gaza Strip, and that all parties respect international humanitarian law:

B'Tselem: the Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories * Association for Civil Rights in the Israel *Amnesty International–Israel Section * Bimkom: Planners for Planning Rights * HaMoked: Center for the Defense of the Individual * Gisha: Center for the Legal Protection of Freedom of Movement * Physicians for Human Rights-Israel * Public Committee Against Torture in Israel * Rabbis for Human Rights
For the full three-page statement, see http://www.btselem.org <http://www.btselem.org/>

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basta
by Quando smettono di lanciare qassam smetteremo Wednesday, Nov. 29, 2006 at 9:18 PM mail:

Manifestazione contro i chiavacammelli palestinesi che continuano a lanciare qassam.

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