MDMA Perugia: basta con i morti da overdose!
Mentre la Destra si indigna per qualche milligrammo in più di THC, in Umbria si muore ogni giorno: altri due morti di overdose, per eroina! Eroina poi? O Cocaina? O Psicofarmaci? O Stricnina? O un mucchio di polvere raccolta da terra? Non si sa, non si può sapere perché in Italia abbiamo una normativa medioevale, voluta da Berlusconi e Fini che nulla fa contro il narcotraffico e mette i consumatori dentro gli scantinati, dentro i cessi delle stazioni, dentro i bagni di casa a morire di overdose. Molti di questi hanno passato i Ser.T con personale ridotto e stressato dove troppo spesso vengono trattati come numeri o peggio come delinquenti visto che ci sono telecamere che li filmano: già, per loro - per i tossici come li etichettano i giornali - non c’è nessun garante della privacy che interviene come succede per i nostri parlamentari. Qualcuno di loro magari ha provato a smettere andando in comunità, sia in quelle laiche e democratiche della coperazione sociale dove spesso gli operatori sono più precari delle persone che assistono, sia in quelle dove pensano che si possa smettere con lavoro senza paga e padre nostro. Loro, quelli che ci lasciano le penne, non ci sono riusciti a smettere, per tanti motivi, e pagano con la loro vita la scelta che fanno; la politica invece, non ha messo in campo le azioni necessarie per salvargli la vita e aumentare la sicurezza di chi resta, nel migliore dei casi enunciandole senza praticarle fino in fondo, nel peggiore impedendo come ha fatto il centrodestra le azioni di riduzione del danno per motivi ideologici. E’ lo stesso discorso dei morti sul lavoro, c’è chi li considera una fatalità e chi un diritto alla sicurezza negato, certo la differenza esiste, uno sceglie di utilizzare una sostanza e sa a quello che va incontro, ma così come curiamo chi sceglie di fumare sigarette e morire di cancro, chi beve il vino e rischia di morire di cirrosi, alla stessa maniera dobbiamo dare una mano a chi diviene dipendente dalle sostanze illegali. Che fare allora? Le risposte salvifiche non ci sono, non finchè esisterà il proibizionismo, ma basta andare a fare un giro per l’Europa, dove in alcune città come Zurigo, Berna, Barcellona le politiche pragmatiche hanno governato il fenomeno. Quello che manca è il coraggio delle scelte, siamo in Italia del resto, riusciamo a cavarcela con qualche predica di vescovo e domani tutto come prima. Se la politica non interviene allora lo facciamo noi, in quanto movimento di consumatori di sostanze, di operatori di frontiera, di gente che ne ha abbastanza di vedere i propri amici, cugini e sorelle morire per ignoranza e superstizione. Noi vogliamo che questa Regione si impegni per prima ad introdurre la possibilità di sperimentare forme d’intervento innovative per la riduzione della mortalità da overdose, un Sistema di allerta rapido per le sostanze adulterate dal proibizionismo, somministrazione di eroina e stanze salva vita. Un nuovo sistema di servizi è possibile solo se si cessa di essere tossici e consumatori e si diviene persone, e come tali in eterno movimento tra dipendenze e autonomie, responsabilità, libertà. Noi dal mondo di sotto sappiamo cosa fare, aspettiamo risposta. PS. Fatelo presto perché noi non staremo ad aspettare i vostri tempi MDMA PERUGIA Rete STREETOLA IL CONTROLLO
www.confinizero.it/?q=node/590
|