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Vedi tutti gli articoli senza commenti
LA QUESTURA DI VENEZIA NON CONOSCE LE LEGGI ? IL CASO DORIGO per la CORTE APPELLO BOLOGNA
by Paolo Dorigo n.353 progressivo Monday, Nov. 20, 2006 at 7:45 PM mail: info@avae-m.org

AL SINDACO DI MIRA Dr.ROBERTO MARCATO RILASCIO DOCUMENTI ESPATRIO A PAOLO DORIGO IN SCIOPERO DELLA FAME DA 60 GG. PER QUESTO SUO DIRITTO NOTIZIA IMPORTANTISSIMA: LA QUESTURA DI VENEZIA ABUSA DI POTERE SU DORIGO: A DIRLO LA CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA CHE LASCIA, PER COMPETENZA, AI SIGNORI DELLA QUESTURA LA DECISIONE, MA CHE SOLLEVA SIA UNA QUESTIONE DI FORMA La Questura dice che sono in "esecuzione di pena" SCHERZANO CON LE PAROLE, sono in "sospensione della pena", dice la Corte. La Questura deve considerare comunque SCHENGEN, sono cittadino dell'Unione Europea e non mi si può limitare la circolazione nella Unione Europea.

20 novembre 2006: UN QUESITO IMPORTANTE: E' LA QUESTURA DI VENEZIA A TORTURARE DORIGO ? LA COSA SAREBBE SUFFRAGATA DALLA GRATUITA' DEL LORO DISPOSTO E DALLA STRANISSIMA FRETTA CON CUI SI SONO RIVOLTI ALLA CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA SOLO DOPO LA ISTANZA DI PAOLO DORIGO E NON DURANTE 50 GG DI SCIOPERO DELLA FAME PRECEDENTI (10-11-2006). IL DISPOSTO DELLA CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA LI ILLUMINA SUL FATTO CHE DORIGO NON SI TROVA IN "ESECUZIONE PENA" MA HA LA PENA SOSPESA, E SUL FATTO CHE ESISTE SCHENGEN E CHE NON MI SI PUO' COMUNQUE IMPEDIRE DI ESSERE CITTADINO DELLA U.E. MA LASCIA COMUNQUE DISCREZIONE. MA QUALE DISCREZIONE ! QUI SI MASSACRANO LE PERSONE ! clicca qui sui link: (è stato sabotato il link interno al periodo scritto) http://www.paolodorigo.it/2006_11_20_CorteAppelloBolognaSUrichiestaMia_e_ConsultoQuestura.pdf o
http://www.paolodorigo.it/2006_11_20_CorteAppelloBolognaSUrichiestaMia_e_ConsultoQuestura_1.jpg
http://www.paolodorigo.it/2006_11_20_CorteAppelloBolognaSUrichiestaMia_e_ConsultoQuestura_2.jpg
http://www.paolodorigo.it/2006_11_20_CorteAppelloBolognaSUrichiestaMia_e_ConsultoQuestura_3.jpg

Nuove adesioni all'APPELLO del Sen.RUSSO SPENA per Paolo in SCIOPERO DELLA FAME
Appello per Paolo Dorigo
al 60° giorno di sciopero della fame (20-11-2006)

QUESTA NON E’ UNA BATTAGLIA PER UNA PERSONA SOLA, MA PER TUTTI-E



Come è noto Paolo Dorigo, dopo 13 anni di carcere duro, è stato recentemente liberato grazie all’intervento della Corte Europea di Strasburgo che ha giudicato illegittimo e illegale il processo al quale era stato sottoposto.

Nonostante questo, a Paolo è stato negato dalle autorità italiane competenti il nullaosta per potersi recare all’estero a sottoporsi ad intervento chirurgico con tutte le garanzie del caso, cosa che non è stato possibile ottenere in Italia.

Tale intervento appare indispensabile per eliminare le conseguenze fisiche dovute a forme di tortura elettronica e mentale che avrebbe subito mentre si trovava in carcere * (inserimento di corpi estranei nel condotto uditivo e nella calotta cranica).

È una vergogna che nel momento in cui Paolo è finalmente riuscito a trovare una clinica dove poter estrarre questi “oggetti” e dimostrare che si tratti di microchip**, la Questura di Venezia gli neghi di raggiungerla perché situata all’estero.

Continua quindi, con violazione dei più elementari diritti umani, la persecuzione nei suoi confronti, dettagliatamente descritta anche nel libro “La tortura nel Belpaese” (ed.Malatempora).

Si invitano il Ministro dell’interno Giuliano Amato ed il Ministro della Giustizia Clemente Mastella a disporre immediati provvedimenti per far cessare tale abuso, salvare la vita di Paolo, ripristinare la legalità e permettere di fare finalmente chiarezza sulla terribile ed inquietante vicenda.

***

Primi firmatari 01-11-2006:

1. Sen. Giovanni Russo Spena, capogruppo PRC al Senato

2. On.Francesco Caruso, PRC, NAPOLI

3. Avv. VittorioTrupiano, NAPOLI

4. Avv. Romano Nobile, ROMA

5. Michele Fabiani, SPOLETO

6. Angelo Quattrocchi, editore Malatempora, ROMA

7. Dr. Francesco Stevanato, VENEZIA

8. Paola Passaro, ROMA

9. Alessandra Kerevan, UDINE

10. Francesco Ciccardini, ROMA

11. Carlo Gisella, ROMA

12. Compagni Sostenitori e Aderenti all’AVae-m

Adesioni 02-11-2006 all’Appello:

13. On.Paolo Cacciari, PRC, MIRA VE

14. Donatella Udina, MURANO VE
15. Associazione Esposti Amianto di VENEZIA
16. Franco Bellotto, VENEZIA

17. Associazione Pantagruel, FIRENZE
18. Andreina Corso, VENEZIA
19. Giuliano Bugani, BOLOGNA
20. Wael Farhat, CooDI Onlus, VENEZIA
21. Coordinamento per i Diritti degli Immigrati di VE e provincia

22. Robertino Barbieri, fraterni saluti libertari, Asciano Pisano PI
23. Avv.Massimo Guadagni, NAPOLI

24. Giulio Stocchi, poeta, MILANO

25. Mariella Megna, L’Altra Lombardia-SuLaTesta, CREMONA http://www.laltralombardia.it/public/docs/repress42.html

26. Giorgio Riboldi, L’Altra Lombardia-SuLaTesta, MILANO

Adesioni del 03-11-2006:

27. Doriana Goracci, Capranica (LAZIO)
28. Avv.Giovanna Limpido, NAPOLI

29. Prof.Paolo Cecchi, Università di Bologna, VENEZIA – (ha chiesto di non ricevere più ns.mail 8-11-06)

30. Davide Federici, giornalista, VENEZIA

31. Paolo Volpato, giornalista, MILANO

32. Con la richiesta di interrompere lo sciopero, comunicazionein segr. telefonica del 01-11-2006, Daniela Ciotti, insegnante, e Mariano Gaetano Puppin, operaio metalmeccanico, VENEZIA

33. Giuseppe Bigo, ex webmaster di http://www.paolodorigo.it , MILANO

34. Margherita Grigolato, SPI-CGIL, VENEZIA

35. Emilio Rosini, VENEZIA

36. Dr.Angelo Imperiale, EBOLI SA

37. Giovanni Olivi e Paola Abet, MIRA VE

38. Domenico Russo e Anna Arcadi, BIVONGI RC

39. Gianna Fois, NUORO

40. Aurelio Fabiani, consigliere comunale PCL, Spoleto PG

41. Miriam Montani, CASCIA PG

42. Cristina Romieri, animalista, VENEZIA LIDO

43. L’appello è stato letto dal Gruppo contro il carovita e le morti sul lavoro, a Radio Cooperativa di Padova

Adesioni del 04-11-2006:

44. Patrizia Manes, PRC, CAMPOBASSO
45. Franca e Marco Mais, CAGLIARI

46. Antonio Salvati, giornalista, CASERTA

47. Stefania Catoni, SPOLETO PG

48. Lucia Corrado, EBOLI SA

Adesioni pervenute del 05-11-2006:

49. Marina Chinello, medico, VENEZIA, con la richiesta che Paolo interrompa lo s.d.f.

Adesioni pervenute del 06-11-2006:

50. Biagio Mastorilli, BRINDISI

51. Margherita Piantini, attrice e operatrice culturale, VENEZIA

52. Lodovico Albertini, insegnante, MILANO

53. Teresa Dal Borgo, PRC, VENEZIA LIDO

54. Elsa Decarli, TRENTO

55. Mattia Donadel, lavoratore precario, PRC, Comitati no superRomea, MIRA VE

56. Peppe Gioffré Florio, Presidente dell'Associazione "AspromonteLiberaMente", a nome di tutta l’Associazione

Adesioni pervenute del 07-11-2006:

57. Agostino Giordano - Coordinamento provinciale Giovani Comunisti (Prc), BOLOGNA

58. Marliù Maschietto, anarchica, ROMA

Adesioni pervenute del 08-11-2006:

59. Enrico Parizzi, VERONA

60. Fabio Casati, FIRENZE

61. Mario Fois, NUORO

62. Marco Reggio, MILANO

63. Lucio Garofalo, insegnante, LIONI AV

64. Giovanni Marino, MONZA MI

Adesioni pervenute del 09-11-2006:

65. Aldo Frabetti, ROMA

Adesioni pervenute del 10-11-2006 (da almeno uno dei firmatari la assicurazione di aver inviato inutilmente più mail: nel caso non aveste conferme, faxate al 041-5600143 grazie) :

66. Franco Franceschin, VENEZIA

67. Marino Francica, SANGINETO CS

68. Nando Grassi, PALERMO

Adesioni pervenute del 11-11-2006 e 12-11-2006:

69. Domenico Melia, consigliere di municipalità, PRC, MESTRE VE

70. Marilena Tosatto, dipendente poste, MESTRE VE

71. Giacomo Bazzani, movimento Radical Socialista, CREMONA

72. Mario Coglitore, scrittore, VENEZIA

Adesioni pervenute del 13-11-2006:

73. Maria Rode, pensionata, VENEZIA

74. Lionella Berlin, pensionata, VENEZIA

Adesioni pervenute del 14-11-2006:

75. Giuseppe Marra - REGGIO CALABRIA

76. Gianmarco Cantafio - REGGIO CALABRIA

77. Francesco Villari - BAGNARA CALABRA (RC)

78. Milena Poli - VILLA S.GIOVANNI (RC)

79. Andrea Tripodi - REGGIO CALABRIA

80. Raffele Signoriello - REGGIO CALABRIA

81. Emanuela Tripodi - VILLA S.GIOVANNI (RC)

82. Avv.Francesco Svelo - REGGIO CALABRIA

83. Nando Primerano - VILLA S.GIOVANNI (RC)

84. Anna Burani, VENEZIA

85. Carla Silvestri, MESTRE VE

Adesioni pervenute del 15-11-2006:

86. Avv. Chiara Santi, Studio Santi-Battain, VENEZIA

87. E.L.Francalanci, Storico dell'arte, MESTRE VE

Adesioni pervenute del 16-11-2006:

89. Paola Baronchelli, Coordinamento giovani comunisti, BRESCIA

90. Avv. Marina Prosperi, Giuristi Democratici, BOLOGNA

91. Avv. Carlo Bressan, Giuristi Democratici, BOLOGNA

92. Francesco Moisio, PCL, MARGHERA VE

93. Sergio Barizza, Archivista Comune, VENEZIA

Adesioni pervenute del 17-11-2006:

94. Raffaele Levorato, Cooperativa Rio terà (lavoro detenuti), VENEZIA

Adesioni pervenute del 18-11-2006:

95. Stefano Fiorin, artista, VENEZIA

96. Emanuele Horodniceanu, giornalista e critico d’arte, VENEZIA

Adesioni pervenute del 20-11-2006:

97. Fausto Schiavetto, Soccorso Popolare, PADOVA


60° giorno (foto 60°giorno) di sciopero della fame (foto 47°giorno, foto 32°giorno) (foto marzo 2006), peso da 81 Kg. del 22-09-2006 a 63,0 Kg, pressione regolare 115-75 (dato del 20-11-06 ore 17,00) (86 kg. nel marzo 2006, 56 Kg. minimo peso sciopero fame al 30-11-2004).
http://www.paolodorigo.it/60_giorno.gif
http://www.paolodorigo.it/47_giorno.jpg
http://www.paolodorigo.it/32_giorno.jpg
http://www.paolodorigo.it/appenascarcerato.jpg

VOGLIAMO LA VERITA' SULLA TORTURA TECNOLOGICA
ROMA 28 NOVEMBRE 2006

MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' CON PAOLO DORIGO E CON TUTTE LE VITTIME







LA TORTURA TECNOLOGICA
"Tortura tecnologica" è un termine non scientifico per designare diverse forme di violenza, eseguite con strumenti talmente sofisticati da non essere credute vere dalla coscienza comune.

ASSOCIAZIONE VITTIME ARMI ELETTRONICHE-MENTALI
L'AVae-m, Associazione Vittime armi elettroniche-mentali, raggruppa 30 casi analizzati come vittime in Italia di queste torture.
L'AVae-m ha diffuso pubblicamente numerose prove riguardanti le vittime censite, ma ciò si è verificato, anche nei casi più eclatatanti, nel totale silenzio mediatico.
Le vittime censite dall'AVae-m denunciano, in grandi linee, due principali diverse forme di tortura:

1)CONTROLLO MENTALE
Il controllo mentale viene attuato attraverso l'intrusione nella scatola cranica, ma anche in altre parti del corpo, di minuscoli strumenti ad alta tecnologia, siano essi microelettrodi o microchip, che riescono ad intercettare le frequenze emesse dal cervello. Dopo alcuni anni da questa microintrusione, i tempi sono abbastanza simili in quasi tutte le vittime, avviene l'interazione tra il cervello e gli strumenti, che permette il controllo del pensiero e la trasmissione di segnali audio-video o di stimoli di ogni natura. Tutte le vittime di questa forma di tortura sono state dichiarate sane di mente da psichiatri qualificati.

2)INTERAZIONE A DISTANZA
Si tratta della trasmissione di stimoli, dolori e sensazioni a distanza con strumenti generalmente molto più semplici rispetto a quelli usati per il controllo mentale. Si tratta di armi laser o di ultrasuoni, del tipo di quelle utilizzate nella "battaglia dell'aereoporto" a Baghdad o dai dottori
per scigliere i calcoli o nelle metropoli per scacciare gli stormi di uccelli, reperibili anche in alcuni siti internet americani.
Le vittime di questi abusi denunciano di sentire forti fitte o intense trasmissioni di calore che disturbano la loro giornata ed impediscono una vita "normale".

LE AMMISSIONI DI CLINTON
L'ex presidente degli Stati Uniti d'Amercia Clinton ha ammesso nel 1994, in risposta alle denunce del Comitato dei sopravvissuti degli esperimenti di controllo mentale su esseri umani , l'esistenza di queste forme di violenza e chiese scusa alle vittime.
In Italia c'è l'ammissione di queste forme di tortura nel libro Le nuove guerre, pubblicato nel 2001 dalle edizione Rizzoli - BUR, di Rapetto, tenente colonnello della Guardia di Finanza comandante del
gruppo anticrimine e tecnologico, e Di Nunzio, capo ufficio stampa della BNL e consulente delle strategie di comunicazione dello Stato Maggiore dell'esercito, ammettono l'esistenza di queste forme di armi tecnologiche.

IL CASO DORIGO
Paolo Dorigo è uno dei fondatori dell'AVae-m. E' stato arrestato nel 1993 per un attentato delle BR alla base statunitense di Aviano. Il processo con il quale è stato imprigionato per 13 anni si è svolto in totale illegalità poiché alla difesa non è stata garantita la facoltà di controinterrogare il coimputato testimone dell'accusa. Per tanto il 9 settembre del 1998 la Corte europea dei diritti dell'uomo intimò alla giustizia italiana la sua immediata scarcerazione. Malgrado ciò Paolo è rimasto in galera fino al marzo del 2005 e poi ai domiciliari per un altro anno, quando il 13 marzo 2006 la Corte d'Appello di
Bologna ha decretato la sua scarcerazione.

LE TORTURE SUBITE DA DORIGO
Paolo Dorigo è vittima di controllo mentale, come dimostrano le TAC che ha prodotto dopo essere stato scarcerato. In esse, come in altre vittime, sono ritratte evidenti immagini di oggetti non identificabili con nulla di naturale. Questi minuscoli corpi estranei somigliano eminentemente a quelli di Larsson, un noto caso internazionale.
Dorigo denuncia di essere stato vittima di intensi bombardamenti ormonali e di essere ancora vittima di insulti e procazioni uditive che solo lui riesce a percepire, episodi che continuano a verificarsi durante e dopo la sua carcerazione.
Paolo Dorigo non ha alcuna malattia psichica, come hanno certificato, oltre allo psichiatra di parte, anche il perito della Procura di Livorno e lo psichiatra del carcere di Spoleto

55 GIORNI DI SCIOPERO DELLA FAME
Paolo Dorigo chiede che questi oggetti vengano estratti, così da dimostrare tutta la verità su quanto denuncia.
Pertanto è in sciopero della fame da 55giorni, mettendo in serio pericolo la sua salute.
L'avvocato Vittorio Trupiano, noto difensore di molti compagni vittime della repressione e militante contro il regime carcerario di segregazione 41bis, ha trovato una clinica dove poter operare Paolo, ma la Questura di Venezia sta di fatto impedendo l'espatrio.


FACCIAMO APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE A ROMA IL 28 NOVEMBRE CONTRO QUESTA VERGOGNA:
-PER CHIEDERE TUTTA LA VERITA' SULLE TORTURE TECNOLOGICHE
-PER DIFFONDERE PUBBLICAMENTE LE PROVE DEL CONTROLLO MENTALE
-PER INCONTRARE ALCUNE VITTIME E ASCOLTARE LE LORO STORIE
-PER CHIEDERE ALLA QUESTURA DI VENEZIA L'IMMEDIATO ESPATRIO PER DORIGO (NELLA DISGRAZIATA IPOTESI CHE QUESTO NON FOSSE ANCORA STATO CONCESSO)


ESPRIMIAMO INOLTRE LA PIU' TOTALE E INCONDIZIONATA SOLIDARIETA' A PAOLO DORIGO PER LA LOTTA CHE STA FACENDO A SERIO RISCHIO PER LA SUA VITA.

55 GIORNI DI SCIOPERO DELLA FAME NON SONO UNO SCHERZO, UN ABBRACCIO A PAOLO E A TUTTE LE VITTIME DI OGNI FORMA DI TORTURA !

UN ABBRACCIO A TUTTI I PRIGIONIERI E A TUTTI GLI SFRUTTATI E GLI OPPRESSI DELLA TERRA !

Coordinamento di Lotta contro le torture tecnologiche e carcerarie
Associazione Vittime armi elettroniche-mentali
15-11-2006

Per info e adesoni 348-4727342
(il luogo e l'ora del presidio, nel pomerriggio certamente, verrano comunicati domani 22-11-2006)


Le altre espressioni di solidarietà in
http://www.avae-m.org/www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/Tortura%20tecnologica%20in%20Italia.htm

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non si capisce un cazzo
by ripijate Monday, Nov. 20, 2006 at 9:41 PM mail:



Stai male
Mangia che è meglio, tanto non ti s'incula nessuno le tue cazzate.

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invece è chiaro
by anarchia! Tuesday, Nov. 21, 2006 at 10:58 AM mail:

Il tribunale di Bologna stabilisce che Paolo ha diritto di muoversi liberamente, in quanto in sospensione della penae non in esecuzione)e in quanto cittadino europeo libero di muoversi secondo il trattato di Schengen. Tuttavia il tribunale di Bologna si rimette alla questura di Venezia(se ne lava le mani sostanzialmente) ribadendo la sua impossibilità a negare l'espatrio a Paolo, come invece avrebbe voluto la questura di venezia.
Scrivete al sindaco di Mira
sindaco@comune.mira.ve.it

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