COMUNICATO STAMPA
Le dimissioni di Elisabetta Pilia: il segno di una politica culturale fallimentare
L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda auspica che le dimissioni di Elisabetta Pilia, ex Assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Sardegna siano un'occasione per una politica linguistica finalmente all'altezza di quanto il popolo sardo chiede e merita.
L'ex assessore Pilia, malgrado il settore della lingua sarda sia compreso nel suo assessorato, non si è distinta in modo significativo nella promozione del bilinguismo, né ci risulta che abbia mai parlato o scritto in sardo nella sua attività istituzionale. Le sue dimissioni, per quanto tardive, segnano il fallimento della politica culturale della Regione, improntata a un italianismo conservatore e anacronistico, ormai inadeguato a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle cittadine della Sardegna.
La stessa delibera con la quale è stata adottata la cosiddetta Limba Sarda Comuna (LSC) sembra una misura portata più per calcolo politico, con tutte le ambiguità, contraddizioni e assurdità del caso, che per reale convinzione. Se la Giunta Regionale e il presidente Soru sono così convinti della bontà della LSC, perché non la usano per esprimersi quotidianamente nell'attività amministrativa in uscita?
Nella lettera di dimissioni l'ex assessore Pilia sostiene che nessun cambiamento può essere duraturo se non è consolidato dalla condivisione e dalla partecipazione. Due azioni nelle quali lei stessa non ha brillato. L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda le aveva consegnato (protocollo Assessorato P.I. della R.A.S. del 29.09.2006) la proposta di politica linguistica Sardu de Totus (http://www.comitau.org//SDT.pdf), elaborata e stampata a spese proprie, a differenza di quella della commissione regionale, dichiarandosi disponibile alla cooperazione col suo assessorato. Ma non abbiamo mai ottenuto risposta, neanche per un rifiuto. Evidentemente "Sardegna insieme", "condivisione" e "partecipazione" erano, come temevamo, soltanto slogan da usare in campagna elettorale.
L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda, diversamente da altre associazioni, si è sempre caratterizzata per il suo essere propositiva. Ne sono testimonianza le nostre attività - raccolte nei siti http://www.acalisa.org e http://www.comitau.org - e anche in quest'occasione sosteniamo senza mezzi termini la necessità che il posto lasciato libero dalla Pilia venga occupato da Antonio Lepori. Uno studioso di grande valore, il primo ad aver compilato un dizionario italiano - sardo campidanese, che a vent'anni dalla pubblicazione ancora va a ruba, e una grammatica della lingua sarda scritta in sardo stesso. Una persona competente e aperta, fuori dalle consorterie politiche e accademiche.
Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda
Quartu Sant'Elena, 22 novembre 2006
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