non porto il mio caso personale, ma vari casi di persone ( donne) a me vicine. In questa esposizione sarò un po' caotica ma solo perchè sono molto inkazzata. Allora , inzio a dire che ,tramite pura intuizione "platonica" sono giunta alla conclusione che molti maschi fanno una selezione delle donne da sposare , tramite test "psicoattitudinali" che tengono conto del quoziente di bassa autostima di queste donne ed il fatto funziona in modo inversamente proporzionale: più basso è il quoziente di autostima ( a volte anche intellettivo) maggiore è la valutazione positiva del test , con la conclusione che la donna che ottiene il più basso punteggio vince il matrimonio ( come se il matrimonio fosse un premio e non un castigo). Allora, la prescelta inconsapevole viene inserita nel magico mondo del menage matrimoniale con tutti gli annessi ( figli) e connessi ( frustrazioni a palate) finchè un bel giorno la bella addormentata si stufa e decide di separarsi. Però il nostro caro "selezionatore" si oppone alla separazione e quindi bisogna agire in giudizio= devi pagare l'avvocato che presenta la domanda di separazione al tribunale. In tutto questo, la ex prescelta ha un problema fondamentale, dato, dalla volontà e necessità di avere affidati i figli. e qui viene il bello, perchè fino a pochissimi anni fa, i figli venivano automaticamente affidati alla madre, mentre oggi , a seguito di vari dibattiti e riforme legislative, la cosa è messa del tutto in discussione . Si parla, infatti, di affidamento congiunto, del diritto dei padri a crescere i figli , ma anche di pronunce dei tribuanali che, in presenza di una minima depressione o stress, decidono di affidare i figli al marito. Ma cosa succede nella realtà? indovina? succede che molte donne per non perdere i figli, decidano di rinunciare al proseguimento della causa di separazione!!! e questo è quanto
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