TERRA E LIBERTA PER IL POPOLO PALESTINESE
TERRA E LIBERTÀ PER IL POPOLO PALESTINESE
Domenica 3 dicembre 2006 c/o CSOA Ex-Snia (Via Prenestina 173)
Incontro con la delegazione palestinese del Centro Al-Feneiq (La Fenice) del campo profughi di Deheisheh in Cisgiordania
· Ore 18.00 Film/inchiesta di Rainews24“Nuove armi utilizzate a Gaza” · Ore 18.30 Incontro/dibattito “La Palestina oggi: condizioni di vita e prospettiva” · Ore 20.30 Cena sociale di finanziamento per la delegazione palestinese
“Quando il rumore delle granate ritmano le notti, quando le madri non conoscono altro che l’angoscia che uno dei loro ragazzi non ritorni un giorno dalla manifestazione, quando tutte le famiglie hanno, o hanno avuto, uno di loro, spesso parecchi, in prigione per molti mesi o lunghi anni, quando una grande parte del lavoro del comitato popolare del campo consiste nell’aiutare le famiglie a nutrirsi…”
- Autodeterminazione per il popolo palestinese - Stop al muro dell’apartheid - Diritto al ritorno - Fine della collaborazione militare italiana con Israele e degli accordi economici della regione Lazio
Info: labnoguerra@tiscali.it
Comitato di solidarietà con l’Intifada – CSOA Ex-SNIA - Laboratorio di Resistenza alla Guerra
IL CENTRO AL FENEIQ DI DEHEISHEH
Il campo rifugiati di Deheisheh, creato intorno al 1949 come assistenza umanitaria per i rifugiati di 45 villaggi tra Hebron e Gerusalemme (oggi parte dello stato di Israele), è divenuto in seguito il più grande campo profughi dell’area di Betlemme. In esso vivono ora 15000 persone in un’area recintata di circa 1 Kmq. La metà di loro sono ragazzi sotto i dodici anni. La popolazione continua a crescere e l’affollamento, la mancanza di strutture e l’isolamento durante l’occupazione sono diventati negli anni problemi endemici, difficilmente risolvibili senza aiuti esterni. Il Campo di Deheisheh e' localizzato vicino alla città di Betlemme nei territori palestinesi occupati della West Bank; e' uno dei 59 campi profughi palestinesi costruito dopo l'espulsione di circa 750.000 palestinesi dalle proprie città, in seguito alla creazione dello Stato di Israele nel 1948. La Comunità di Deheisheh ha una lunga storia di lotta e di resistenza all'occupazione israeliana. Fino al 1995 il campo era totalmente occupato dall'esercito e circondato da alte barriere difensive con filo spinato, che lo rendevano somigliante in tutto per tutto ad un campo di concentramento. Violenti scontri tra popolazione e soldati di occupazione, si sono susseguiti in tutti questi anni, lasciando un triste bilancio di decine di morti e centinaia di feriti, prigionieri, disabili e deportati, tra la popolazione del campo. Durante gli anni del processo di pace (1995 - 2000) il problema dei rifugiati venne largamente ignorato dagli stessi negoziati, portando un senso di disperazione nella comunità profuga. Oltre alla violenza dell’occupazione israeliana, anche il sovraffollamento e la povertà caratterizzano le condizioni della la vita del campo. C'e' una costante mancanza di acqua in estate, e di elettricità in inverno. La disoccupazione tocca oltre il 70% dei residenti, sin dall'inizio della seconda Intifada a causa della chiusura e dei coprifuochi. La vita dei bambini/e e giovani il cui numero e' più della metà della popolazione del campo, e' molto dura. Molti di loro vivono dure condizioni di deprivazione; nel campo non sono presenti strutture e spazi pubblici di divertimento, e luoghi di socializzazione e aggregazione. L'infanzia viene persa molto presto per lasciare il posto a lavoro minorile, forzato e non pagato. Il progetto del Centro Al Feneiq è nato nel 1997. Il progetto consiste nel donare ai bambini e agli adolescenti, all’interno del campo, un ambiente adeguato alla loro età, fatto di attività parascolastiche, di svaghi e feste, costruire un luogo dove i bambini potessero anche giocare. Il comitato popolare ha cominciato con lo scegliere un luogo nel campo delimitandolo con una recinzione che poi è stata sostituita dalla costruzione di un muro intorno e infine il centro stesso composto oggi di giardino d’infanzia, grande sala delle conferenze, cucina collettiva, sala. Nel 2000 ha inizio la seconda Intifada. L’esercito israeliano ha attaccato il campo e il centro Al Feneiq. Il muro di cinta è stato distrutto. I soldati sono entrati all’interno dell’edificio distruggendo tutto quello che trovavano. Uno dei muri è stato ugualmente distrutto. Il comitato popolare ha riparato i danni, ma tre mesi dopo i soldati sono ritornati distruggendo i muri di recinzione e interni. Il centro Al Feneiq è stato anche vittima di colpi provenienti dalla colonia israeliana di Efrat, dall’altro lato della vallata. Nel 2001 l’esercito israeliano ha occupato il centro Al Feneiq, servendosene come una base strategica per lanciare i suoi raids all’interno del campo. Malgrado ciò gli abitanti del campo hanno ogni volta ricostruito il centro. Oggi il progetto prevede la costruzione di una biblioteca e di un asilo.
TERRA E LIBERTÀ PER IL POPOLO PALESTINESE
Domenica 3 dicembre 2006 c/o CSOA Ex-Snia (Via Prenestina 173)
Incontro con la delegazione palestinese del Centro Al-Feneiq (La Fenice) del campo profughi di Deheisheh in Cisgiordania
· Ore 18.00 Film/inchiesta di Rainews24“Nuove armi utilizzate a Gaza” · Ore 18.30 Incontro/dibattito “La Palestina oggi: condizioni di vita e prospettiva” · Ore 20.30 Cena sociale di finanziamento per la delegazione palestinese
“Quando il rumore delle granate ritmano le notti, quando le madri non conoscono altro che l’angoscia che uno dei loro ragazzi non ritorni un giorno dalla manifestazione, quando tutte le famiglie hanno, o hanno avuto, uno di loro, spesso parecchi, in prigione per molti mesi o lunghi anni, quando una grande parte del lavoro del comitato popolare del campo consiste nell’aiutare le famiglie a nutrirsi…”
- Autodeterminazione per il popolo palestinese - Stop al muro dell’apartheid - Diritto al ritorno - Fine della collaborazione militare italiana con Israele e degli accordi economici della regione Lazio
Info: labnoguerra@tiscali.it
Comitato di solidarietà con l’Intifada – CSOA Ex-SNIA - Laboratorio di Resistenza alla Guerra
IL CENTRO AL FENEIQ DI DEHEISHEH
Il campo rifugiati di Deheisheh, creato intorno al 1949 come assistenza umanitaria per i rifugiati di 45 villaggi tra Hebron e Gerusalemme (oggi parte dello stato di Israele), è divenuto in seguito il più grande campo profughi dell’area di Betlemme. In esso vivono ora 15000 persone in un’area recintata di circa 1 Kmq. La metà di loro sono ragazzi sotto i dodici anni. La popolazione continua a crescere e l’affollamento, la mancanza di strutture e l’isolamento durante l’occupazione sono diventati negli anni problemi endemici, difficilmente risolvibili senza aiuti esterni. Il Campo di Deheisheh e' localizzato vicino alla città di Betlemme nei territori palestinesi occupati della West Bank; e' uno dei 59 campi profughi palestinesi costruito dopo l'espulsione di circa 750.000 palestinesi dalle proprie città, in seguito alla creazione dello Stato di Israele nel 1948. La Comunità di Deheisheh ha una lunga storia di lotta e di resistenza all'occupazione israeliana. Fino al 1995 il campo era totalmente occupato dall'esercito e circondato da alte barriere difensive con filo spinato, che lo rendevano somigliante in tutto per tutto ad un campo di concentramento. Violenti scontri tra popolazione e soldati di occupazione, si sono susseguiti in tutti questi anni, lasciando un triste bilancio di decine di morti e centinaia di feriti, prigionieri, disabili e deportati, tra la popolazione del campo. Durante gli anni del processo di pace (1995 - 2000) il problema dei rifugiati venne largamente ignorato dagli stessi negoziati, portando un senso di disperazione nella comunità profuga. Oltre alla violenza dell’occupazione israeliana, anche il sovraffollamento e la povertà caratterizzano le condizioni della la vita del campo. C'e' una costante mancanza di acqua in estate, e di elettricità in inverno. La disoccupazione tocca oltre il 70% dei residenti, sin dall'inizio della seconda Intifada a causa della chiusura e dei coprifuochi. La vita dei bambini/e e giovani il cui numero e' più della metà della popolazione del campo, e' molto dura. Molti di loro vivono dure condizioni di deprivazione; nel campo non sono presenti strutture e spazi pubblici di divertimento, e luoghi di socializzazione e aggregazione. L'infanzia viene persa molto presto per lasciare il posto a lavoro minorile, forzato e non pagato. Il progetto del Centro Al Feneiq è nato nel 1997. Il progetto consiste nel donare ai bambini e agli adolescenti, all’interno del campo, un ambiente adeguato alla loro età, fatto di attività parascolastiche, di svaghi e feste, costruire un luogo dove i bambini potessero anche giocare. Il comitato popolare ha cominciato con lo scegliere un luogo nel campo delimitandolo con una recinzione che poi è stata sostituita dalla costruzione di un muro intorno e infine il centro stesso composto oggi di giardino d’infanzia, grande sala delle conferenze, cucina collettiva, sala. Nel 2000 ha inizio la seconda Intifada. L’esercito israeliano ha attaccato il campo e il centro Al Feneiq. Il muro di cinta è stato distrutto. I soldati sono entrati all’interno dell’edificio distruggendo tutto quello che trovavano. Uno dei muri è stato ugualmente distrutto. Il comitato popolare ha riparato i danni, ma tre mesi dopo i soldati sono ritornati distruggendo i muri di recinzione e interni. Il centro Al Feneiq è stato anche vittima di colpi provenienti dalla colonia israeliana di Efrat, dall’altro lato della vallata. Nel 2001 l’esercito israeliano ha occupato il centro Al Feneiq, servendosene come una base strategica per lanciare i suoi raids all’interno del campo. Malgrado ciò gli abitanti del campo hanno ogni volta ricostruito il centro. Oggi il progetto prevede la costruzione di una biblioteca e di un asilo.
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