MA PER MUOVERCI DOBBIAMO ASPETTARE LE TRIVELLE?
Al vertice di Lucca silenzio su Alitalia, mentre Bersani precisa: obiettivo è «non svendere» Prodi e Chirac uniti sulla Tav Ribadita la stessa linea di Italia e Francia sul Libano All rights reserved to legal owner.LUCCA - Romano Prodi e Jacques Chirac sono determinati a portare a termine il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione. Un progetto sul quale il governo italiano conta di prendere una decisione definitiva entro il prossimo settembre. Italia e Francia non hanno dubbi sulla necessità di definire una iniziativa congiunta sulla tav, anche chiedendo finanziamenti alla comunità europea. «Intendiamo realizzare la Torino-Lione», garantisce il professore nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta a margine del vertice italo-francese che si è tenuto ieri a Lucca.
«Si tratta di una iniziativa fondamentale per la nostra economia. Anche se qualsiasi decisione dovrà essere presa mantenendo il massimo del dialogo e della democrazia possibili». Un via libera confermato dal presidente francese, che accenna anche ad altre iniziative sui grandi trafori di comunicazione ferroviaria, come quello del Frejus. «Il problema - spiega il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro - non è se costruire o no la Torino-Lione, ma dove farla passare. Per questo motivo è in corso una approfondita valutazione di impatto ambientale i cui risultati saranno noti la prossima primavera». Tra le opzioni possibili non c'è infatti solo la Val di Susa, ha spiegato. ALITALIA: NO A SVENDITA Restano freddi i rapporti tra Italia e Francia sul dossier Alitalia-Air France. Dopo i dubbi già espressi sulla stampa francese, il presidente del Consiglio, Prodi, ha sottolineato di non aver affrontato la questione di una possibile alleanza nel corso del summit bilaterale tra i due paesi, nonostante dal vertice si attendesse al contrario l'annuncio di un avvicinamento tra i due vettori. «Tra noi due non ne abbiamo parlato», ha tenuto a precisare Prodi, segnando un distinguo rispetto alle dichiarazioni rilasciate solo un momento prima, in conferenza stampa, dal presidente francese Jacques Chirac. «Un riavvicinamento tra le due società - ha detto infatti Chirac - è ai miei occhi auspicabile», fermo restando che i due vettori sono compagnie private e che come tali devono discutere tra loro indipendentemente dai governi. A chiarire la posizione del governo ci ha quindi pensato, al termine del vertice, il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani. Nella ricerca di un partner per la compagnia di bandiera, l'obiettivo fondamentale è quello di «non svendere le significative potenzialità» del mercato nazionale italiano che può ancora avere prospettive di sviluppo. SOSTEGNO A SINIORA,MA DIVERGENZE SU SIRIA Italia e Francia confermano il loro sostegno al governo Siniora, in Libano, per «garantire stabilità nel paese e nella regione», ma sull'atteggiamento da tenere nei confronti della Siria ci sono e rimangono delle differenze: sono puramente «tattiche», spiega Romano Prodi, e rientrano nell'ambito di una «strategia completamente condivisa». Tant'è che la proposta italiana di inviare una missione di osservatori europei a controllare il confine fra Libano e Siria «non è assolutamente caduta, anche se non ha ancora trovato da parte siriana una risposta concreta». Vai all'articolo su LIBERTA'
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