25 novembre a Napoli: provocazioni, insulti ... ma anche rilancio della la lotta contro la violenza alle donne, per affermare la pienezza della soggettività femminile contro l’oppressione e lo sfruttamento su cui si fonda il capitalismo-patriarcale

Oggi nella giornata internazionale contro la violenza alle donne, tra le molte contraddizioni della quotidianità napoletana, il collettivo A SORA ROSSA dell' AREA ANTAGONISTA ha diffuso, nei mercatini rionali e nei vicoli del centro storico, un volantino di rilancio della lotta contro la violenza alle donne e di informazione sulla possibilità di rivolgersi al SOCCORSO LEGALE - in funzione presso il Lab. Okk. SKA il giovedì dalle 17 alle 20 - nei casi di violenze, maltrattamenti o abusi in famigllia, nel luogo di lavoro o altrove.
Questa iniziativa è stata occasione per confermare quanto è necessario mantenere il contatto con la realtà sociale di questa città, quanto è profondo e diffuso il disagio delle donne e vivo il bisogno di trovare sostegno concreto per opporsi alle violenze e alla mentalità che le sdrammatizza. Ovviamente una tale iniziativa ha innescato le solite tensioni – provocazioni, spintoni, insulti, fino all'agressione fisica - che emergono in modo automatico ogni volta che si manifesta una posizione antagonista, tesa a stimolare una presa di coscienza. Questo non stupisce nessuno, ma offre ulteriori ragioni per continuare la lotta contro l’oppressione e lo sfruttamento su cui si fonda il capitalismo-patriarcale e per l'autodeterminazione delle donne.

è colpa del sistema! se una donna ,nonostante subisca violenze sia fisiche che psicologiche, volesse andarsene di casa , portando con sè i figli, sarebbe accusata di rapimento di minore . tutti sono contro: dalla stessa famiglia ,fino alle forze dell'ordine che arrivano ad inventarsi l'abbandono del tetto coniugale (comportamento non più sanzionabile) pur di far tornare la poverina sui propri passi! poerchè è al sud che le donne pagano di più, anche perchè non c'è lavoro, oltre al fatto che certi retaggi culturali ( sorpassati altrove) al sud vigono ancoa oggi.

la violenza sulle donne è un fenomeno trasversale che attraversa purtroppo tutte le classi,tutte le religioni e sia nord che sud del mondo .... il problema è di genere e non solo del sistema!

Non poteva mancare all'appello della racaglia starnazzante il fenomeno virtuale più sbeffeggiato dell'anno.
I motti sono gli stessi,la mancanza di lucidità politica e sociale la stessa e soliti mortificanti ragionamenti non mancano.
"Tutta colpa del retaggio culturale" strilla l'ex valletta del manager dei 99 Posse.
Verrebbe da chiedersi se alle donne del Sud di cui si fa paladina,interessa veramente l'emacipazione politica e sessuale.
Non so se ne è al corrente,la Sailor Moon de' noantri,ma al Sud il sottoscritto ci va spesso,avendo li i parenti (e non nella "moderna" Napoli,ma nel cuore dell'impero borbonico,la Sicilia),ed è noto come il voto per i partiti esplicitamente di destra,quando non di estrema destra,non solo sia diffuso tra ridicoli ometti con la coppola e la lupara pronti a scannarsi con il vicino perchè un albero invade di pochi centimetri il terreno del vicino,ma moltissimo tra le donne,che ascoltano rapite,con gli occhi a cuoricino,Berlusconi, quando scende nel regno delle due Sicilie.
L'amara verità è che non solo c'è il consenso di un ideologia ancora feudale e fascista(nel regno delle due Sicilie non vi è stato un passaggio dal feudalesimo al liberalismo,ma dal Medioevo allo Stato Fascista),ma addirittura la negazione delle dinamiche sociali,del progresso civile.
Il sottoscritto ha avuto il padre in causa con i suoi fratelli(se così li si può definire),cioè con i propri zii.
Per una svolta alla questione è dovuto intervenire un parente prete.
Molti pensano che l'intervento nelle questioni civili dei Don Abbondio sia un retaggio feudale,che si trova solo nei romanzi.
Ebbene non è così,nel regno delle due Sicilie.
Si faccia un giro tra le popolane del Sud ,o paladina della femminilità(che critica il modello televisivo calciatore-valletta,ma a cui non spiacciono certo gli "sghei" sonanti del manager dei 99 Posse.Anche lei subisce il fascino dell'uomo bello e ricco,soprattutto ricco),lei che pensa che al Sud non aspettino altro che un cenno per far scoppiare la rivolta.
La donna al Sud strizza l'occhio ai servi in camicia nera e doppiopetto,subisce il fascino dell'"uomo con i cugghiuni",palpita d'amore in età adolescenziale non per il povero coetaneo figlio di qualche impiegato svogliato,ma pur sempre onesto,ma per il figlio del mafioso locale,con l'apino truccato e la maglia "Baci & abbracci".
Questo è,impietosamente,il Sud,checchè ne dica Lady Oscar.

la "ex valletta" queste cose : che nel regno delle due sicilie non c'è mai stato un passaggio dallo stato feudale al liberalismo ( che non c'è mai stata la rivoluzione borghese, figuriamoci quella proletaria) le dice da secoli.
comuqnue non sono la ex valletta di nessuno ,e dal manager dei 99 Posse non ho mai preso uno lira ( anzi , fui io a prestargli 50.000 lire)

toh! come al solito assistiamo al solito sdoppiamento di personalità: il manager che parla contro se stesso (a buon intenditor) comunque caro il mio manager ti vorrei ricordare che sono già 6/7 annetti che nun c'hai n'euro. d'altra parte l'odore dei money non è la traccia che fiuto di solito ...quando mi va di farmi "accompagnare" da un rappresentante dell'altro sesso ( cioè quasi mai) .
tesoruccio ,avrei anche potututo evitare di risponderti,ma trovo tremendamente tarapeutico questo approccio "indymediano"
baciotti
laura

Non sono certo chi credi che io sia,ti assicuro,le tue uscite fasciste e sessiste non sono condivise da una larga parte di indymedia,e non solo da uomini,ma anche da donne.
Nessuna donna ti ha eletto a sua rappresentante(anche perchè,diciamocelo,se le rappresentanti del gentil sesso fossero tutte come te,allora per le donne non ci sarebbero più speranze di evolversi in qualcosa di più complesso) quindi abbassa la cresta e tieniti quella strafottenza meridionale per le tue riunioni condominiali,che con me non attacca.(e te lo dice un meridionale ancora più meridionale di te)

Saluti