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by osservatore Sunday, Nov. 26, 2006 at 4:26 AM mail:

relazione sull’attività degli enti subregionali, per il biennio 2004/2005 CORTE DEI CONTI CALABRIA

Non ho assistito alla relazione sull’attività degli enti subregionali, per il biennio 2004/2005, presentata a Catanzaro dalla sezione regionale della Corte dei Conti, ma ne ho letto un resoconto sul Giornale di Calabria di oggi:

>>>>>
"... CATANZARO. Gli enti strumentali della Regione Calabria hanno bisogno di
una riconversione o riorganizzazione, anche per evitare di gravare sull’erario
regionale. E’ questo il dato principale che è emerso dalla relazione
sull’attività degli enti subregionali, per il biennio 2004/2005, presentata
a Catanzaro dalla sezione regionale della Corte dei conti. Il
magistrato relatore Giuseppe Ginestra ha evidenziato la situazione relativa alle
strutture di Afor, Aterp, Ardis, Arpacal, Arssa, Azienda Calabria lavoro
e Apt. Secondo l’analisi della Corte dei conti, appare evidente la
necessità di rinnovare l’attuale organizzazione di questi enti, che
spesso presentano con grave ritardo anche gli atti relativi ai bilanci.
Necessaria,secondo la relazione, anche “l’effettiva applicazione del principio
di separazione tra le funzioni di indirizzo politico e quelle
amministrative”. Ulteriori elementi di criticita’ sono evidenziati
per “l’assenza di una compiuta disciplina attuativa dei principi
statutari”, in particolare rispetto a un adeguato schema che regolamenti il
rapporto tra la Regione e gli enti. Alla presentazione della relazione erano presenti,
tra gli altri, gli assessori regionali Doris Lo Moro e Luigi Incarnato, il segretario
generale della giunta regionale, Nicola Durante, oltre ai dirigenti degli enti
strumentali interessati. ..."

altro art. sempre oggi Giornale di Calabria:

"... CATANZARO. È “la carenza di una politica di programmazione sia complessiva,
sia riferita ai singoli enti” al netto delle iniziative recenti “che fanno bene
sperare circa l’inizio di una corretta inversione di tendenza”, l’annotazione
critica principale espressa dalla Sezione regionale di controllo della
Corte dei Conti nella relazione di sintesi sugli enti strumentali della
Regione nel biennio 2003-2005. La disamina dell’organo della magistratura contabile
- che ha radiografato la situazione di Afor, Aterp, Ardis, Arpacal, Arssa, Azienda
Calabria Lavoro e Apt - si sofferma sulla “ costante negativa degli
interventi “tampone”, insomma della politica della emergenza”.
Altra nota dolente è “l’inconsistenza della struttura sia in
termini di risorse umane impegnate, sia con riguardo ad apparati normativi e
procedurali e a sedi certe di riferimento”. “La Regione - è scritto
nella relazione - ha sostenuto pagamenti per gli enti interessati, nel corso del
biennio, per oltre 417 milioni di euro complessivi (215 Meuro nel 2004 e 212
nel 2005) corrispondenti al 4,78% del 2004 e al 4,86% del 2005 delle proprie
spese”. Nello specifico - tra le pieghe della relazione che ha esaminato storia,
struttura, gestione, personale e dati di bilancio di ciascuno ente - è emerso che
per quanto riguarda l’Azienda foreste regionali il collegio dei revisori dei
conti, organo di controllo interno è scaduto dal 13 aprile del 2006.
“Il mancato rinnovo - è scritto nel testo - costituisce una palese
inosservanza di legge che non può continuare ad essere “sanata” dal regime
di proroga di fatto”. La relazione ha preso in considerazione anche aspetti
come la stabilizzazione dei lavoratori che allo stato sono oltre 10 mila. La
lente dei magistrati contabili si è soffermata anche sulle Aziende
territoriali per l’edilizia economica e popolare istituite nel 1996 e che hanno
registrato nel periodo preso in esame entrate per oltre 439 milioni di euro.
Il totale complessivo degli alloggi, in Calabria, è di 31.633 per un valore
patrimoniale pari ad oltre 577 milioni di euro”. Rilievi la relazione ha
riservato all’Agenzia per il diritto allo studio (Ardis)di Catanzaro che
“ad oltre cinque anni dalla sua istituzione - è scritto - è una struttura disorganica
e poco stabile”. In particolare è stata indicata l’assenza di strutture
alloggiative proprie”. Per L’Arpacal (Agenzia di protezione
ambientale) è stata rilevata l’esiguità delle spese sostenute dai dipartimenti.
In relazione all’ Arssa “appare indispensabile - è detto nella relazione
- l’urgente elaborazione e attuazione di un progetto di riforma che consenta
all’Agenzia di concentrare funzioni e risorse sui “servizi di sviluppo
agricolo” che costituiscono l’aspetto innovativo e al contempo determinante
per giustificare l’esistenza stessa dell’ente”.
La relazione ha parlato di “inversione di rotta” nella gestione di Calabria
Lavoro che ha variato i propri assetti organizzativi e gestionali nell’arco del
biennio. “È stata attuata - si legge nel testo - la riorganizzazione e posta in
essere la ricognizione delle passate gestioni. Sulle aziende di promozione
turistica gli enti sono stati affidati a commissari liquidatori.
“Le relazioni della Corte dei conti - ha affermato l'assessore Doris Lo Moro -
sono eventi positivi e che servono come una verifica sul nostro operato.
Questa relazione segna sicuramente un’inversione di tendenza
notevole. I problemi non sono risolti, ma si intravede un percorso positivo”.
“Il processo di riforma che noi stiamo avviando come Regione - ha sostenuto
Incarnato - subisce un ritardo. Abbiamo una doppia difficoltà anche perché i
tempi vengono compromessi dal fatto che ci sono incrostazioni e interessi
consolidati. La nostra azione sarà decisiva perché
dovremo fare i conti con la spesa e la spesa non lascia spazi
a interpretazioni: o è efficiente o si rischia il collasso”. Il
presidente della Commissione Bilancio Leopoldo Chieffallo, che ha portato il
saluto del presidente dell’assemblea Giuseppe Bova, ha insistito sulla
necessità che si apra una riflessione sui contenuti della relazione della
magistratura contabile. “La relazione - ha sostenuto Chieffallo - evidenzia una
situazione di disordine generale in cui vivono gli enti subregionali. Disordine
che è a capo della politica regionale che deve riprendere il bandolo della
matassa. La riforma degli enti non è più dilazionabile”. ..."
>>>>>

Sarei Curioso di leggerla integralmente quella relazione ! Ma sono certo che non è la Corte dei Conti che possa o voglia fare la storia di due anni di malaffare generalizzato.
Afor, Aterp, Ardis, Arpacal, Arssa, Azienda Calabria Lavoro e Apt, se tottoposte ad un controllo accurato come quello che ha visto protagonista l'ASL di Locri, credo che non ne uscirebbero indenni anzi ne uscirebbe un quadro preciso del rapporto Politica-clientela-malaffare che blocca qualsiasi possibilità di sviluppo per la calabria.
Ma, se non è la Corte dei Conti ci dovrà pur essere qualcuno che facendo la cronistoria di quanto si è visto ed ascoltato da giornali e tv, racconti ai calabresi quello che ci poteva essere di positivo in Calabria e quello che invece è diventata.
Che la clientela e la connivenza accontenta pochi singoli, ma condanna un'intera regione.
Penso proprio che questo sia pane per i nostri denti.
La Calabria deve tenere lontani politici che ancora oggi credono di poter prendere per i fondelli interi strati
della popolazione accalappiandoli con incarichi e clientele.
Partiti fondati e sponsorizzati ad uso e consumo dell'occupazione di questi enti strumentali.
E' forse questo il "virtualismo" che rende ottimista il nostro governatore:
nell' articolo su Giornale di Calabria di oggi:

<<<<<<
" ...Il presidente analizza la relazione della Corte dei Conti Loiero ottimista CATANZARO. “Aver
sottolineato che il governo regionale ha “battuto un colpo” avviando un percorso che si spera virtuoso,
cioè abbia un progetto di riordino e di riforma degli enti strumentali, veri bracci operativi sul cui funzionamento
tante sono state le critiche dello stesso organo di controllo, è per noi motivo di soddisfazione e anche
di stimolo ad andare avanti sulla linea tracciata”. A sostenerlo è stato il presidente della Regione
Agazio Loiero, commentando la relazione della sezione regionale di controllo della Corte dei
Conti sugli Enti strumentali. “Per la prima volta la relazione di sintesi sull’attività degli enti
strumentali della Regione Calabria fatta dalla Sezione regionale della Corte dei Conti - è detto in un
comunicato - coglie elementi positivi nell’azione del governo regionale e ciò è stato accolto con soddisfazione
dal presidente Loiero. Loiero ha poi evidenziando come il magistrato relatore, il consigliere
Giuseppe Ginestra, ha valutato molto positivamente non solo l’indirizzo di governo, così come
proposto anche con l’aggiornamento di programma del settembre scorso che contiene punti specifici
concernenti il “destino delle società regionali o partecipate e degli enti strumentali”, ma anche la
totale collaborazione fornita dalla Regione, mediante una gran mole di documenti messi a disposizione,
la disponibilità del segretariato generale, le audizioni e quant’altro, per favorire l’istruttoria della magistratura
contabile”. “Come è noto - ha aggiunto Loiero - stiamo lavorando concretamente per una riforma degli enti
strumentali, con particolare riferimento ad Afor, Arssa, Aterp e Fincalabra, su alcuni dei quali forti sono le
perplessità sulla gestione e soprattutto sui risultati. Anche sulle società partecipate dovremo badare a criteri di
economicità e di reale contributo allo sviluppo. Per alcuni enti si tratterà di una riforma, per altri c’è un’ipotesi di
soppressione. Il problema, in ogni caso, non più eludibile, anzi il cambiamento è necessario per qualsiasi ipotesi
di sviluppo. La Corte,mi piace sottolineare, non ha dato un giudizio su annunci o intenzioni, bensì ha valutato
atti e documenti prodotti che vanno tutti nella direzione di una svolta: si tratta - è scritto nella relazione -
di un dato positivo, viste soprattutto le osservazioni tutte negative fatte dalla stessa Corte in passato”.
“Stiamo lavorando per superare le criticità esistenti - ha concluso il presidente Loiero - definendo
principi e regole di buona governance, come sollecita da tempo la Corte, ai quali gli enti
rinnovati e mantenuti in vita dovranno necessariamente adeguarsi, e poi stiamo per definire quale dovrà
essere il rapporto tra tali organismi strumentali e la Regione. Non sono cose che si fanno in 24 ore, ma
abbiamo delle scadenze fissate e le rispetteremo”. ..."
<<<<<<<<<<<<<

SEMBRA alice nel paese delle meraviglie !

Molto ci sarebbe da dire sugli altri interventi: la Lo Moro
che sarei curioso di capire di quale "percorso positivo " parla.
Il ritardo di cui parla Incarnato ... se non sia dovuto a probblemi spartitori che lui conferma con i termini "incrostazioni e interessi consolidati".

Ma una cosa dovremmo chiedere alla nostra classe politica regionale, se non è un "messaggio un poco troppo forte" il fare trasmettere, alla Corte dei Conti, i saluti della presidenza del consiglio delegando un consigliere che dalla stessa Corte è stato condannato.

tratto dal sito
http://www.martiranocontro.it/htm/lotta.html :

" ...LEOPOLDO CHIEFFALLO, ex assessore e consigliere regionale, arrestato nel
1994 quale Presidente della Provincia di Catanzaro, per lo scandalo dell’immobile
di proprietà dell’ESAC, ceduto gratuitamente al Centro Italiano
Femminile che non avrebbe potuto acquistarlo in quanto privo di
personalita’ giuridica e poi dal Centro Italiano Femminile dato in locazione
all’Amministrazione provinciale di Catanzaro. Il PM ravvisa un raggiro
criminoso finalizzato alla truffa di 900 milioni di vecchie lire. In sede penale
CHIEFFALLO si salva grazie alla Prescrizione,ma in sede contabile la
Corte dei Conti(Corte d’Appello,sentenza definitiva) l’11 Febbraio 2003 lo
condanna definitivamente al pagamento di 65.000 euro per danni erariali. ..."

Spartaco è informatissimo ... la condanna è definitiva dopo due appelli che lo ricondannano sent 11/2005 e 120/2004.

Ottimo curriculum per un presidente della Commissione Bilancio, Leopoldo Chieffallo, che ha portato il saluto del presidente dell’assemblea Giuseppe Bova, ha insistito sulla necessità che si apra una riflessione sui contenuti della relazione della magistratura contabile. “La relazione - ha sostenuto Chieffallo - evidenzia una situazione di disordine generale in cui vivono gli enti
subregionali. Disordine che è a capo della politica regionale che deve riprendere il bandolo della matassa.

Speriamo che la "matassa" di cui parla sia diversa da quelle che ha aggomitolato fino ad ora !

ALLE LORO "MATASSE" CONTRAPPONIAMO LA NOSTRA ... LOTTA !



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