Racconto di un giovane operatore call center e del suo disagio, quest'ultimo causato dal non sapere mai a fine contratto che fine andrà a fare. Contratto si o contratto no?
VOCI, VOCIARE, PARLARE. ORMAI IL LIMITE È DI SOGLIA. LA LINEA DI CONFINE TRA QUELLO CHE BISOGNA CREDERE E QUELLO CHE BISOGNA SCARTARE È RESO IMPERCETTIBILE. CONFUSIONI ,LEGGENDE METROPOLITANE, VOCI DI CORRIDORIO SI MESCOLANO TRA DI LORO FORMANDO COME UNICA SOLUZIONE UN VENTO FREDDO E DEBOLE. MA NOI SIAMO ESSERE UMANI, E COME OGNI ESSERE UMANO A QUALCOSA DOBBIAMO PUR CREDERE, A QUALCOSA DOBBIAMO APPIGLIARCI PER ANDARE AVANTI, ANCHE SE FORSE IN CUOR NOSTRO SAPPIAMO CHE È SOLO UN PUGNO DI SABBIA, SAPPIAMO CHE SONO SOLO CORIANDOLI, E QUANDO CARNEVALE È PASSATO NON CI RIMANGONO ALTRO CHE LE MASCHEREE DA RIPOSARE NEI NOSTRI ARMADI. MA PER LORO CARNEVALE NON SEMBRA PASSARE MAI, LORO LA MASCHERA NON LA TOLGONO MAI. SI SOMIGLIANO TUTTI, GRANDI PARRUCCHE, FACCIA COLORATA E UN GROSSO NASO ROSSO. MA NON È COME NELLE STORIE O NEI CIRCHI, LORO QUI NON FANNO RIDERE, FANNO PIANGARE. Scusatemi se mi sono permesso questo lungo preambolo ma è stato uno sfogo. Chi vi scrivi è uno dei migliaia ormai lavoratori precari e se non vi basta vi aggiungo anche lavoratore atipico visto che non si sa con quale contrattato siamo o saremo in futuro. Sono un operatore call center di Catanzaro del gruppo Telecontact Center di Telecom Italia, per l'esattezza un operatore 187. Lavoro in questa azienda da 2 anni con contratto a tempo determinato con la società somministratrice Kelly Services. Il primo contratto ha avuto durata 6 mesi poi la società Kelly lo ha prorogato per un altro anno e mezzo. Nel frattempo la società utilizzatrice cioè la Telecontact Center, cioè la società dove io, e altri centinaia nella mia situazione,puntualmente andiamo a lavorare, ci prometteva che a scadenza di quest'ultima proroga ci avrebbe assunti come operatori effettivi TCC a tempo inderminato. Bene fin qui tutto sembra filare per il meglio.Ma a pochissimi giorni dalla scadenza del contratto nessuno ci dici niente, anzi addirittura si vocifera di tutto, alcuni dicono che ci licenziano, altri che continueremo a lavorare per Kelly con contratti di mesi in mese, etc... Capirete bene che non si puo lavorare in queste condizioni, il livello di stress è altissimo. Non si sa mai nulla, stiamo sempre li a pensare se è quando qualcosa cambierà, stiamo sempre li a pensare se da un giorno a l'altro saremo licenziati. Nessuno di noi puo fare progetti a lungo termine non sapendo se i contratti poi verrano rinnovati. Questa è ingiustizia. Per quanto riguarda la mia azienda che è bravissima a pretendere da tutti noi altissimi livelli di produttività, vorrei dire che anche loro hanno dei doveri nei nostri confronti. Secondo me il primo dovere di una azienda nei confronti di un lavoratore dovrebbe essere quello di poter dare a quest'ultimo la sicurezza e non di lasciarlo nel l'incertezza e nel dubbio perenne. Grazie
|