NAPOLI - "Abbiamo bisogno di una grande sinergia, sono persuaso che, Chiesa e Stato, siamo chiamati a servire gli stessi valori di moralita', di eticita'" soprattutto nelle situazioni sociali piu' difficili. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella basilica di Santa Maria della Pieta', dove e' intervenuto dopo il cardinal Crescenzio Sepe, vescovo di Napoli.
MA ALLORA È VIZIO, NON UN SEMPLICE OPPORTUNISMO POLITICO! Lo Stato insiste a dichiararsi convergente e unitario con i cosiddetti “VALORI” della chiesa di roma.
Nonostante l’intera storia d’Italia dimostri che l’identità nazionale, il progresso scientifico, l’emancipazione sociale, la liberazione contro il nazifascismo, e tutte le conquiste democratiche siano state ottenute a costo di duri sforzi sempre contro e nonostante l’egemone opposizione della chiesa, Napoletano I di Borbone, Presidente del Feudo delle Due Sicilie, insiste nel glorificare la santa alleanza con la chiesa cattolica. In questo modo dimostra di voler prospettare, come prima di lui hanno fatto i Borboni, Mussolini, i democristiani e Craxi, una fine tragica per sé, per il suo statuto e per il governo.
Nei quartieri di mafia, nei luoghi del più squallido degrado, dove non esiste lo Stato, né la giustizia, né i servizi, né la dignità dei diritti, proprio lì, non è mai venuta meno la presenza egemone, radicata, e profondamente condivisa dell’educazione sanfedista cristiana: con le sue chiese, gli ori e le processioni, con la falsità dei riti di sangue, i cuori trafitti, i fallimenti e le tragedie programmate.
Non è la mancanza dei valori cristiani, dunque, il motivo del venir meno della civiltà sociale, ma proprio la presenza indiscussa ed accettata di quei precetti infausti è ambiguamente connessa allo sviluppo delle peggiori perversioni. Se c’è un luogo dove vige la dimostrazione scientifica dei danni che può infliggere il “credinismo” della chiesa, questo è proprio Napoli!
Unica nota positiva, una cinquantina di studenti, aderenti a collettivi di sinistra, che ha vivacemente protestato all'Universita' 'Federico II' di Napoli, dove si trova il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l'inaugurazione dell'anno accademico. Parafrasando Nietzsche, quando si riferisce al sacrificio di Cristo, non resta che dire: Parlando col rigore del fisiologo, qui cadrebbe invece a proposito una parola ben diversa, la parola: idiota !
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