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LEGATA AD UNA SEDIA DURANTE L’ORA DEL PRANZO
by i genitori della piccola S. Wednesday, Nov. 29, 2006 at 8:46 AM mail:

.....a Cagliari

Siamo i genitori della piccola S., dell’età di un anno e mezzo, che ha frequentato l’asilo nido Umberto e Margherita sito in Cagliari in Via Martini 13.
Ecco quanto è accaduto la mattina del 28-11-2006: alle ore 11,55 il padre della piccola S. si è recato come di consueto a prendere la bambina presso l’asilo nido Umberto e Margherita. Essendo arrivato prima della solita ora si è diretto nella sala dove mangiano i bambini e lì ha potuto constatare che S. era stata legata con un foulard alla seggiolina. La bambina piangeva disperatamente. Appena è stato notato dall’unica maestra presente, questa si è avvicinata alla bambina, l’ha slegata dalla sedia e l’ha accompagnata dal padre facendo presente che la bambina non aveva mangiato! Il tutto con estrema naturalezza, come se il fatto fosse del tutto normale.
Nell’immediato non è stata fatta alcuna obiezione perchè si è ritenuto opportuno tranquillizzare subito la piccola e portarla via dall’asilo.
E’ stata avvisata subito la madre dell’accaduto che ha pensato di recarsi subito all’asilo per ritirare tutto l’occorrente che era stato lasciato (per l’intero mese) per il cambio della bambina: un pacco di pannolini ed un pacco di salviette umide.
Appena arrivata ha bussato alla porta dell’asilo nido e ha aperto l’unica maestra presente che stava mettendo i bambini a dormire.
Ha subito chiesto la restituzione dell’occorrente per il cambio della bambina facendo presente che non avrebbe più portato la figlia in un posto dove usavano legare i bambini. La maestra risponde che doveva aspettare perché era da sola nella stanza e così torna accompagnata da altre due signore (una di queste si è presentata come la Direttrice del posto).
Ha nuovamente chiesto la restituzione delle cose della bambina senza che le venissero restituite.
Nel frattempo la maestra cercava di spiegare quanto accaduto dando varie giustificazioni per tranquillizzare la mamma: all’inizio le è sfuggito che S. era legata perché “….i bambini devono imparare a stare seduti a tavola” subito dopo accorgendosi che quella frase aveva sconvolto di più la madre ha cambiato versione giustificando la contenzione della bambina con il fatto che in quell’asilo non c’erano i seggioloni e così usavano dei foulard per legare i bambini alle sedie. Faccio presente, a questo punto, che la bambina è in grado di star seduta in una sedia per adulti e non ha bisogno del seggiolone! La maestra, in evidente difficoltà, cambia nuovamente la sua versione dicendo che in realtà la bambina era caduta dalla sedia sul suo piede e quindi per evitare, nuovamente, che ricadesse sul suo povero piede ha provveduto a legarla alla sedia.
Crediamo che a questo punto, non sia necessario descrivere lo stato d’animo di una madre nell’udire tutte quelle scuse assurde: sapere che la propria figlia è stata legata ad una sedia, non importa per quanto tempo, fa sorgere mille dubbi.
Che tutto succede e può succedere quando i genitori escono dall’asilo dove hanno lasciato i loro figli, pensando di affidarli a persone con una coscienza?
E quando il bambino o la bambina sono talmente piccoli da non poter esprimere un’eventuale violenza subita, come nel caso della piccola S.?
Quante altre volte la piccola è stata legata senza che noi genitori ci accorgessimo di niente perché arrivavamo all’orario concordato?
Ogni genitore leggendo quanto è accaduto saprà che decisione prendere per suo figlio o sua figlia.
Pensiamo che nessun bambino e nessuna bambina, di qualsiasi età, debbano subire violenza, fisica o psichica che sia, da parte di nessun individuo.
Pensiamo che la libertà di ogni bambino e bambina debba essere la cosa più importante per un padre ed una madre.

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