quoto completamente.. ragazzi, non vi sembra di essere eccessivamente autocritici e soprattutto pessimisti? guardate un po' a indymedia parigi. fa schifo, non si capisce niente eppure e' stata uno strumento fondamentale nel coordinare le iniziative contro il cpe di un anno fa. guardate indy new york.. anche loro sono lontani anni luce a mio parere dalla facilita' e chiarezza di utilizzo di indy italiana. insomma, il problema come qualcuno ha detto non e' nello strumento che pur migliorabile secondo me e' gia' a ottimi livelli, ma nell'utilizzo che se ne fa.
se e' vero che il movimento italiano ha moltissimi difetti primo tra tutti le migliaia di divisioni e scazzi, in quanto a radicalita' e livello di approfondimento politico nonche' di diffusione sul territorio non ha assolutamente eguali non solo in europa ma secondo me anche nel resto del mondo. dov'e' stata la manifestazione piu' grande contro la guerra in iraq il 15 febbraio d'altronde??
secondo me dobbiamo ragionare nei termini di cambiare la struttura nel senso di radicare indy, farla diventare di piu' il media di tutti. c'e' un colossale bisogno di informazione indipendente. il punto e' che per alcuni indymedia non e' piu' il punto di riferimento che era prima e viene vista come un contenitore di deliri/luogo di scazzi/oppure semplicemente luogo dove confluiscono troppe informazioni spesso inutili.
riformiamo, radichiamo, autofinanziamo (non ditemi che 35000 euro all'anno sono tanti se c'e' un impegno nazionale). pero' il processo deve essere il piu' possibile chiaro e condiviso.
indy e' gia' un'ottima struttura tecnica per l'informazione, si tratta di avviare un processo politico che la faccia diventare di nuovo luogo di riconoscimento e incontro di diverse esperienze.
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