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CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO BORGHESE
by l'altra Lombardia SU LA TESTA Tuesday, Mar. 14, 2006 at 10:21 AM mail: laltralombardia@laltralombardia.it

Solidarietà e libertà per i compagni arrestati a Milano per antifascismo!

Sul sito http://www.laltralombardia.it si può leggere un'articolata presa di posizione sui fatti di Milano del 11.03.2006.

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qui il testo della buffonata
by che schifo Tuesday, Mar. 14, 2006 at 10:29 AM mail:

Nessuna autocritica merde?
Avete mandato la gente al massacro e ora fate le vittime?
Vergogna buffoni, siete stupidi come il pmli, ma molto più pericolosi, almeno loro non mandano al massacro nessuno!

Siete soli e resterete soli, fuori dalle piazze le merde come voi!






Milano, 12 marzo 2006

SOLIDARIETA’ AI 41 ANTIFASCISTI ARRESTATI : DEVONO ESSERE LIBERATI SUBITO
DIRITTO ALLA RESISTENZA ANTIFASCISTA
I FASCISTI NON HANNO DIRITTO DI PAROLA NE’ DI MANIFESTARE

Ieri a Milano gli antifascisti militanti sono scesi in piazza per impedire che gli epigoni del fascismo, attuali alleati di Berlusconi e del centro-destra, sfilassero impuniti.
I fascisti della Fiamma tricolore hanno, tra l’altro violato, la costituzione antifascista (XII disposizione transitoria) e tutte le leggi (Scelba, Mancino ecc…) contro la ricostituzione del partito fascista e le norme che impediscono le esibizioni di simboli, atti e bandiere che riconducono alla “ritologia” fascista. La sfilata dei fascisti è avvenuta, nonostante tutto, senza che il questore o il prefetto di Milano intervenissero per impedirla, applicando “ le loro leggi dello stato borghese”.
Non c’è stato nessun arresto e nemmeno un fermo tra i fascisti che, istigati dal fascista Boccacci, più volte inquisito in passato per violenze e apologia di fascismo, esibivano saluti romani, slogans e bandiere nazi-fasciste, messe anche in evidenza dalle riprese televisive.
Gli antifascisti che giustamente tentavano di impedire il raduno fascista hanno dovuto subire e difendersi dalle selvagge cariche della polizia e dei carabinieri e dalle loro successive operazioni di rastrellamento con tutti i mezzi che si trovavano sul percorso.
Le “forze dell’ordine” si sono scatenate contro gli antifascisti per proteggere e difendere il “diritto a sfilare” di picchiatori professionisti, di indagati per strage, di capi manipolo dei violenti da stadio, di negazionisti delle camere a gas e di esaltatori della criminale repubblica di Salò (RSI).
In questo contesto di repressione e provocazioni politiche, se erano scontate le volgari e strumentali provocazioni della destra e del centro-destra e del plurindagato Berlusconi (egli ha dichiarato esplicitamente che ieri “si tentava di impedire una libera manifestazione di un suo alleato”), al di là di ogni aspettativa negativa sono state le prese di posizione dei partiti del centro-sinistra e degli alleati centri sociali futuro-governativi (vedere le dichiarazioni di un loro sedicente portavoce, oggi candidato nelle liste del PRC, che nel 1994 era tra gli esponenti di un centro sociale che per molto meno si scontrò con la polizia in difesa dei suoi “spazi democratici”. E’ lo stesso individuo che oggi sostiene che “il conflitto sociale si gestisce solo con il dialogo”!).
L’Unione e i centri sociali suoi alleati fanno a gara con la destra nel denunciare l’inopportunità politica della manifestazione antifascista. Il vuoto politico e culturale fa da padrone nelle loro prese di posizione. Il “pensiero unico qualunquista” ha travolto tutti i partiti antifascisti dell’arco costituzionale. Nessuno di questa area fa lo sforzo politico di individuare il nesso esistente tra questi gruppi fascisti con l’area del centro-destra e con vaste aree dell’imprenditoria capitalista. Da atavici opportunisti e massimalisti condannano gli episodi di antifascismo militante e altre iniziative radicali contro il sistema, ma sono pronti ad esaltare l'occupazione militante della Sorbona a Parigi come qualsiasi altro episodio di antagonismo sociale, purché sia lontano dal nostro paese e non disturbi i loro interessi elettorali.
La storia non ha loro insegnato nulla.
Nel 1921 il liberal-democratico Giolitti candidò nelle sue liste esponenti fascisti, avendo la convinzione di controllarli e di condizionarli. Sette mesi dopo i fascisti erano al governo…chi vuol intendere intenda.
Non c’è nessuno che ricordi che i fascisti sono fuori legge e che non possono esercitare “le prerogative democratiche” previste dalla Costituzione antifascista.
Il responsabile nazionale di Rifondazione Comunista si è lasciato andare a dichiarazioni farneticanti al limite dell’infamità e della delazione, facendo trapelare, attraverso la stampa borghese, che esistono gruppi o centri sociali “buoni” che hanno capito la sua non disinteressata lezione sulla “non violenza”, e quelli invece che sono “cattivi”, “barbari” , “emarginati” ed “estranei al bon ton della politica” e che, quindi, possono essere colpiti tranquillamente dalla repressione!
Gli antifascisti, i democratici e i rivoluzionari prenderanno le loro misure a seguito di queste dichiarazioni, anche sul piano elettorale, nonostante che quest’ultimo non sia un terreno di nostro prioritario interesse.
In questa occasione noi vogliamo ricordare l’insegnamento del compagno Terracini, fondatore del Partito Comunista d’Italia e padre della nostra Costituzione repubblicana antifascista. Egli negli anni ’70, insieme a Lotta Continua e ad altre formazioni extraparlamentari, sostenne la campagna per la messa fuori legge del MSI. Su questo argomento non ebbe alcuna solidarietà ed adesione da parte dell’allora PCI. Seppur in altri termini e in un altro contesto la storia rischia di ripetersi. Ma isolare le avanguardie militanti antifasciste allora come oggi significa spianare la strada alle forze autoritarie e neo-fasciste.
Allora come oggi in fascisti vanno messi fuori legge e messi in condizione di non nuocere. Visto che le istituzioni sono oggettivamente complici di questi rifiuti della storia spetta agli antifascisti di oggi metterli fuori legge nella pratica politica quotidiana. I fascisti non parleranno più impunemente né a Milano né altrove.
I piagnistei del centro-sinistra milanese e nazionale che sanno solo attaccare gli antifascisti criminalizzandoli e non dicono una parola sulla illegalità della parata nazi-fascista e soprattutto sui legami pericolosi che hanno questi con il centro-destra sta a significare la loro subordinazione politica e culturale al pensiero unico dominante e questo vuoto politico deve spingere nuclei, gruppi, partiti e centri sociali non futuro-governativi ad un’ampia operazione di dibattito e di chiarificazione politica al fine di costruire almeno un’unità sul terreno dell’antifascismo.
Difendersi, organizzarsi senza farsi intimorire


FIAMMA TRICOLORE, FORZA NUOVA, FRONTE SOCIALE NAZIONALE, LIBERTA’ D’AZIONE(Mussolini)
E TUTTI GLI ALTRI GRUPPI NEOFASCISTI FUORI LEGGE!
COMBATTERE LA CASA DELLE LIBERTA’ CHE LI PROTEGGE

NO PASARAN

LIBERTA’ SUBITO PER GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI

Ringraziamo i militanti e i simpatizzanti di L’altra Lombardia, oltre naturalmente a tutti gli altri, che hanno partecipato alla manifestazione di Milano e mettiamo a disposizione degli antifascisti arrestati e dei loro familiari i nostri legali.

Segreteria centrale di L’altra Lombardia – SU LA TESTA

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Certa gente...
by Uno Tuesday, Mar. 14, 2006 at 11:17 AM mail:

Un abbraccio mortale....

Mia nonna mi diceva sempre copriti le spalle e attento ai falsi compagni....

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non è stato impedito un bel niente
by siamo seri Tuesday, Mar. 14, 2006 at 12:50 PM mail:

il senso del comunicato è chiaro e per ampie parti condivisibile; ma solo perchè si appoggia agli stessi motivi fondanti dell'antifascismo.
su un piano più pratico, se si vuole ancora affermare (senza vergogna alcuna) che "gli antifascisti militanti sono scesi in piazza per impedire che gli epigoni del fascismo (...) sfilassero impuniti", bisogna allora anche ammettere che non si è affatto riusciti nell'intento!!!
infatti - come da copione prestabilito - i fascisti hanno sfilato impuniti, mentre gli antifascisti militanti son finiti in galera. dal nervosismo per quanto accaduto mi viene perfino da pensare che da parte di qualcuno tra gli organizzatori si voglia adirittura usare i poveracci che son stati ingabbiati per strumentalizzarli a fini politici, di comodo. ma non voglio ancora crederci.
al di là di questo, la verità è che quello di Milano è stato un inutile massacro di cui beneficieranno soltanto le destre.
più autoreferenzialità per noi = più autoritarismo per tutti! non mi pare un gran risultato...

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chi divide chi
by UNITY? Tuesday, Mar. 14, 2006 at 12:56 PM mail:

Il 7 marzo, per invitare gli antifascisti a partecipare, Su La Testa/L'Altra Lombardia dicevano:
"Siamo seri, non usiamo “trucchi” o pretesti per dividerci in questa circostanza. Il pretesto che “ siamo in campagna elettorale e quindi non si devono disturbare i manovratori (partiti)” fa parte di un ragionamento politico subordinato alle forze di centro e di sinistra che sottovalutano il pericolo dei rigurgiti di questi rifiuti della storia. Sappiamo come storicamente queste posizioni abbiano favorito negli anni ’20 l’affermazione dei fascisti."

Ok. E adesso invece, dopo i fatti di sabato, sappiamo come anche le VOSTRE posizioni ingenue (quando non di colpevole collusione) favoriscano nel 2006 l’affermazione dei fascisti.
Usare il cervello oltre alla passione ogni tanto no, eh?

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