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[Como] Rumesh ha apoerto gli occhi
by Dal Corriere di Como Wednesday, Apr. 05, 2006 at 5:48 PM mail:

Pare che Rumesh abbia aperto gli occhi. Questo naturalmente non vuol dire nulla. Quali siano realmente le sue possibilitá di recupero, sará chiaro solo fra mesi e mesi. Solidarietá a Ramesh e ai suoi amici vorrá dire anche e soprattutto: non dimenticare, partecipare, restare presenti.

Data articolo: 05-04-2006

Cronaca

Rumesh apre gli occhi. Medici ottimisti

Il 18enne colpito da un agente della polizia municipale è uscito ieri dal coma farmacologico.

La mamma: «Mi ha sorriso»

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«Ha aperto gli occhi, mi ha guardata, ha sorriso». Ha la voce rotta dall'emozione mamma Nilanti quando conferma che sì, Rumesh si sta davvero svegliando. Non è fuori pericolo e il calvario sarà ancora lungo, ma sei giorni dopo quello sparo che stava per portarsi via per sempre suo figlio, la donna può tirare almeno un primo sospiro di sollievo.

A dare la notizia del risveglio del 18enne cingalese, attorno alle 19 di ieri sera, era stato Angelo Taborelli, il primario di Neurochirurgia del Sant'Anna, il medico che ha operato il ragazzo quando, in fin di vita, è stato trasportato al pronto soccorso di via Napoleona.

Dal momento dell'operazione, i medici tenevano Rumesh in stato di coma farmacologico. Ieri poi la decisione di procedere con la sospensione della somministrazione dei medicinali per valutare la reazione del ragazzo.

«Il giovane ha reagito positivamente alla sospensione dei farmaci che gli avevano indotto lo stato di coma - ha spiegato Taborelli - e, ciò che più conta, pare riesca a capire e a cogliere i segnali che gli arrivano dall'esterno. Me l'hanno confermato i colleghi del reparto di Rianimazione, dove resta ricoverato».

«Ho parlato con la madre di Rumesh - ha aggiunto il primario - e lei stessa mi è sembrata molto più sollevata, perché adesso la speranza si trasforma in qualcosa di più concreto. Naturalmente dovranno passare settimane, forse mesi, per cogliere tutti i possibili sintomi di ripresa del giovane, ma la sua reazione al nuovo corso farmacologico non può che indurre all'ottimismo».

La prognosi resta riservata perché non sono ancora scongiurati i rischi di infezione, ma le probabilità che insorgano complicanze gravi diminuisce di ora in ora.
Lo sanno i genitori e i familiari del giovane, così come i molti amici che non lo hanno mai lasciato solo in questi giorni drammatici. «Rimaniamo sempre vicino a lui - ha confermato nella tarda serata di ieri mamma Nilanti uscendo dal Sant'Anna - Ci alterniamo per rimanergli accanto e fargli sentire la nostra vicinanza e il nostro affetto».

Non importa se il ritorno alla vita potrà essere lungo, lunghissimo. «Certo, sappiamo che ci vorrà molto tempo - conclude Nilanti, la mamma di Rumesh - I medici ce lo hanno sempre detto. Ma ora sono un po' più tranquilla. Ora che ha aperto gli occhi cambia tutto. Non può ancora parlare e non ha detto nulla, ma mi ha guardata e mi ha sorriso e sono sicura che mi ha riconosciuta e che ha capito quello che gli stavo dicendo. Continueremo a stargli vicini anche se il percorso è difficile».


Anna Campaniello

http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=66841

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